Capitolo 35

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POV Sarah

Ero nella mia stanza che sistemavo mentre Angela suonava e cantava con la sua chitarra seduta sul mio letto. In questo momento stava canticchiando la canzone che avevamo scritto insieme qualche settimana fa scherzando.
"Ci pensi che tra un mese inizierà il serale?" Domandò continuando a suonare una melodia tranquilla con la chitarra. "Quasi tutte le sere" risposi onesta ed ironica, avevo molta ansia. "Secondo me splenderai sul palco" rispose guardandomi, "Saresti perfetta con le luci e i ballerini" aggiunse facendomi un occhiolino e sorrisi scuotendo la testa. "Sicuramente ma non ho grandi aspettative" risposi sorridendo anche se sapevo che mi dispiaceva. "Dovresti averle invece, cioè sei l'unica qui dentro che probabilmente si mangerà quel palco, ti riesco ad immaginare troppo chiaramente" rispose adesso smettendo di suonare e guardandomi attentamente. "Forse, non voglio farmi grandi aspettative per poi rimanerci delusa" risposi passandole davanti per sistemare le mie felpe dentro l'armadio. "Ci sta però non dare per scontato che tu te ne andrai" mi guardò con quegli occhi che mi facevano capire che lei aveva inteso già cosa pensassi. "Vieni" aggiunse poi battendo la mano al suo fianco e la accontentai. Angela mi guardava con quegli occhi profondi e pieni d'amore. Vedevo i suoi occhi soffermarsi sulle mie labbra, il mio naso, le mie lentiggini, i miei occhi. "Smettila di guardarmi con quegli occhi" dissi arrossita e coprendo i suoi occhi. "Perché pensavo ti piacevano?" rispose mostrando un sorriso divertito, "Proprio perché mi piacciono troppo devi smetterla" risposi lasciando la mia mano cadere sulla sua guancia e avvicinarmi per baciarla. "Occhi blu polizia" canticchiò pizzicando il mio fianco per stuzzicarmi. Alzai gli occhi portando le mie spalle alla parete come le sue. Ormai avevo finito di sistemare e potevo tornare a passare il tempo con lei. Guardai le sue gambe dove riposava la chitarra, "Mi insegni?" domandai indicandola e vidi i suoi occhi accendersi alla mia richiesta. "Certo!" esclamò passandomela. Con pazienza Angela iniziò a mostrarmi alcuni accordi semplici e se pure facevo fatica a far suonare la chitarra correttamente, lei era lì che si divertiva ad aiutarmi. "Dio già ho i crampi alle dita!" esclamai dopo essere riuscita a suonare tre accordi consecutivi. "Ormai ci ho fatto l'abitudine" rispose Angela guardando le sue mani.
Sentimmo bussare alla porta, era Martina. "Angela potresti venire ad aiutarmi con l'outfit per domani?" Domandò guardando entrambe. Rimasi in silenzio a guardarla. "Si arrivò" rispose Angela dopo avermi guardato velocemente. Martina annuì per poi tornare nella sua stanza. Sbuffai spostando la chitarra dalle mie gambe mente Angela si era girata per guardarmi. "Dai è solo per un outfit" disse avendo percepito il mio cambio d'umore. "Come no" risposi alzandomi dal letto, ovviamente Angela mi inseguì fermandomi, "Amore" mi richiamò accarezzando il mio fianco, "È solo un outfit" ripeti guardandomi negli occhi. Sbuffai di nuovo, "Mi da fastidio lo sai, non ci posso fare niente" risposi abbassando la testa sulla sua spalla. "Lo so" rispose stringendomi a lei, "Ma non serve perché io voglio solo te" sussurrò al mio orecchio per poi lasciare un bacio sulla mia tempia. Annuì sospirando per poi spostarmi. "Dopo torni qua e ci vediamo un film?" Domandai tornando sul letto e sdraiandomi. "Quello che vuoi tu facciamo piccola" rispose avvicinandosi e lasciando un bacio veloce sulle mie labbra. Poco dopo la vidi uscire per andare da Martina. Mi innervosiva ciò, ma sapevo che non serviva a nulla comportarmi male nei suoi confronti, specialmente dopo l'ultima volta. Rimasi sul mio letto ad aspettarla e nel frattempo avevo iniziai a scrivere qualcosa sul mio libro dove scrivevo i miei testi. Buttai giù qualche idea per il prossimo inedito, ma non avevo una gran ispirazione oggi, quindi poco dopo smisi ed iniziai ad ascoltare un po' di musica.

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