Capitolo 17

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POV Lil Jolie

Avevo passato la mia sfida con gran facilità e superando le mie aspettative. Sarah ed io eravamo felicissime ed eravamo tornate a goderci le nostre giornate. Mancavano 5 giorni a natale e saremmo tornati tutti a casa per passare il natale con le nostre famiglie. Io e Sarah ci trovavamo sedute sulla panchina fuori a discutere i nostri piani per le vacanze. "Sono contenta ma mi rattrista non poterlo passare anche con te" Disse Sarah giocando con la manica della mia giacca. "Lo so ma sarà solo per qualche giorno" risposi cercando di rassicurare entrambe del fatto che questi giorni non fossero troppi e che ci saremmo riviste il più presto possibile. "Tutti i ragazzi nelle gradinate" Sentimmo la voce della redazione richiamarci, ci alzammo e prendemmo posto vicine. "Allora volevamo informarvi che oltre ad avere dei giorni liberi, il 31 Dicembre parteciperete tutti al concerto di capodanno quindi tenete in conto che per questa data non potrete crearvi piani. Se non avete domande potete tornare tutti a continuare ciò che stavate facendo" Tutti avendo compreso li salutammo e tornammo a parlare. Di colpo era tornato un sorriso sulla faccia di Sarah. "Almeno possiamo iniziare l'anno nuovo insieme e con la musica" disse accarezzando il mio volto per poi alzarsi ed avviarsi verso la sua stanza. La segui e nel frattempo iniziai a pensare ad una sorpresa per Sarah. "Secondo me sarà bellissimo!" esclamò mentre cercava una felpa da indossare. "Anche per me" risposi leggermente pensierosa ancora. "C'è qualcosa che non va?" domandò preoccupata e scossi subito la testa sorridendo non volendo preoccuparla. "Va tutto bene stavo solo pensando a come potrà essere esibirci su quel palco", mentì, stavo pensando alla sorpresa ma ovviamente non potevo parlargliene. "Lo so sono troppo agitata" rispose raccogliendo poi i tuoi capelli in una coda bassa. "Sarai fantastica ne sono sicura" risposi avvicinandomi a lei e lasciandogli un bacio sulle labbra. "Vorrei solo poter avere qualche momento con te così da poter fingere di essere una coppia che fa cose normali come uscire insieme, prendere da mangiare, non so" sospirò prendendo una pausa. "vorrei potermi vivere la vera Angela, quella fuori da qui" aggiunse continuando e sorrisi alla sua curiosità di scoprire ogni lato di me. "Questa che vedi qui è la stessa di fuori, solo leggermente più ristretta, ma prometto di mostrarti chi sono in un modo o in un altro" risposi accarezzando i suoi capelli e guardandola negli occhi per farle vedere la mia sincerità. "Sai cosa vorrei io?" aggiunsi poi in tono serio, "vorrei poter finalmente toglierti questi vestiti di dosso e mostrarti cosa sono brava a fare" dissi con tono seducente e scherzoso. Vidi la sua bocca spalancarsi non aspettandosi un uscita del genere, per poi colpire il mio braccio. "Io chiedo cose serie e tu pensi solo ad avermi nuda sopra di te? Sei una pervertita Angela" rispose ed adesso stavo morendo dalle risate, "Quindi vuoi stare tu sopra?" risposi ignorando tutto il resto per stuzzicarla. "Cosa?" rispose imbarazzata "Sei veramente immatura" aggiunse poi spostandosi dalle mie braccia trattenendo un sorriso. "Cosa? prima volevi  essere tu sopra di me e adesso ti vergogni?" Aggiunsi inseguendola, "non ho mai detto ciò sei tu che ti fai i viaggi mentali" rispose continuando a camminare nel corridoio. Afferrai la sua mano tirandola a me. "Come se non lo vorresti veramente. Non c'è niente di male nel volerlo, io non mi lamenterei" risposi adesso senza scherzare ma con tono basso e vicino il suo orecchio. Per un secondo senti il suo respiro bloccarsi per poi aumentare, Sarah non rispose o si azzardò a muoversi completamente bloccata dalle mie parole e vicinanza. Abbassai le mie mani sui suoi fianchi e le lasciai scivolare giù, fino a bloccarsi sulle sue gambe. Le accarezzai avvicinandomi sempre di più al suo centro coperto dai jeans. Di nuovo il suo respiro si bloccò. "Finiscila di stuzzicarmi se sai che poi non puoi concludere niente" disse spingendomi indietro ed incominciando a camminare di nuovo verso la cucina. Che dire, Sarah sapeva come farsi volere ed io la volevo.
Passammo del tempo con gli altri a parlare e scherzare, ma poi decisi di spostarmi per continuare a progettare la sorpresa. Avevo intenzione di incontrarla il 31 mattina e passare l'intera giornata con lei e volevo trovare un hotel per passare la notte con lei. Non volevo crearmi aspettative perché non potevo sapere mai cosa sarebbe potuto succedere, quella sera mi piacerebbe poter passare la notte con lei e chissà, magari avere la nostra prima volta lì. Ovviamente volevo fare anche altre cose e non solo infilarmi nelle sue mutande. Volevo uscire con lei e camminare per la città, offrirle il pranzo, ogni cosa che lei mi aveva chiesto di fare l'avrei fatta. Volevo poter vivere anche se per una giornata, come se fossimo solo io e lei, senza telecamere, microfoni, coinquilini. Volevo che fossimo solo noi.

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