Capitolo 14

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POV Lil Jolie

Ero finita in sfida. Sapevo che sarebbe successo, me lo sentivo. Nella registrazione avevo fatto un casino ed onestamente ero anche imbarazzata da tutto ciò. Nessuno è riuscito a calmarmi ed onestamente sono ancora molto scioccata. Tutti stavamo tornando in casetta ed io appena entrai mi chiusi nel bagno della mia stanza. Ero così delusa da me stessa. Avevo speso una settimana a buttarmi giù e sono arrivata alla puntata già sconfitta, cosa mi sarei aspettata succedesse?
"Angela apri" senti Mew parlare e bussare alla porta. Sentivo altre persone parlare con lei. Non risposi non riuscendo per via dei singhiozzi. "Lil non fare così" senti adesso la voce di Gaia. Sbuffai, volevo stare da sola, non volevo parlare o sentirmi come se facessi pena a tutti loro. Per qualche minuto nessuno parlò, ma sapevo che non si erano spostati da fuori la porta. "Per favore Angela vieni fuori" senti Sarah adesso e potevo sentire la sua disperazione e dispiacere nel vedermi così. Apri il rubinetto per sciacquarmi il viso con dell'acqua gelata, ma a niente sarebbe servito poiché era impossibile farmi riprendere in questo momento. La sentivo come una vera sconfitta.
Apri la porta trovando Mew, Gaia, Matthew e Sarah nella stanza. Sarah subito si avvicinò stringendomi tra le sue braccia. Tutti si avvicinarono per confortarmi. "Sei forte Angela non ti devi preoccupare" Matthew disse. Annuì allontanando tutti da me per poi sedermi sul letto. "Veramente non serve che adesso stai male un'altra settimana, devi solo lavorare duro" Continuò Mew ed onestamente più sentivo i loro consigli e più sentivo il nervoso salire. Non volevo sentire niente di queste cazzate, già le sapevo. Rimasi in silenzio con il capo rivolto verso il basso. Vidi Sarah inchinarsi al mio fianco prendendo la mia mano sinistra. "Potete andare ho bisogno di pensare" Dissi riferendomi a tutti loro e dopo un 'va bene' uscirono tutti, tranne Sarah.
"Amore tu lo sai quanto vali" iniziò stringendo la mia mano una volta che la porta si chiuse. "Cerca di guadare questo guanto come una possibilità in più per dimostrare il tuo talento" Aggiunse ma purtroppo non ottenendo la reazione che sperasse. "Lo so ma adesso ho bisogno di stare sola" Sussurrai portando la mia mano libera ai miei occhi per asciugare le lacrime e nascondermi da lei. Sicuramente ciò la ferì, ma comprendendo il mio stato, decise di ascoltare la mia richiesta. Senti un sospiro scapparle per poi sentire le sue labbra lasciare un bacio delicato sulle mie. Con le sue mani allontanò le mie e asciugò le mie lacrime rimanenti. "Ti prego non ti abbattere ancora di più" sussurrò guardandomi negli occhi. Annuì con il capo per cercare di darle qualche rassicurazione. Dopo ciò la vidi uscire dalla stanza lasciandomi sola come avevo chiesto.
Rimasi in piedi a pensare per altre sue ore per poi crollare in un sonno profondo.

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