Capitolo 16

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POV Sarah

Mancava un giorno alla registrazione ed Angela voleva passare questa giornata con me. Devo dire che nei giorni passati, Angela si era calmata molto. Ogni tanto andava in paranoia, ma gli bastava parlarne con me e tornava tutto alla normalità. Angela sembrava anche più aperta con me, parlava dei suoi sentimenti e paure, mi chiedeva aiuto e consigli sulla canzone assegnata, era tutto migliorato. Sentivo la sua voglia nel passare il più tempo possibile con me, infatti questa settimana eravamo veramente inseparabili, tanto che i ragazzi iniziarono a fare battutine su di noi, probabilmente iniziando a percepire che tra noi era più di un'amicizia. Poter ufficialmente chiamarla la mia fidanzata mi rendeva felice e credo che questa settimana ce la siamo godute entrambi senza paure, ma concentrandoci molto su noi stesse e nel penderci cura l'una dell'altra.
"Sai che comunque vada io ti aspetto" disse girando la sua tisana. Sorrisi, "Ti conviene!" risposi ridacchiando e vidi il suo capo scuotere divertita. "Io invece no" risposi poco dopo e vidi la sua espressione facciale cambiare. "come no?" domandò preoccupata ma io stavo solo scherzando. "Non c'è ne bisogno perché tu non uscirai e se esci io lo faccio con te" Risposi alzandomi dalla sedia per camminare intorno alla penisola dove si trovava lei. Portai le mie braccia intorno alla sua vita tirandola a me per poi baciarle la punta del naso. "Tu sei pazza" rispose ridendo e appoggiando le sue mani sulle mie spalle per scuoterle leggermente. "Per amore questo ed altro" Aggiunsi, ma subito mi resi conto di ciò che avevo detto. Arrossì guardando Angela negli occhi per vedere se ciò l'avesse spaventata, ma la trovai a guardarmi con uno sguardo pieno di amore e un sorriso enorme. "Amore eh?" rispose pizzicando la mia guancia. Ormai ero rossa come un pomodoro e per coprirmi appoggiai il mio volto sulla sua spalla. "Ti vergogni anche?" Domandò ancora più divertita dalla mia reazione. "Smettila!" Dissi dandole un piccolo colpo alla gamba. "Sai quello che intendevo" dissi ed era meglio se tacevo. "Lo so quello che intendi, la domanda è: tu lo sai?" Rispose alzando il mio volto per poi iniziarlo ad accarezzare dolcemente, mentre i nostri sguardi erano fissi. "Certo se no non lo avrei detto" risposi, non potevo rimangiarmi adesso le parole. "Allora apposto" rispose sorridendo e portando le nostre labbra a toccarsi. Mi bacio con così tanta dolcezza che iniziavo a sentirmi piccola tra le sue braccia. Era il miglior sentimento al mondo poter stare nelle sue braccia e sentirmi al sicuro e amata. Era troppo presto per dire quella parola ad alta voce per adesso, ma aver potuto insinuare qualcosa di simile a lei mi aveva tolto un peso dalle spalle. Ero innamorata ormai non potevo più nasconderlo e dalla sua reazione potevo dire lo stesso di lei. Se questo sarebbe stato l'ultimo momento che passavo con lei, mi sarebbe andato bene, perché meglio di così non penso potrebbe esserci.
"Patata andiamo a vederci un film" Disse afferrando la mano e portandomi nella mia stanza. Sofi era nella stanza di Lucia a provare qualche coreografia, mentre Marisol era nella stanza di Petit come al solito. Angela prese il suo Macbook che si trovava sul mio comodino, per poi aggiustarsi al mio fianco sul letto. "Continuiamo a vedere quello della scorsa settimana?" Domandò ed io ovviamente accettai, onestamente del film mi importava veramente poco. "Si solo mandalo un po' in dietro così posso ricordare" Risposi onesta. Angela accese ed una volta partito si è stesa giù, appoggiando la testa sul cuscino ed il suo braccio destro intorno la mia testa. Mi avvicinai a lei sistemando la mia gamba sopra le sue, facendo attenzione al computer, e poi lasciar riposare la mia mano sulla sua pancia coperta dalla maglia. Erano passati qualche minuto e Angela stava giocando con i miei capelli ed era così rilassante. Senti le sue dita afferrare una grande ciocca di capelli, arrotolandoli sulla sua mano e quando meno me lo aspettavo, tirare. Ovviamente non mi aveva fatto un grande dolore, anche perché tirò molto piano, ma una pizzicata ero riuscita a sentirla. Dolore e piacere era ciò che avevo sentito. Avvicinò le sue labbra per lasciare un bacio alla mia fronte per poi tornare alla sua posizione precedente e tornare a giocare delicatamente con i miei capelli. Forse per lei era stato un gesto così, senza malizia, ma a me aveva decisamente risvegliato qualcosa dentro. Mi schiarì la voce, ma senza ottenere attenzione. Decisi allora di fare finta di stare scomoda e con la scusa feci pressione contro il suo bacino. Ancora niente. Dico che cosa c'è di così bello in questo film per avere così Angela. Aspetto qualche secondo per poi far spostare la mia mano dentro la sua maglietta e lasciarla riposare letteralmente sotto al suo seno. Senti solo il suo stomaco tremare sotto le mie dita, forse stava funzionando adesso. Mi feci coraggio, per poi spingermi vicino al suo collo e iniziare ad accarezzarlo con la punta del mio naso. Mi avvicinai ancora di più e con la mia lingua tracciai una scia di saliva fino alla sua mascella dove lasciai un morso delicato ma pieno di malizia. Angela adesso era girata verso di me ed una volta spostate fiondai le mie labbra sulle sue. Quasi senza farle prendere fiato iniziai ad attaccarla di baci. Non so il perché di tutto questo coraggio o voglia, ma sicuramente non mi sarei tirata indietro questa volta e speravo che anche lei non lo facesse. Senti la sua mano afferrare i miei capelli di nuovo dalla nuca per poi stringerli e tirarli, ma più forte questa volta, lasciando che un gemito di dolore mi scappò. "È questo che ti piace?" domandò ad un centimetro dalle mie labbra e guardandomi negli occhi, mantenendo i miei capelli in pugno. Scossi la testa tirandomi giù nonostante il dolore. Morsi il suo labbro per poi passarci la lingua sopra e senti la sua risata vibrare sulle mie labbra. La possibilità che qualcuno ci avesse potuto vedere mi imbarazzava e spaventava, ma in un certo senso mi dava molta adrenalina che adesso mi stava facendo comportare come se fossi disperata per ottenere un suo bacio. Angela avvolse il suo braccio intorno al mio bacino, accarezzando la mia pelle. Stacco le sue labbra per poi spostare i suoi baci in basso. Le sue dita spostarono delle ciocche di capelli, per poi appoggiare le sue labbra vicino all'attacatura dei capelli ed il mio orecchio. La senti succhiare per poi lasciare un bacio delicato sopra la sua opera. Continuò a muoversi per poi fermandosi al centro della gola. Passò la sua lingua e baciando quel punto specifico e ciò non fece altro che farmi perdere il controllo completamente. Come se entrambe stessimo sentendo le stesse cose, nel momento in cui mi spostai sopra di lei e muovere il mio bacino contro il suo, Angela con il suo braccio mio accompagnò i movimenti. Tornando sulle sue labbra potevo sentire la fatica iniziare a mostrarsi, stavo diventando debole sotto il suo tocco. In secondi mi ritrovai con la schiena sul materasso e Angela tra le mie gambe. Afferrò le mie mani portandole sopra la mia testa e mordendo le mie labbra. Cercavo in tutti i modi di controllarmi, ma era troppo il bisogno di spingermi contro il suo corpo. Angela notando ciò cercava di aiutarmi pressando il suo corpo contro il mio. Quel poco di sollievo non mi bastava. "Andiamo nel bagno" sussurrai nel suo orecchio e senti Angela afferrare le mia gambe per portarmi, ma ovviamente nessun momento perfetto poteva dorare molto. Alla fine eravamo più di 15 ragazzi a vivere dentro la stessa casa e condividendo stanze. Qualcuno aveva bussato. "Dovrei prendere le mie pinzette" Disse Marisol entrando imbarazzata e evitando il nostro sguardo. Sbuffai buttandomi di nuovo giù, mentre Angela sedeva al mio fianco. La porta si chiuse ed io e Angela tornammo a guardarci. "Meglio fermarsi" Disse con tono deluso. Annuì spostando il mio sguardo sul soffitto, che dire adesso che il momento era stato interrotto ero frustrata ed imbarazzata. "Meglio dormire" dissi girandomi di lato arrabbiata. Non ce l'avevo con Angela, ma era diventato frustrante non poter fare quello che volevo. Angela avvolse le sue braccia intorno a me lasciandomi un bacio tra i capelli. "Tranquilla ci starà tempo per tutto" sussurrò accarezzandomi nei capelli. Il silenzio calò ed entrambe ci addormentammo, Angela che mi stringeva e le nostre dita incastrate l'un con l'altra.

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