Capitolo 6. "ti amo Anch'io".

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LUCIFERO🍎

Ero ancora nel bagno di Alastor, con due dita sulle labbra, quando per tutto l'hotel rimbombò il suono di vetro che si rompeva. I miei pensieri corsero ad Alastor, a quello che l' avevo visto fare poco fa. I sensi di colpa pervasero ogni centimetro del mio corpo, é stata tutta colpa mia, sta così per me, e se, avendogli tolto l' opzione rasoio ha cercato un altra opzione-
«PORCA TROIA ALASTOR, STAI BENE?!»
I miei pensieri furono interrotti dalle urla di Angel. Corsi di sotto preso dal panico. Mille domande e film mentali corrervano per la mia testa, ma la più ricorrente era la domanda : perché?! Perché?!
Arrivai di fretta e furia chiedendo immediatamente «CHE CAZZO È SUCCESSO, STA BENE?»
Vidi Angel, Husk ed Alastor guardarmi tipo: Bro, ma che caz-

Aspetta, Alastor, ALASTOR Mi sta guardando, grazie al cielo sta bene
Feci un respiro di sollievo quando realizzai che stava bene, anche se un po' i sensi di colpa si sentivano ancora.
«Ma andate a cagare» Dissi, poggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.
Nel mentre Angel mi guardava incuriosito.«Scusi, altezza, come mai così preoccupato per Alastor? Non si sarà mica innamorato?» E ridacchiò. Vidi Al abbassare leggermente le orecchie, il suo sguardo era triste. Mi si spezzò il cuore a quella vista. È colpa mia se sta così, tutta colpa mia, e sicuramente lui se ne andrà, proprio come ha fatto Lilith. Ma forse... Me lo merito.
Alastor non mi guardava, non alzava lo sguardo dal suo bicchiere. Poi si alzò «Al-» Non mi fece finire la frase che si teletrasportò.
Io rimasi lì, con Husk ed Angel che mi guardavano confusi.
«Aah, fanculo, mi spiegate che cazzo è successo?» Risposi irritato.
« M.r faccia radio sclerata ha detto ad Husk che GLI.VUOLE.BENE, CHE CAZZO GLI HAI FATTO LUCIFERO!!» Mi rispose Angel. Io sbuffai e andai a cercare Alastor. Mentre lo cercavo iniziai a riflettere, su come mi faceva sentire, sull' effetto che mi faceva, su come mi intristisse vederlo triste.
Mi sono sentito... Protetto, e amato quando sta mattina abbiamo scopato, ma anche triste e un pochino indesiderato quando non ha ricambiato il mio abbraccio, e poi quel bacio, è stato... Dolce e amorevole, avevo il cuore che batteva all'impazza quando gli ho dato la paperella con le sue sembianze. E mi ha fatto provare sensazioni he non provavo da tempo... Da quando... Ho divorziato con Lilith...
Guardai la fede che avevo ancora al dito. Io non ero più preso da lei, ma ogni tanto sentivo la sua mancanza, era una buona comagna di bevute, e qualcuno con cui potevo sfogarmi, chissà se un giorno riusciremo ad essere AMICI, niente di più, anche perché... Credo di provare qualcosa per Al, dovrei dargli una chance... SÌ, APPENA LO TROVO GLI DICO TUTTO! «APPENA LO TROVO GLI DICO CHE LO AMO!»
I miei pensieri furono interrotti dallo scontro contro qualcosa di... Soffice... Alzai lo sguardo e vidi Alastor che mi guardava perplesso. «Cerca qualcuno maestà?» Disse con un pizzico di disprezzo, era chiaro fosse arrabbiato con me. «che intendi?» Chiesi io confuso. «Ha detto che appena trova qualcuno deve digli che lo ama, di chi parlava?» Arrossii quando realizzai di averlo detto ad alta voce. Non gli risposi, lo trascinai nel primo bagno che trovai, poi lo spinsi, il più delicatamente possibile dentro al cesso e chiusi entrambi dentro.
Poi presi un bel respiro e dissi: « Te, parlavo di te, i-io... Ti amo Alastor» Vidi il suo sorriso farsi più dolce, ma rispose in modo freddo: « Mi ami o credi di amarmi?» Rimasi spiazzato da quella frase, ma decisi di rispondergli, non volevo perderlo, non mi sarei arreso così.
«Io sono convito AL 100 % DI AMARTI ALASTOR, nessun dubbio o perplessità... Ci ho pensato tutto il giorno, io non voglio perderti, ma non voglio neanche essere solo amici, io voglio TE, voglio poter dire alle anime appena arrivate, sì lui è Alastor, il mio ragazzo, non voglio nient'altro se non svegliarmi tra le tue braccia tutte le mattine, e poterti dire : buongiorno amore. È questo che penso.» Lui rimase in silenzio a fissarmi, poi di scatto mi schiacciò contro la porta e appoggiò al sua fronte sulla mia. Il suo respiro affannato ricadeva sulle mie labbra, e aspettavo impazientemente un bacio. « Anch'io, anch' io voglio poter dire agli altri, e quello nanetto lì è Lucifero, il mio ragazzo. E svegliarmi con te tutte le mattine...» Sussurrò, facendo sfiorare a ogni parola le nostre labbra. « E allora che aspetti a baciarmi?» Chiesi portando una mano sul suo viso. Poi mi avvicinai un po' e gli diedi un bacio, lui non si mosse, era immobile. « Al, tutto ok?» Chiesi un po' preoccupato. Non mi rispose, afferrò i miei polsi e li premette contro la porta per poi baciarmi. Io non esitai un secondo e ricambiai il bacio. Portò i miei polsi verso l'alto, tenendoli con una sola mano, mentre con l'altra mi accarezzava il fianco. Il silenzio tombale intorno a noi veniva interrotto solo dallo schiocco della nostre labbra. Lentamente Alastor porto la mano sul mio fianco all'orlo dei pantaloni, e altrettanto lentamente infilò la mano nei boxer. Le sue dita entrarono in contatto con la mia pelle e mi venne la pelle d'oca. Mi sentivo un po' in imbarazzo per la mia erezione così prorompente, ma appena abbassi lo sguardo, vidi che lui era eccitato anche più di me. Portò la mano al mio membro e involontariamente gemetti piano.
Iniziai a dimenarmi per liberare almeno una mano. «A-al, ti prego, lasciami le mani, voglio toccarti. Mi sei mancato» Implorai. «Prendila come una piccola punizione per... Prima»
Si riferiva ai tagli o al fatto che l'ho mezzo rifiutato?
No lo sapevo, sapevo solo che lo volevo tutto per me, lo volevo ribattezzare MIO! Nel frattempo Alastor afferrò nel pugno il mio membro e lo spinse bruscamente fuori e iniziò a fare dei cerchi immaginari sulla punta. Mi si spezzò il fiato. Non c'è la facevo più, lo volevo dentro di me!

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