capitolo 1. Una notte tra le braccia del "nemico".

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LUCIFERO🍎

Spalancai gli occhi e guardai l'ora: 4:23. "Insonnia del cazzo".pensai.
Mi guardai in torno e ricordai di essere all' hotel della mia Char Char. Era passato quasi un mese dall' ultimo sterminio, quello in cui Adamo è morto. Mi azai dal letto e scesi a prendere un bicchiere d' acqua. Poi cambiai idea e mi feci una camomilla.
«Ma guarda un po', sa che ore sono sua maestà?» Chiese una voce radiofonica. «Vaffanculo Alastor, so che ore sono testa di cazzo» Dissi irritato.«Come mai è sveglio?» Chiese lui. «Insonnia» "Perchè gli l' ho detto??" Pensai. «Tu?» Chiesi curioso della sua risposta.
«Non risco ad addormentarmi» Confessò lui.
"Wow, non mi aspettavo tutta questa sincerità". «E come mai?». Lui mi guardo, sempre con quel sorriso a trentadue denti, come a dire:ma lo vedi che sei stronzo forte.«non sono cazzi tuoi» Rispose brusco. «Daii, su dimmelo! Non ti giudico mica» Ridacchiai. Lui alzò gli occhi al cielo. «Non smetto di pensare a mia madre, a come è morta... A come... L'ho vista morire» Stavo per prenderlo in giro, dandogli del mammone, ma dopo l'ultima frase mi zittii. «M-mi dispiace» Risposi sincero. Lui scosse la testa e se ne andò poco prima di dire:«Come vuoi». Finita la mia camomilla e tornai in camera. Chiusi gli occhi ma l'unica cosa a cui riuscivo a pensare e che mi impediva di dormire era Alastor, alla sua espressione triste quando ha parlato della madre, al fatto che il suo sorriso abbia vacillato. Ci teneva davvero a lei, e si vedeva. Ed improvvisamente pensai a Lilith, al fatto che ci abbia abbandonato, sapevo perfettamente dov'è era, era intuitivo, ma mi faceva soffrire, lei non mi mancava, non più, ma mi mancava il suo affetto, i suoi abbracci... I suoi baci. Nella mia mente si creò il pensiero più stupido ed inappropriato di sempre. "Chissà se Al potrà mai darmi l'affetto che tanto mi manca. Ma che cazza mi prende?!" Ma iniziai ad immaginare il suo tocco sul mio corpo, la sua pancia schiacciata addosso alla mia, mentre ci abbracciavamo. «AaAh! Fanculo!» Mi alzai e mi diressi verso camera di Alastor. Percorsi il lungo corridoio che separava le nostre torri. Bussai alla porta, quando Al aprì mi guardò confuso. Io entrai, senza chiedere, e mi buttai sul letto. Alastor mi guardò male. Si avvicinò a me, e appena fu abbastanza vicino lo presi per il colletto e lo feci sdraiare. «I-io...» Balbettai. «Mi dai un abbraccio?» Chiesi.
Lui mi guardò confuso, poi rise, ed infine si sistemò per abbracciarmi. Poggiai la testa sul suo petto, che si rivelò più muscoloso di come credevo; lui aveva una mano sul mio fianco e l'atra nei miei capelli.Posai il braccio su cui poggiavo sul petto di Alastor e con l'atro lo stringevo a me. «Ho freddo» Ammisi. Lui con uno schiocco di dita fece passare le coperte da sotto di noi a sopra, mi addormentai così, abbracciato ad Alastor, che mi teneva al caldo.
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Angolo autrice🌘:
Questo sarà uno dei pochi (si spera) angolo autrice che metterò, tengo a precisare che questa e la prima storia che publico, non la prima che scrivo ma la prima che publico e che e solo una Fanfiction e che rispetto la sessualità canonica dei personaggi, infatti cercherò di rispettare l'asessualità di Alastor.
Allora volete il secondo capito?

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