LUCIFERO🍎
Non sapevo dove mi trovavo, ero nel nulla più totale. L'unica cosa che riconoscevo era la figura di Lilith e quella di... Alastor?!
Nonononono, non mi piace.
D'improvviso delle catene mi circondarono polsi e caviglie, bloccandomi.
Lilith prese per il collo Alastor e lo lanciò verso di me. Cercai di corrergli incontro, di sciogliere quelle fottutissime catene, e si fare qualcosa.
Lilith si avvicina lentamente, ma io non riuscivo a liberarmi. Iniziai ad urlare, ma nessuno suono uscì dalla mia bocca. Lilith afferrò Alastor per i capelli, e con un coltello gli tagliò la gola. Il taglio non era profondo, ma prendeva una parte bella grande.
Cercavo di liberarmi ma non ci riuscivo. Alastor si alzò, mi guardò, mi poggiò una mano sulla guancia sorridendomi dolcemente. Per poi dire:
«Ti am-».Non finì la frase perché Lilith lo aveva pugnalato alla schiena. Alastor iniziò a dissolversi. Sta volta urlai, Urlai come non mai. Urlai per il dolore, la rabbia, la tristezza. Urlai cercando di arrivare a Lilith. Ma anche lei si dissolse nel nulla.Sobbalzai, mi svegliai sudato e con le lacrime agli occhi. Mi guardai intorno. «Al...» Lo chiamai. Nessuna risposta.«Alastor?» Dissi più forte. Ancora niente.
E se, non fosse stato solo un sogno?! Pensai. I miei occhi si fecero lucidi, e presto iniziai a piangere. Lui non c'è... Non più...
Piangevo a dirotto, rannicchiato in un angolo del letto vicino alla parete. Mi misi le mani tra capelli e d'un tratto sentii il fiato mancare.
Cercai di mantenere la calma ma non ci riuscii.
D'un tratto una mano mi sollevò il viso e me fece bere un po' d'acqua. Era Alastor... Alastor? ALASTOR!! Grazie a Dio sta bene. Lo abbracciai.
«Hey, Hey, va tutto bene, che è successo Lu?»
«U-n incub-bo... Lilith...» Sentii la sua presa allentarsi di colpo, quindi mi strinsi di più a lui.
«Tu... T-ti ha ac-coltellato. Qui» Dissi tra un singhiozzo e l' altro mette mettevo la mano nel punto esatto da cui era uscita la lama.
Lo abbracciai più forte e lui mi strinse a sé.
«Hey, è tutto apposto, sono qui, qui con te.» Disse.«Dai, ora vestiamoci, ok?» Mi parlava come fossi un bambino di due anni, ma mandai giù e feci sennò di si con la testa. Notai solo poco dopo di essere completamente nudo, data la sera prima...
Ma non volevo alzarmi... Volevo restare abbracciato a lui. «Al... Non mi va di alzarmi, fai quella cosa con le dita??» Gli chiesi spudorato.
E con uno schiocco di dita ecco che ho il mio pigiama. «mmh, grazie.» Dissi per poi buttare entrambi sul letto.
Con un'altro schiocco di dita eravamo sotto le coperte. Mi sistemai accanto a lui, cercando di non fargli male con la ferita. Mi attaccai a lui tipo koala. Gli accarezzai il petto, e con più delicatezza possibile, con un dito tracciai la cicatrice che gli avevo ricucito. Lui guardava il mio dito scorrere lungo il suo corpo. Finita quella, passai ad altre cicatrici. Me notai una sul fianco, che sembrava abbastanza fresca. La toccai ed Al trattenne un gemito di dolore. Lo guardai. «Di quand'è?» Chiesi. «L'hai fatto tu vero?» Aggiunsi.
Alastor restò in silenzio.
«Al rispondimi»
«È si tre giorni fa... Quando mi hai, quasi rifiutato» Disse. Ok questo rispondeva ad entrambe le domande.
Mi avvicinai al suo volto e lo baciai. «Al...» Sussurrai. Poggiai la fronte sulla sua.
«Ti amo» Mi rispose. Quelle parole mi fecero bene al cuore.
Di colpo Angel irruppe in stanza. «HEY, SPORCACCIONI SI VA IN SPIAGGIA!! privata, perché Charlie c'ha i soldi.» Disse. Sobbalzai. «PORCA TROIA MA NON SI USA PIÙ BUSSARE!!» Chiesi irritato. «Preparatevi! E se volete conosco posti appartati dove scopare!» Aggiunse prima di andarsene. Guardai Al. «Che costume ti metti?» Chiesi.
«Sicuramente quello intero» Disse.
«Perchè?! Voglio dire, questo bocconcino me lo terrei tutto per me, ma cazzo, HAI UN CORPO DA URLO E NON LO MOSTRI!» Dissi. Lui guardò il suo petto.
«MA COSA VUOI CHE SIANO UN PAIO DI CICATRICI AL?!» Aggiunsi tirandogli una pacca sugli addominali. Lui sbuffò e si alzò. Io andai in camera mai e presi un bel po' di panni da ficcare dentro l'armadio di Al. Appena mi alzai una fitta alla schiena mi fece risedere. Al si girò a guardarmi. «Tutto apposto?» Mi chiese. «Secondo te? Copla tua» Mi alzai di nuovo e zoppicando andai verso camera mia. Presi i miei vestiti e poi anche un "paio" di paperelle. Quando arrivai in camera sua buttai tutto a terra ed iniziai a sistemare i vestiti. Quando Al vide tutte le paperelle che avevo portato sbuffò. Dopo un po' trovai il mio costume, molto semplice, bianco con disegnata una mela con un serpente intorno accanto al fianco.
Vidi Alastor uscire dal bagno con un costume rosso e una camicia rossa, leggermente più chiara del costume con sopra disegnate delle foglie.
_
STAI LEGGENDO
🍎📻RADIOAPPLE 📻🍎
FanfictionATTENZIONE:SPOILER HAZBIN HOTEL può davvero il demone della radio innamorarsi? e IL diretto interessato ricambierà? bho, lo scopriremo🤭