Capitolo 8.

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POV Alice
La luce del sole entra nella stanza attraverso le persiane socchiuse, apro gli occhi e mi volto, notando Gianluca accanto a me che dorme ancora, così mi ricordo tutto ciò che è successo la sera prima, il concerto, la sorpresa, mi ha presentata alla sua famiglia, la notte passata con lui tra le sue braccia, sembra tutto un sogno, uno splendido sogno. Lui è così bello anche mentre dorme ed io mi sento troppo poco per lui. Lo guardo per un po' di tempo e sorrido, non mi va di svegliarlo, ma allo stesso tempo voglio vederlo sveglio per averlo un po' per me.
Gli accarezzo il ciuffo e gli do un bacio a fior di labbra, lui apre gli occhi e mi sorride,
"Buongiorno" mi saluta mordendosi il labbro continuando a sorridere,
"Buongiorno" rispondo sorridendo anche io, lui si avvicina di più a me e mi stringe tra le sue braccia, ha sempre quel suo profumo buonissimo.
"Quanto tempo ci rimane per stare insieme?" Mi domanda all'improvviso,
"Io parto tra tre giorni" rispondo abbassando lo sguardo,
"Capisco.. Allora questi due giorni rimanenti li dobbiamo passare al meglio" dice e sorride,
"Che hai in mente?" Domando sorridendo anch'io,
"Lo vedrai" risponde facendomi l'occhiolino,
"Sei la cosa migliore che mi sia capitata, ti amo da morire" dico,
"Anche io ti amo da morire" risponde, poi mi bacia, sempre stringendomi a se.
"Preparati che abbiamo una lunga giornata da affrontare" mi sorride staccandosi,
"Mi farò bella allora" ricambio il sorriso,
"Sei già splendida" sussurra, dopodiché gli do un ultimo bacio e vado a prepararmi, mentre lui va in camera a fare lo stesso.

Dopo dieci minuti sono pronta, afferro la borsa e il cellulare e mi precipito giù, dove ci sono Michela e Piero che si stanno baciando, Ignazio che parla al telefono e Gian seduto su una poltrona.
"Buongiorno piccioncini" saluto Michela e Piero scherzando,
"Ciao Ali" dicono in coro,
"Buongiorno picciridda" mi saluta Ignazio finendo di parlare al telefono,
"Ragazzi, ci vediamo stasera" dice Gianluca facendo loro un occhiolino, segno che loro sanno già cosa ha in mente,
"Divertitevi" dice Michela facendomi un sorriso d'incoraggiamento.

Ore 12.3O
Gianluca mi ha fatto visitare gran parte della città, poi siamo andati di nuovo al Colosseo, come quel giorno in cui eravamo rimasti soli, è davvero fantastico questo ragazzo, adesso non ho idea di dove mi stia portando;
Siamo seduti sull'autobus ed io sto guardando il paesaggio, quando ad un certo punto la sua mano sfiora la mia e le nostre dita si intrecciano.
"Amore tutto bene?" Chiedo,
"Si, pensavo che sei così bella, così speciale per me, tanto che passerei tutta la mia vita con te, ma purtroppo mi sa che non potremo vederci spesso" dice abbassando lo sguardo,
"Ascoltami" rispondo, poi continuo,
"È la tua vita, so che non ci vedremo spesso ma, io ti amo e so che sei sempre con me anche se non lo sei fisicamente" sorrido,
"Anche io ti amo, giuro che ti sposerò un giorno" dice avvicinandosi a me e baciandomi a lungo;
"Dobbiamo scendere" dice all'improvviso,
"Andiamo" rispondo sorridente.

Dopo pranzo siamo andati a fare un giro, abbiamo visitato i fori romani e poi siamo tornati per un po' in hotel a riposare e a cambiarci, visto che anche la serata l'avremmo passata insieme.

Ore 2O.OO
"Sei bellissima Ali" mi dice Michela che come sempre mi ha aiutata a prepararmi,
"Grazie Michi, mi dispiace che non stiamo passando tanto tempo insieme come prima" dico,
"Ma non ti preoccupare, è normale che negli ultimi giorni tu e Gianluca vogliate stare insieme, anche io con Piero, sono felice per te Ali e lo sono anche per me, sono dei ragazzi d'oro tutti e tre" mi rassicura,
"Già, hai ragione, ti voglio bene Michi" le dico abbracciandola.

Qualcuno bussa alla porta e Michela va ad aprire,
"Ciao Gianlú" lo saluta, è bellissimo ed elegantissimo, troppo perfetto per me,
"Ciao Miché" dice Gianluca, poi si volta verso di me,
"Principessa, sei splendida" dice posandomi un bacio sulla fronte,
"Andate piccioncini" ride Michela e, io e Gianluca ci dirigiamo giù, non so dove mi porterà, è imprevedibile, tenero, dolce e altri innumerevoli aggettivi.
Arriviamo davanti un ristorante, quel ristorante. Il ristorante dove mi ha portato a cena per la prima volta, entriamo e ci sediamo allo stesso tavolo dopo aver parlato con il cameriere, mi sembra di rivivere le scene di quella sera e una lacrima di gioia mi solca il viso.
"Principessa perché piangi? Ho fatto qualcosa di male?" Mi domanda Gianluca visibilmente preoccupato,
"No amore, anzi, piango di felicità, mi fai felicissima, mi tratti come una principessa, come posso non amarti?" Dico sempre tra qualche singhiozzo e dei sorrisi,
"Sei una principessa e ti amo anche io" mi dice giocherellando con le mie dita.

Dopo cena siamo tornati in hotel, ho passato una splendida giornata e una splendida serata con Gianluca, mi rende la ragazza più felice dell'universo intero. Siamo arrivati davanti la porta della sua camera e lui non smette di tenermi la mano,
"Sono stata benissimo con te amore, sei magnifico" dico,
"Vorrei non lasciarti più" dice mordendosi il labbro, poi continua, "Dormi con me stanotte"
"Devo andare a cambiarmi prima" dico,
"Ti aspetto" risponde facendomi l'occhiolino.
Così mi dirigo in camera, mi spoglio, vado in bagno a struccarmi, lavo la faccia, indosso il pigiama, prendo il cellulare e il caricabatterie, afferro le chiavi della camera e vado da Gianluca. Non so perché ma sono emozionata, ho il cuore a mille e sento le guance andarmi a fuoco.
Busso alla porta e mi apre lui, con addosso dei semplici pantaloncini e una maglietta a maniche corte, entro e mi siedo sul letto; la sua camera è decisamente più grande della mia e di quella di Michela e il letto è più grande persino del mio.
Sono talmente immersa nei miei pensieri che non mi sono accorta che mi sono coricata e che Gianluca è disteso accanto a me e mi guarda sorridendomi.
"Amore" lo chiamo,
"Dimmi" risponde sempre sorridendo,
"Non lasciarmi mai" gli rispondo abbracciandolo,
"Ovvio che non ti lascio" dice avvicinandosi di più e baciandomi, una mano scivola sotto la mia maglietta, ma lo fermo subito;
"Amore scusami.. Ma non sono ancora pronta.. Non voglio correre" dico e una lacrima solca il mio viso,
"No amore scusami tu.. Neanche io voglio correre, ti aspetterò, promesso" risponde stringendomi a se, poi continua,
"Non piangere.. Non voglio" poi passa il pollice sulle mie guance bagnate,
"Scusami se ti sembro una bambina" dico,
"Non devi neanche pensarci a queste cose, perché non penso assolutamente che tu lo sia, rispetto le tue scelte e ti aspetterò, anzi, ci aspetteremo a vicenda" risponde rassicurandomi,
"Grazie" sorrido lievemente,
"Non ringraziarmi, sei la mia principessa e ti amo" dice accarezzandomi i capelli mentre sono ancora stretta a lui,
"Tu sei il mio principe, ti amo più della mia vita" rispondo e lui mi bacia, le nostre lingue si intrecciano e si rincorrono e sorridiamo nello stesso momento, ma come sempre, alla fine il sonno ha la meglio ed entrambi abbracciati, ci addormentiamo.

"Sei il mio unico Grande Amore"//Gianluca Ginoble❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora