Capitolo 12.

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POV Alice
"Amore sveglia, siamo arrivati" mi sussurra dolcemente Gianluca, mentre io apro gli occhi e gli rivolgo un sorriso,
"Quanto ho dormito?" Chiedo,
"Non molto, ma adesso vieni" risponde scendendo dalla macchina venendo ad aprire la mia portiera.
Suo padre è già dentro con il resto della famiglia e quando entriamo, Michela mi fa capire che sta aspettando impaziente l' arrivo di Piero insieme ad Ignazio.
"Questa è casa mia, benvenuta a Montepagano!" Dice Gianluca cingendomi i fianchi,
"È bellissima" rispondo,
"Finalmente la bella addormentata si è svegliata" ride Michela,
"Michelina fa silenzio" scherzo e Gianluca sorride,
"Ciao cara!" Dice la madre di Gianluca entrando in soggiorno,
"Salve signora, come sta?" La saluto avvicinandomi,
"Bene grazie e tu invece? Ti vedo più dimagrita tesoro!" Risponde,
"Dice davvero? Io mi vedo sempre uguale, comunque anche io tutto bene, grazie" dico e lei mi sorride,
"Venite, vi porto nelle vostre camere" interviene all'improvviso Gianluca ed io e Michela lo seguiamo.
"Allora, Michela dormirà qui" dice indicando una stanza, poi continua,
"Tu dormirai con me e Piero con Ignazio nella stanza accanto a Michela" dice facendomi l'occhiolino,
"Ma Michela dormirà da sola, mi dispiace" rispondo,
"Ali non ti preoccupare, tanto entrerò nella camera solo per dormire, staremo sempre insieme! Vero?" Dice rivolgendosi poi a Gianluca,
"Certo!" Risponde lui, poi ci dividiamo, Michela va nella sua camera a sistemare le sue cose e io e Gianluca rimaniamo soli nella sua stanza, devo dire che è molto ordinato.
"Quanto mi sei mancata" dice chiudendo la porta venendo verso di me,
"Anche tu, da morire" dico avvolgendo le mie braccia intorno al suo collo mentre lui mi stringe a se,
"Sei sempre più splendida" mi sussurra depositandomi dei leggeri baci sul collo,
"Tu invece sei sempre perfetto" rispondo, poi alzo lo sguardo e ci guardiamo a lungo negli occhi, quanto posso amare questo ragazzo? Poi ci avviciniamo sempre di più, fino a far toccare le nostre labbra, che si congiungono in un dolce e lungo bacio.
"Mi sono mancati i tuoi baci" dice staccandosi da me,
"A me mancava averti con me" rispondo,
"Adesso siamo insieme" dice intrecciando le sue dita alle mie ed io mi limito a sorridere.
"Ti ho portato una cosa" dico mordicchiandomi il labbro sorridendo, per poi estrarre dalla mia valigia una busta con dentro la camicia di jeans che gli piace tanto,
"Ma non dovevi amore, cos'è?" Mi chiede,
"Aprila" rispondo, lui la apre e rimane sbalordito,
"Oddio, come facevi a sapere che le adoro?" Mi chiede baciandomi,
"Ti seguo da quando avevo 11 anni, come facevo a non saperlo?" Rispondo sorridendo, lui non risponde, ma mi solleva da terra prendendomi in braccio baciandomi, poi continua,
"Beh avrei anche io una cosa per te" sorride e mi porge una scatolina, la apro e dentro c'è una collana con una 'G' luccicante,
"Amore ma.. È bellissima!" Dico mentre una lacrima mi solca il viso, dopodiché la indosso e gli salto nuovamente in braccio.
Dopo poco sentiamo il campanello,
"Devono essere i ragazzi" dice prendendomi per mano, mentre andiamo giù. Apre la porta e ci ritroviamo davanti Ignazio e Piero,
"Ciao Gianlù!" Lo salutano Ignazio e Piero,
"Ciao picciridda!" Mi saluta Ignazio abbracciandomi,
"Ciao Ignà" ricambio l'abbraccio, non faccio in tempo a salutare Piero perché lui e Michela sono già incollati,
"Neanche siamo arrivati e già sono appiccicati, ragazzi non voglio diventare zio già a 2O anni!" Dice Ignazio ridendo e anche io e Gianluca ridiamo, Piero e Michela si staccano imbarazzati e iniziano a ridere anche loro.
"Ragazzi a tavola!" Dice la madre di Gianluca e insieme ci dirigiamo in cucina, io e Gianluca siamo seduti vicini, idem Piero e Michela e Ignazio è accanto ad Ernesto, mentre i genitori e il nonno di Gianluca sono vicini anche loro.
Finito il pranzo ci dirigiamo ognuno nelle nostre camere per riposare un po'.
Gianluca si sdraia sul letto e lo seguo,
"Principessa ti stai divertendo?" Mi chiede,
"Sono in tua compagnia e non posso chiedere di meglio" rispondo e un meraviglioso sorriso spunta sulle sue labbra,
"Stasera usciamo tutti insieme, poi domani se ti va andiamo al mare e poi ti porterò a fare un giro sia qui, sia a Roseto, non è molto distante" mi dice,
"Ovunque, basta che siamo insieme" rispondo avvicinandomi di più a lui baciandolo mentre lui mi stringe tra le sue braccia e dopo poco, ci addormentiamo, stanchi dal viaggio.

"Sei il mio unico Grande Amore"//Gianluca Ginoble❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora