31- Do you know Crystal Morgan?

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A a r o n

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A a r o n

William non ha risposto alle nostre chiamate per tutto il giorno. A scuola era tutto normale questa mattina, non c'era niente di strano.
I collaboratori pulivano, i corridoi erano vuoti per via degli ultimi giorni di vacanza.

Noi eravamo lì per cercarli, ma di loro nessuna traccia. È come se fossero spariti nel nulla. Semplicemente dissolti.

Proprio per questo, io ed Eva abbiamo deciso di tornare a scuola proprio stanotte, perché entrambi avevamo uno strano presentimento.

C'è un qualcosa di inquietante nello stare nella propria scuola di notte.
Siamo così abituati a vedere quel luogo pieno di vita, luce, volti e suoni, che così spoglio e senza anima, mette i brividi.
La scuola è deserta. Così silenziosa da far paura.

Apro il portone principale con una spinta, e tenendo Evangeline stretta al mio fianco.

«Sicuro sia una buona idea?» il suo sussurro mi fa sussultare.

«Conosco William, e conosco Clara. C'è qualcosa di strano.Non si sarebbero mai comportati così senza un motivo..» ammetto muovendo qualche passo nel corridoio silenzioso. Lo stridere delle scarpe mette i brividi, contrapponendosi alla leggerezza dell'ambiente, completamente spoglio.

Le luci sono accese, alcuni armadietti sono graffiati. Mi avvicino ad una delle ante, sfiorandola con i polpastrelli.

«È la stessa lama che l'agressore di Bridget ad Halloween.» Evangeline sussurra, come se avesse paura di essere ascoltata da qualcuno, prima di guardare dritta davanti a se' pensierosa.

«A cosa pensi?» la mia domanda la riporta alla realtà con un sussulto.

«L'agressore non è mai stato catturato, giusto?» annuisco, ottenendo un sospiro da parte sua. «Penso sia la stessa persona.»

«Come fai a dirlo?»

«La lama è spaventosamente simile,» «E poi, attacca sempre e solo qui, a scuola.»

«È come se conoscesse le nostre mosse, gli eventi che si tengono qui..» , continua a camminare tenendo le mani nelle tasche della felpa.

«Come se fosse uno di noi.» mi ritrovo a realizzare, bloccandomi all'istante.

«Pensi possa essere così? Uno studente? O una studentessa?» mi domanda, ed annuisco con un cipiglio disgustato.

«Sarebbe terribile.» commenta a bassa voce. «Voglio dire, sareb-» un rumore alle nostre spalle ci fa sobbalzare.

Mi volto di scatto, notando una figura correre verso le scale principali.

«Hai visto anche tu?» Eva annuisce, prendendomi la mano e trascinandomi verso una delle aule.

«Sapevo che non sarebbe stata una buona idea venire.» si affretta a dire, portandosi una mano fra i capelli.

Un tonfo sonoro mi fa voltare, e quello che vedo, mi manda in confusione totale.

Burning Love- Burning Series Vol 1.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora