La mia testa si era leggermente inclinata verso destra mentre facevo segno di sedersi alla figura davanti ai miei occhi.
La mia mente era afflitta da migliaia di pensieri sui miei problemi e da altri migliaia che tentavano disperatamente di risolverli e non avevo fatto altro che concentrarmi su me stessa senza neanche pensare, per un minimo istante, a tutte le altre persone le quali, probabilmente, avranno avuto i loro problemi e che, per non farmeli pesare, avranno preferito nascondermeli facendomi risultare come un'egoista ed io non lo ero affatto.
Facevo di tutto per aiutare le persone che stavano male ma anche per una soddisfazione personale o per un punto a favore rigurdo il mio umore, perchè se ti circondi da gente triste, non riuscirai mai ad essere felice.
E quella era proprio la mia filosofia tanto che, in certi momenti, mi chiedevo fra me e me quando sarebbe arrivato il momento opportuno per prendermi una pausa dai grattacapi altrui e dedicarmi un pò a me stessa.
Una di quelle persone, alla quale mi rispecchiavo particolarmente, era Kanye, il marito di mia sorella Kim.
Kanye era esattamente come me, non mostrava mai a nessuno il suo dolore, tenendoselo dentro o magari sfogandolo su qualche suo brano, ma era contrario a mostrare le proprie debolezze tanto quanto lo ero io.
Lui non aveva mai paura di dire ciò che pensava; lo diceva e basta, anche se avrebbe dovuto mettersi contro un suo coetaneo o, addirittura, contro il presidente degli Stati Uniti d'America, a lui importava solamente che il suo pensiero trapelasse e riuscisse ad arrivare agli orecchi delle persone.
Ed era complicato, testardo, introverso, chiuso, scontroso e tutto, ma non avevo mai visto una persona affezionarsi tanto a qualcuno e volergli bene come faceva Kanye.
Quest'ultimo era uscito dal locale per venirmi a cercare e parlarmi, perchè nonostante non avessimo un continuo dialogo, anche lui sapeva perfettamente che eravamo uguali.
"Posso sedermi?" dice Kanye indicando il posto vuoto, accanto al mio, sulla panchina in cui ero seduta.
"E me lo chiedi pure?" dico scivolando verso la parte opposta della panchina per lasciargli spazio.
"Tutti noi dobbiamo fare ciò che sentiamo di fare" dice guardando davanti a se, intrecciando le proprie dita.
"E con questo ti riferisci al chiedermi il permesso di sederti o sulla ramanzina che mio padre mi ha fatto a tavola?" dico quasi ridendo con mancanza di ironia.
"Quella non era una ramanzina, Kendall" dice voltandosi verso di me, scuotendo la sua testa.
"No, era un normale discorso tra padre e figlia, dove mi diceva di essere felice per me che sono riuscita a trovare qualcuno che mi piaccia davvero!" dico sbattendo i palmi delle mie mani rumorosamente contro le cosce.
"Pensi che sia stato facile anche per me e Kim?" dice aggrottando la fronte mentre mi fa una domanda retorica.
"A lei non avevano dato nessun problema" dico accavallando le mie gambe una sopra l'altra.
"Dici? Ti sbagli. Non volevano assolutamente che uscisse con me perchè ero un rapper, perchè la gente parlava male sul mio conto e perchè ero pieno zeppo di tatuaggi" dice elencandomi una sfilza di motivi per i quali mia sorella avrebbe avuto difficoltà ad ufficializzare il loro amore.
"Mi sembra che si siano convinti alla fine, però" dico alzando un sopracciglio.
"Eri piccola, per questo non ricordi. Ma ci fu una lunga serie di lotte prima che riuscissero ad accettare il tutto" dice Kanye annuendo, ricordando i vecchi tempi.
"Ma se Kim ha provato le mie stesse sensazioni ed ha ricevuto i miei stessi rifiuti dai nostri genitori, perchè lo fa anche con me? Non dovrebbe stare dalla mia parte?" chiedo non rendendomi conto di alzare la voce.
"Ma lei è dalla tua parte, solo che è preoccupata come qualsiasi sorella maggiore!" dice guardandomi con sincerità.
"Questa la usano tutti, provane un'altra!" dico facendogli un'okay con il pollice.
"Non è una scusa, è vero. Anche lei ha avuto delle esperienze negative in amore e non vuole che riaccada lo stesso alla sua sorellina" dice sorridendomi.
"Avrebbe potuto dirmelo in un modo più gentile invece di presentarsi a casa con delle foto di me e Justin come se fosse un agente segreto ma allo stesso tempo un maniaco sessuale!" dico alzando gli occhi al cielo.
"Su quello hai ragione. Ma non far sí che un ragazzo ti metta contro la tua famiglia" dice facendomi un occhiolino, scompigliandomi successivamente i capelli.
"Ci pensano già loro a farlo, ma grazie, l'ho apprezzato!" dico sorridendogli alzandomi dalla panchina.
"Quando vuoi, Kendall. Adesso, però, rientriamo dentro, penseranno tutti che mi avrai tirato qualcosa in faccia dopo tutto questo tempo!" dice alzandosi lasciandomi passare per prima.
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Gold and diamonds.
RomanceAvalon é una cittadina della California dove vive Kendall Jenner, una ragazza di soli 16 anni, da poco modella ma richiesta in tutto il mondo. Ed un suo amico di vecchia data, Justin Bieber, del quale era sempre stata innamorata per il suo buon cuor...