CHAPTER FOUR

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Il campanello suona nello stesso momento in cui finisco di allacciarmi i lacci delle scarpe.
Scendo giù dagli scalini in fretta e apro la porta.
Cara, cosa ci faceva già pronta? Di solito è sempre lei quella che si fa aspettare.
"Che è successo?" chiedo facendola entrare.
"No, cosa non è successo" dice sedendosi sul divano accentuando sul 'non'.
"Aspetta, la rifaccio: cosa non è successo?" dico io, pronunciando il 'non' con il suo stesso tono.
"Guarda, leggi pagina 19!" prende dalla borsa un giornale, Vogue, entrambe adoriamo quella rivista.
Sfoglio velocemente le pagine quando trovo il titolo della pagina:
'HAILEY BALWDIN SI TRASFERISCE IN CALIFORNIA'.
ASPETTATE, COSA?
"Capisci cosa vuol dire?" dice Cara mordendosi le unghia.
"Fammi leggere tutto l'articolo"
'Hailey Baldwin, nipote di Alec Baldwin, si trasferisce nella stessa cittadina del cantante Justin Bieber e delle modelle Kendall Jenner e Cara Delevigne.'
I miei occhi non credono a ciò che leggono; sono impietrita.
Hailey era una nostra amica stretta, per noi era come una sesta componente del gruppo, ma aveva più volte voltato le spalle, sia a me, sia a Cara, che a tutte le altre.
"Non la voglio di nuovo" fa Cara strappandosi velocemente quasi metà unghia.
"Nemmeno io, si è comportata malissimo con tutti noi. Quando io e Justin eravamo amici, lei si è messa in mezzo facendoci litigare, a te ha rubato anche il ragazzo e ha fatto di peggio"
"Muoviti, andiamo a parlarne con le altre" si alza andando verso la porta, prendendo il mio giubbotto di jeans dall'attacca panni e lanciandolo per passarmelo, gira il pomello della porta per uscire e io la seguo lasciando che la porta si chiuda da sola sbattendo.

Appena arrivate al bakery vediamo, sedute al nostro solito tavolo, Gigi e Khloè ad aspettarci, con in mano il nostro stesso giornale a leggere il nostro stesso articolo: sembrano pietrificate.
"So a cosa state pensando e so cosa volete dirci, lo sappiamo già" dico posando la borsa accanto alla mia sedia.
"Perché ritorna qui?" chiede Khloè.
"Vuole sicuramente fare di nuovo colpo su Justin, adesso che è famoso"
JUSTIN.
Mi ero scordata che tra pochi minuti sarebbe arrivato anche lui, a portarmi l'orecchino che mi era caduto ieri mattina ed io sembro una barbona in cerca di un nuovo bidone della spazzatura da cui trarne vestiti.
Ho degli short con ricami di pizzo sulle tasche, un top di pelle nero aderente e delle converse dello stesso colore.
Mi sono completamente scordata di truccarmi per bene e di sistemare i miei capelli.
"Kendall ma sei passata sotto un treno?" mi guarda Gigi ridendo.
"Si nota così tanto?" chiedo io tirando lo specchietto fuori dalla borsa.
"No, per niente, adoro quei pantaloncini; il top di pelle e le scarpe si richiamano perfettamente a vicenda, il trucco è perfetto e mattiniero, anche i capelli sono niente male, però io direi di tirare indietro i ciuffi con questo fermaglio" dice la mia migliore amica tirando fuori dalla borsa una sfilza di fermagli, elastici e mollette di diverso colore.
A volte Cara era una stylist, una hair-stylist ed una make-up artist contemporaneamente.

Sistemata e risistemata con il tocco magico di Cara, stiamo ordinando i nostri soliti frullati.
Per me alla fragola, per Cara alla nocciola e per Gigi e Khloe al cioccolato.
Ad un certo punto entra Justin, bello come il sole con i suoi soliti amici che si avvicinano a poco a poco mentre salutano quasi tutto il locale con occhiolini o gesti con la mano.

"Qui abbiamo Cenerentola a cui devo riportare questo", dice sventolando il mio orecchino, "le due  sorellastre e la matrigna?" dice con un tono poco gentile.
"E qui abbiamo un'emerito coglione e i suoi quattro amici gay che girano per la città credendosi i re del mondo?" dice Cara in tutta botta e risposta sorseggiando il suo frullato.
"E il gay chi sarebbe?" chiede Ryan, uno degli amici d'infanzia di Justin.
"Quello che ha appena parlato!" risponde subito Khloè.

Dopo dieci minuti di chiacchiere allo stesso tavolo, Gigi mi da un calcio, ma io faccio finta di nulla, me ne da un altro e io faccio lo stesso, continua per altre tre volte ma alla sesta volta urlo.
"AHIA! Gigi, hai finito? Al prossimo dovrai chiamare l'ambulanza!" dico massaggiandomi il ginocchio addolorito.
"Oh scusami, andiamo in bagno, forse riesco a meditarlo!" mi prende per il braccio ed io non ho neanche il tempo di dire qualcosa che mi ritrovo vicino l'entrata per i bagni.
"Sei una picchiatrice provetta o cosa?" chiedo appoggiandomi al muro.
"No, sono diventata rincoglionita. Lo penso solo io, o Cody, l'amico di Justin, è un figo?" mi chiede.
"Ah, e poi sono io quella innamorata!" pensando alle parole di Kylie la scorsa sera.
"Eh?" chiede Gigi.
"Nulla, và da lui e provaci!" la spingo ridendo verso il tavolo, ma non appena giro l'angolo mi scontro maldestramente con qualcuno.
Chi poteva essere? Justin, ma perché mai? Il destino aveva deciso di farci incontrare ripetutamente o di farci rompere le ossa a vicenda?

"Immaginavo fossi tu!" dice tenendosi la testa nello stesso punto in cui l'ha sbattuta contro la mia.
"Di questo passo uno dei due finirà con qualcosa di rotto" rido.
"E così la tua amica Gigi ha una piccola passione per Cody?" chiede appogionando il suo braccio contro lo stipite della porta e infilando una mano in tasca.
Sembra il Dio della bellezza, ogni suo movimento, ogni suo atteggiamento, ogni suo sguardo lo rendono il ragazzo perfetto.
"Cosa? No, ma quando? Ma da dove ti vengono?" cerco di fingere e di essere il più convincente possibile.
Guardandomi torna serio, "Kendall?"
"Justin?" rispondo io.
"Spero che il tuo futuro mestiere non sarà fare politica perché non ne saresti per niente capace, sei a terra con le bugie" dice lui.
"Non ti azzardare a dirlo a Cody, perché non sembra proprio, ma Gigi potrebbe fare un provino per il prossimo Karate Kid!"
"Posso pensarci, ma voglio qualcosa in cambio per non dire nulla" le sue labbra s'inclinano leggermente verso l'alto.
"E cosa?" chiedo io aggrottando le sopracciglia.

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