✠ disinfestation ✠

26 1 0
                                    


"Ha ucciso...i suoi genitori?" Ella annuì, portai la mano all' viso coprendomi la bocca, "non ne sapevi nulla?"-"ovvio che no" mi avvicinai alla parete e sedetti per terra strisciando la schiena contro il muro, "Senti..." disse ella,"Ti prego, torna a casa, siamo tutti in pensiero, non entrare in questa strada di distruzione"-"non posso, non posso lasciarlo" balbettai, "ha fatto così tanto per me, e alla prima occasione me ne vado via? No no"-"possiamo parlarne a quattr'occhi? Mi chiese decisa ma con tono triste, come se sapesse che non fosse possibile e che quella domanda non avrebbe avuto riposta positiva, sospirai, domani dovrei andare alla Jujutsu High posso concedermi d'incontrarla? Si, "Domani verrò alla Jujitsu High, mi raccomando tu non sai nulla" ella colse e annuì, "ti saluto, a domani"

__________________________________
Mattino presto.

Il sole sorgeva col suo far annoiato e lento, una leggera brezza entrava nel salotto tramite una finestra, aiutava a non sentire quel odore di polvere che accumulatasi su mobili e pareti era così fastidioso, mi ero promessa di pulire ma non lo avevo fatto, più per dimenticanza che per poca voglia...assaporavo una sigaretta presa dal pacco del moro e osservavo con sguardo stanco il tavolino su qui vi era la busta del 7-eleven, era rimasto un contenitore in plastica con dentro mango e jicama a pezzi, avevo fame e mi sarebbe andato bene tutto, quindi mi chinai e aperto il contenitore assaporai quei frutti, Suguru s'era appena svegliato, emise vari sospiri, "mi serve una tua maledizione"-"perché?" Mi chiese con voce stanca e profonda solita di quando si è appena svegli, "Non ho la macchina e sarebbe troppo rischioso andar lì con qualcosa di notabile"-"Quale?"-"Il drago o la manta, fa lo stesso basta che voli" egli guardò il soffitto e poi puntò la mano contro il pavimento, da una macchia nera quindi si palesò la manta rosa, "il drago è morto da tanto tempo ti ricordo" oh vero, Toji.

M'alzai e con passo veloci mi diressi verso la porta d'ingresso, arrivata lì girai lo sguardo verso le bambine che riposavano una contro l'altra all' angolo del divano, guardai avanti e aprii la porta...ma prima che potessi fare un passo avanti una domanda mi salì alla mente, come lo uccido? La mia tecnica è particolarmente scomoda per questa tipologia di situazioni...potrei prendere un qualche oggetto contundente, feci qualche passo e andai in cucina, vi erano poche cose... iniziai a controllare tra i cassetti, viti, cacciavite, polvere e fili...ma di coltelli non vi era l'ombra, "perché cazzo hanno svaligiato casa..?" Controllai altri 4 cassetti e alla fine del quarto in un angolo polveroso...eccolo lì! Un coltello da cucina particolarmente affilato, credo la lama sia 10cm, era un coltello richiudibilie quindi lo chiusi e misi in tasca, uscì salutando Suguru e le bambine.

Chiusa la porta notai che la manta fosse a qualche metro da me, fatto qualche passo sedetti su essa e ella s'innalzò di una ventina di metri dall terreno, strinsi le mani vicino il viso della manta così da evitare di cadere, "Portami alla Jujutsu high" ella quindi iniziò a spostarsi velocemente.
__________________________________

Il viaggio durò circa quaranta minuti, fu divertente poiché potevo osservare dall'alto la vita circostante, vidi un uomo aiutare un'anziana a attraversare le strisce pedonali, delle ragazze dirigersi verso la scuola, mi sentii come Goku sulla nuvola speedy, atterrai sul retro dell'istituto sicuramente non sarei entrata dall'ingresso, scesa dalla manta le dissi:"rimani qui mi raccomando" ella mi osservo e scosse la coda, quindi m'incamminai tra sterpaglie, fino a una finestra che da' nell' corridoio, essa era una finestra scorrevole verticale quindi presi con le dita l'anta e l'alzai, tolte le mani dall'anta le poggiai sul davanzale interno e iniziai a strisciare dentro, cadendo in fine goffamente contro il pavimento in legno di pino, "urgh" sussurrai dolorante, qualche secondo e mi alzai.

Iniziai a camminare lentamente stando attenta a qualsiasi rumore, arrivai al centro del corridoio, esso dava per due strade una alla mia destra e una alla mia sinistra, dovevo capire dove fosse andato il preside..."La prego desista da questa decisione, non merita di morire!" Urlò Utahime che guarda caso...stava parlando col preside, erano alla mia destra, volli origliare un poco, "Smettila, quella tua amica è un mostro prima o poi ucciderà pure te!"-"non è vero! Lei è non è un mostro" quindi uno schiaffo prese in pieno il viso della ragazza, "Sei troppo giovane per capire queste cose, ora vai via" ella tenendosi la guancia ferita lo insultò e fece per andarsene, girate le spalle il preside si diresse verso una stanza, quindi lo seguì, appena Utahime mi vide allargò gli occhi, stava per dire qualcosa ma io in risposta le feci due segni, portai l'indice al dito con il resto delle dita abbassate e poi abbassata di qualche centimetro la mano la feci rotare facendole capire che non doveva dire nulla e che avremmo avuto il tempo per parlare dopo, lei acconsentì.

⊰⊹why me?ゞDove le storie prendono vita. Scoprilo ora