✰ The new me parte 2 ✰

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"Dieci...mila?" Balbettai e in viso mi si dipinse un'espressione d'irritazione, socchiusi leggermente gli occhi e aggrottai le sopracciglia storsi il naso, "dieci mila" ribadì, girai lo sguardo verso Suguru notai fosse tranquillo, mi stavo arrabbiando per nulla? Egli notando che il mio sguardo si fosse posato su di lui aveva in risposta sorriso, più un ghigno che un sorriso, "lei sa quanto valgono i nostri servizi?" Chiesi.

Il boss iniziando col pollice a girare i vari anelli costosi incastonati tra le sue dita grosse disse: "certo, mi sono informato, crede che non lo abbia fatto?" Io risposi negativamente, egli mi sorrise, "siete parecchio costosi voi due"-"Centomila, questo è il prezzo per il nostro servizio" disse intromettendosi il moro, "mensili" aggiunsi io, dopo qualche secondo ripresi la parola, "allora, se si è informato sa che possiamo farle uno sconto, gli sconti però..." presi il calice oramai quasi finito, "possono arrivare a massimo il 40% e di quel 40% lei lo deve pur sempre coprire ma in altri modi, sa quali giusto?" Sorseggiai l'ultima goccia di vino rimasta, "Clienti e personale"-"e armi" aggiunse Suguru, "ora lei mi deve dire come farà a coprire con solamente clienti, personale e armi, novemila dollari" conclusi io, l'uomo di fronte me ridacchiò beffardamente, "Signorina, io vi posso offrire l'occasione di una vita, potrebbe persino valervi molto più di novantamila" il mio sopracciglio si alzò, mi sistemai meglio sulla sedia.

"Noi abbiamo il monopolio sulla prostituzione e la vendita di droga nella prefettura del kanto, se voi accettate di lavorare per noi otterrete il 50% del fatturato e" egli schioccò pollice e medio e mi puntò, "avrete 2 bordelli e una piazza di spaccio da dove otterrete il 70%, che ne pensate?"-"Dov'è la fregatura?" Chiesi, egli alzò le spalle, "dovrebbe esserci?" Non risposi e sospirai, vi fu qualche attimo di silenzio e poi Suguru prese la parola, "Io e Emma andiamo un momento a fumare una sigaretta, tornati vi daremo la nostra risposta" loro ci lasciarono andare.

Emma, il nome che mi è stato affibbiato in questi dieci anni, Emma Watanabe e Ren Satō, da quanto potete dedurre quest'ultimo è Suguru, ovviamente non potevamo agire indisturbati con i nostri nomi di nascita, per il primo anno nel mondo della stregoneria nera continuavamo a essere chiamati con i nostri nomi di nascita ma la cosa andò morendo e ora solamente pochi nostri sottoposti ci chiamano Y/n e Suguru,  stessa cosa accadde per le sorelle, Mimiko divenne Tsumigi e Nanako divenne Reira, presero il cognome di Suguru quindi Satō.

Alzata dalla sedia seguì il moro nel balcone, poggiai le braccia sulla ringhiera chinandomi un poco, le luci dei locali clandestini sottostanti acciecavano i miei occhi e creavano un gioco di luci e colori meraviglioso ma molto incasinato un po' come le opere di Jackson Pollock, sotto di noi ragazzi ma anche adulti si divertivano ubriacandosi e iniettandosi le peggio schifezze, sotto di noi vi erano un pub e una discoteca, la discoteca per quanto sapessimo tutti fosse clandestina dava un aria di lusso e di sfarzo, il tappetino rosso all'entrata le piante e le colonne romane posizionate all'esterno ne era una dimostrazione, il pub di fronte era più umile, magari perché non voleva dare troppo nell'occhio, più in là vi era un bordello di quelli non alle tasche di tutti una cosa che mi divertì particolarmente era il fatto che vi fossero delle donne, circa sei, che si accollavano a degli uomini così da dirigerli verso il bordello e spillarli tutti i soldi.

"Dovremmo chiamare Manami?" Mi chiese allora Suguru, prima della mia risposta dobbiamo introdurre Manami Suda, sapete la nostra famiglia in questi lunghi anni si è allargata, parleremo dopo degli altri membri, Manami è una donna dai capelli di un rosa tendente al arancione, gli occhi blu scuro e il fisico particolare formoso, non intendo sia sovrappeso, intendo che ha molto seno e dei fianchi peni, un fisico a clessidra invidiato da molte, è solita indossare un vestito viola scuro privo di maniche che fa risaltare queste sue forme, la ritengo una donna simpatica e gentile, quando le ragazze erano piccole lei era solita occuparsene mentre che io e il moro eravamo via per il lavoro, una sola cosa non mi piace di lei ed è la sua ammirazione esagerata per mio marito, ma non dovrei prendermela così tanto effettivamente tutti quelli che fanno parte di questa "famiglia" hanno un'ammirazione esagerata per Suguru e i suoi ideali, comunque lei si occupa del tempio quando Suguru non c'è e non è affatto un lavoro leggero vi assicuro, tempo fa avevo sostituito mio marito per una giornata Intera e Gesù che stress, il continuo afflusso di non-stregoni era come un macigno da portare su una montagna infinita.

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