☾ The jujutsu High☾

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La mia testa quella mattina era dolente, pulsava, della sera precedente non ricordavo quasi nulla, ma una frase mi rimase in testa, una domanda, la ricordo così limpidamente come se mi fosse stata detta qualche minuto fa.

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"sai cosa è più bello di questo panorama?"
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C'è veramente qualcosa più bello di quel panorama...? Cosa lui intendeva con quella frase...

"Y/n sbrigati, siamo in ritardo" egli esclamò mettendosi le scarpe in cuoio ai piedi, lentamente mi alzai il gelo della mattina tocco il mio corpo e in risposta esso rabbrividì, un po' contro voglia presi dei vestiti, i primi che mi capitavano sotto mano e li misi, una semplice felpa presa dal armadio di Suguru e una gonna molto lunga, dopo che Suguru mi aiutò a sistemare i capelli uscimmo in fretta e furia dalla casa, per farvi capire meglio, Suguru mi tirava correndo e io sonnecchiante lo seguivo.

Provavo la sensazione di star ancora dormendo ero stordita e fiacca, dopo poco arrivammo alla stazione del treno, una stazione gigantesca, se fossi stata sola mi sarei sicuramente persa, fatto il biglietto arrivammo alla fermata...non ho mai visto un treno dal vivo, solo nei racconti di Shu, mi diceva che sono grandi, molto rumorosi e hanno un tubo dalla quale esce del fumo.

Riflettendoci un po' su notai che il mio sapere del mondo esterno è dovuto solitamente ai racconti di Shu e della cameriera, anch'ella solita a raccontare sue esperienze passate, mi stupisce che io sappia cos'è un treno e non il come mi dovessi lavare, di esperienze mie non so nulla, la vita mi è sempre stata filtrata dai racconti di persone esterne, di mio non conosco nulla.

Io non conoscevo nulla del mondo e il mondo non conosceva nulla di me, solamente parole dette dalle bocche di esterni.

Girai la mia testa verso Suguru, egli aveva i capelli sciolti, poiché dalla fretta non ci aveva pensato e stava ora, nel mentre che aspettavamo su una panchina in marmo, sistemando i suoi capelli cercando di non creare un obbrobrio.

Lui dopo il panico iniziale ora era rilassato, non potevamo affatto più perdere il treno quindi poteva fare ciò che aveva omesso di fare prima.

"Dimmi" chiesi picchiettando sulla sua spalla, così da attirare la sua attenzione, notai che la gente spesso non udiva la mia voce, forse perché non mi sentiva, quindi iniziai a fare così, "prima di conoscermi, cosa pensavi di me?"

Lui mi guardò e abbassò le braccia lasciando i capelli sciolti, posò il laccio nella tasca, passò qualche secondo di riflessione, "pensavo fossi come un animale catturato da dei cacciatori, impaurito, confuso o persino ho pensato avessi un atteggiamento ostile, infatti non mi aspettavo un atteggiamento così calmo verso di me"-"non potrei mai" dissi bruscamente interrompendo i suo discorso.

"Non potresti mai?' Egli chiese con confusione "io non riuscirei ad avere un atteggiamento ostile, sono d'animo buono, e anche se ciò è, in certi casi, negativo" mi fermai qualche secondo, lì continuò lui"sai anch'io, se posso definirmi così, sono d'animo buono, posso capire quando tu dici che sia anche negativo, se posso ti do un piccolo consiglio, non fidarti mai di nessuno, non sai quanto le persone utilizzino soggetti dal animo buono e poi...poi li buttano" lì si fermò nello stesso momento nel quale arrivò il treno.

Esso non era come me lo aveva raccontato Shu, non ha un tubo sopra che fa'uscire il vapore, era strano, futuristico, entrai seguendo Suguru.

Ci sedemmo su due sedili divisi da un tavolo dal colore bluastro, l'un di fianco al altro, egli estrasse un quadernino e iniziò a scrivere, io rimasi lì impalata a guardarmi attorno con l'aria di una piccola bambina che scopre una nuova parte della sua campagnola.

Il viaggio non durò allungo, anche perché dalla vista del finestrino si poteva dedurre che andassimo molto veloci, era meraviglioso osservare dalla finestra i palazzi delle città, una vista meravigliosa, anche se mi dava un senso di disagio, mi sento come se soffocata dalla vista di tutti questi capolavori dell' architettura, quasi ingenuamente speravo di vedere dei letti d'erba e invece, palazzi su palazzi.

⊰⊹why me?ゞDove le storie prendono vita. Scoprilo ora