ᝰ.ᐟ Capitolo extra ᝰ.ᐟ

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Dopo il complimento del moro, vi fu un silenzio imbarazzante, egli stretto al mio petto si era fatto improvvisamente timido sembrando rammentarsi del suo spontaneo complimento, io nel mentre quasi pietrificata non sapendo cosa fare osservai la sua chioma, per la mente mi balenò di accarezzarla ma non lo feci, magari bloccata dal imbarazzo.

Da tale posizione Suguru si spostò, dal mio fianco portò il suo corpo di fronte al mio tra le mie gambe, non mi guardò come se dubbioso sul da farsi o preso da qualche pensiero, notai che il suo fosse arrossato.

Poi alzò lo sguardo e mi osservò per qualche secondo, "Ti andrebbe di fare ciò dell quale Satoru si vanta tanto?" Rimasi in silenzio, lo guardai sbalordita, Satoru spesso con lui e me si vanta delle sue avventure di una notte o più, "Con me? Perché?" Lui sembrò sciogliersi e distendersi sul mio corpo poggiando la testa sul mio petto e portando le sue braccia dietro la mia schiena e in un dolce movimento mi strinse a se, "ho voglia di te"-"che significa?" Lui alzò la testa e mi sorrise, "voglio fare l'amore con te, mi sarà concesso entrare nelle tue grazie?" -"sai cosa penso a riguardo..."mi fermai un secondo riflettendo e continuai "fare l'amore per me è un qualcosa che preferisco fare quando c'è un sentimento di fondo, non un qualcosa fatto alla 'Satoru'" vi fu un secondo di silenzio, lo vidi come rattristarsi un poco, "E se io ti dicessi" si fermò "nulla, niente scordati di ciò"-"così mi rendi curiosa, se tu mi dicessi?" Egli sospirò aveva fatto trenta e allora perché non fare trentuno, "che io provo qualcosa per te" sussurrò, sperando in vano che ciò non fosse sentito, anche se egli era a centimetri dal mio viso, alla sua affermazione rimasi sconvolta, lo guardai qualche secondo, non sapevo che fare, io provavo qualcosa per lui? Era una domanda che non mi facevo mai, amo e ho amato al sua presenza che mi ha fatto e fa sentire al sicuro, amo sentire il suo corpo contro il mio e i suoi complimenti sul mio aspetto, "ho fatto una cazzata vero?" Egli chiese imbarazzato, nel mentre io riflettevo sul cosa dire e che cosa fare, tutto ciò mi sembrava un sogno, quindi un qualcosa di bellissimo ma così surrealistico da lasciarti in uno stato di inerzia che ti toglie il fiato.

"No, non hai fatto una cazzata, sarebbe salito a galla" alzai lo sguardo, "Mi piace quando tu ti addolcisci in mia presenza, mi proteggi e coccoli, la tua presenza mi rallegra, hai un cuore dolce e misericordioso" mi feci silenziosa non sapendo nemmeno dove voler andare a parare con quel discorso, "posso io farti uscire da questo stato di confusione?" Non lasciò che io potessi rispondere che lentamente si avvicinò al mio viso e poggiò la sua fronte contro la mia guardandomi negli occhi, "sappi che io ti amo, dal primo giorno che tu ho vista mi sono sempre detto:"Dal cuor sento che in passato, non in questa vita ma in una lontana passata, ho promesso a lei di ritrovarla, proteggerla e amarla come nessuno ha mai fatto; magari sono pazzo, e quella dolcezza al cuore che mi veniva al tuo sguardo era solo puro amore" senti un certo calore alle gote e poggiai una mano sul mio viso, "io...non lo so"borbottai turbata, "Y/n...sono uno stupido ho capito" Fece per alzarsi ma lo bloccai, gli presi la maglietta e lo avvicinai a me, non so cosa mi prese in quel momento ma lo baciai, notai subito il suo stupore, ma poi si fece quasi allegro e prolungò ciò che iniziai io per qualche secondo in più.

Continuammo a baciarci, lui da sopra di me ben adagiato sul mio corpo accarezzava con le sue due mani possenti e definite le mie guance nel mentre che mi inondava di una marea di baci dolci che man mano passavano da quello stato alla passione, lentamente lui abbassò la testa verso il mio collo baciandolo di sfuggita per poi soffermarsi sul seno coperto da una maglietta, "mi concedi di poter vedere il tuo corpo nella sua interezza?"Questi suoi termini così dolci mi facevano sciogliere il cuore, non capivo perché, "te lo concedo" sussurrai un po' riluttante era la prima volta che facevo qualcosa del genere e mi domandavo se fosse la prima pure di lui.

Lentamente egli mi scoprì il seno, immediatamente si piegò su di esso e con una mano stimolava la punta sinistra e con la bocca ne inumidiva l'altra, ciò mi portò del più che piacevoli sensazioni sul basso ventre, però emettevo solamente dei sospiri strozzati, passò qualche secondo e i ruoli si invertirono, ciò duro non molto, sembrava particolarmente voglioso di me, ciò mi lusingava e di contrappasso mi faceva venire voglia di lui, alzò la schiena mettendosi eretto, si tolse in meno di qualche secondo la canottiera da lui indossata, "Sei vergine, giusto?" Io annuì e ingenuamente chiesi, "pure tu, no?" Lui mi sorrise, "No, ho già vissuto la mia prima esperienza"-"è stata bella?"-"Sicuramente non più bella di quella che ti farò vivere" io girai la testa e sorrisi, sentii le mie gote bruciare.

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