Schiava [Snamione]

Capitolo 18 - Ferite dell' anima

Ecco a voi a grande richiesta un altro capitolo. Ho trovato un po' di tempo per aggiornare. Buona lettura. ❤️

Punto di vista di Hermione

È passata una settimana da quando ho iniziato le lezioni. Severus è sorpreso dalla velocità dei miei progressi. Dice che sono straordinari. Sono le 4.00 del pomeriggio adesso, e da stamattina siamo sulle solite sedie nel solito soggiorno. Abbiamo fatto solo una pausa per il pranzo.

"Hermione. C'è solo un occlumante al mondo, che ha imparato così
rapidamente."

"Tu, vero?"

"Sì. Non sei ancora al mio livello, ma a questo punto non escludo tu possa raggiungerlo."

"E vai! Sono forte allora! Che voto mi dai? Eccezionale di certo!"

Ghigna.

"Oltre ogni previsione, al
momento."

Incrocio le braccia arrabbiata ed esco la lingua.

"Come osi farmi la linguaccia, ragazza impertinente."

Dice col divertimento negli occhi. Faccio un sorrisino e mi alzo sedendomi sulle sue gambe. Gli avvolgo le braccia attorno al collo. Lo vedo deglutire con un po' di difficoltà. Adoro avere questo effetto su di lui. Mette una mano sulla mia coscia. Ho indossato la babydoll verde smeraldo. Credo sia il colore che gli piace di più indosso a me.

"E a letto professore? Che voto mi dà?"

Ridacchia. Fa finta di pensarci su.

"Beh, signorina Granger. C'è ancora qualcosa da perfezionare. Ma vista la sua ... passione per la materia. Credo che un eccezionale se lo sia meritato."

Sorrido e lo bacio. Tento di spingere le cose un po' più in là ma mi blocca.

"No. Devo andare in laboratorio."

"Ma Severus! Hai fatto l'amore con me solo due volte questa settimana!"

Ruota gli occhi.

"Hermione ho lavorato molto alla pozione, lo sai. In più, ho usato tanto la legilimansia su di te. La mia mente ha avuto bisogno di riposo. Vuoi criticarmi perchè la sera a letto ho sonno?"

Arrossisco un po'. Naturalmente ha ragione.

"No, certo che no. Scusa. È che ... avrei voluto averti di più in quel modo."

"E pensi non sia lo stesso per me?"

"Sì."

Che sciocca sono. È tanto stanco, devo essere comprensiva. Ma pensiamo ad altro. Voglio chiedergli se vuole dirmi tutto, ora che sono più brava ad occludere.

"Quando mi dirai cosa sta accadendo esattamente?"

Distoglie lo sguardo e non mi risponde. Che stress!

"Nessuno entrerà nella mia testa. Puoi parlarmi."

Ci sta riflettendo. È già qualcosa.

"Ti prego Severus."

Lo supplico. Sospira. Sembra rassegnato.

"Va bene. Ma vai di nuovo sulla tua sedia. Con tutto questo ben di dio addosso non riesco a concentrarmi."

Dice serio.

"Ok."

Gli faccio un grande sorriso e ritorno al mio posto. Si schiarisce la voce.

"Come sai sono una spia, e quindi ho un contatto con l'esercito di Silente."

"Chi?"

"Lupin."