Capitolo 36.

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*Alex's pov*
Sono da Michelle e le ho portato questo maledetto gelato.

Non volevo proprio venirci ma comunque porta in grembo mio figlio e devo essere presente anche per lei come lo sono per Livia, anche se per Michelle non provo più nulla.

Mi apre contenta e mi fa accomodare.

Le porgo il gelato.

"Ecco a te"-le dico.

"Grazie, scusa ma tuo figlio è ingestibile, ho sempre fame a tutte le ore, e mi vengono voglie assurde"-dice giustificandosi mentre apre la vaschetta di gelato e gustandone un po' con il cucchiaino.

"Tranquilla, lo capisco. Ma quindi come è andata dal ginecologo oggi? Sei stata molto sbrigativa al cellulare oggi"-le dico mentre mi siedo a tavola per farle compagnia.

"Mh, bene, tutto procede bene"-mi dice solamente.

"E posso vedere l'ecografia? Non l'ho ancora vista"-le chiedo curioso.

Lei sbianca.

"Vorrei ma non la ho adesso. La ha Noa, voleva vederla perché non mi ha accompagnata lei oggi quindi..la prossima volta ti manderò una foto, me ne sono dimenticata"-dice lei.

"O potrei accompagnarti io.."-le chiedo.

"S-si certo, non volevo crearti problemi con Livia.."-mi dice abbassando lo sguardo.

Sento che c'è qualcosa di strano..non so cosa ma lo scoprirò.

"È anche mio figlio e lei lo sa che ci sarò per voi due, non ha fatto problemi prima a farmi venire qui"-le dico.

"Eri con lei? Nel tuo appartamento?"-mi chiede come se fosse arrabbiata.

"Si, infondo è casa mia. C'è qualche problema?"-le chiedo.

Lei ridacchia infastidita.
"Mi fa solo strano che li ci porti tutte le tue conquiste inclusa me"-dice lei.

"Non ti devo spiegazioni, di ció che faccio e con chi, sei tu che dovresti darmele su tante cose. Come sul perché non posso mai venire a fare l'ecografia con te, come mai non c'ero al test di gravidanza, come mai non ricevo nemmeno una foto del l'ecografia di mio figlio e perché non ti fai mai toccare la pancia"-le dico a raffica.

"Ma cosa stai dicendo? Queste cose le posso fare, e poi non mi va che mi tocchi la pancia se già tocchi quella di Livia. Già è tanto che tu sia partecipe di queste cose!"-dice arrabbiata.

Strabuzzo gli occhi.

"Già è tanto? Guarda che lo abbiamo concepito assieme questo bambino! Ho gli stessi diritti tuoi di assistere a queste cose"-ribatto arrabbiato ma ci interrompe lo squillo del mio cellulare.

"Ecco vai, tanto finisce sempre così tra me e te, tu scappi dai problemi e vai da lei come sempre, e mi lasci sola!"-dice furiosa.

"Smettila di fare la bambina e abbi il coraggio di ammettere che stai sbagliando e comportati da persona matura perché più in avanti ci sarà un bambino e dobbiamo comportarci da genitori"-dico io mentre guardo il cellulare.

Cazzo Livia sta male, devo correre.

Senza rivolgerle uno sguardo me ne vado di fretta e furia per raggiungere Livia a casa mia.

Destino ~ Alex wyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora