Capitolo 13.

464 13 13
                                    

Mentre aspetto Alex, mi sono fatta una doccia qui in palestra e mi sono cambiata indossando dei vestiti più comodi.

Mi siedo fuori la sala di danza e mi torturo le unghie in attesa della sua apparizione.

Lo vedo arrivare in tutto il suo splendore, con un giubbino di pelle, dei pantaloni neri e una maglia bianca, porca miseria questo è il paradiso?

Mi spunta un sorrisetto vedendolo che cerco subito di reprimere ricordandomi cosa devo dirgli.

Mi si avvicina e io mi alzo. Mi poggia la mano sul fianco e mi dà un bacio sulla guancia che io ricambio.

"Ciao"-mi dice sorridendo mostrando le fossette.

"Ciao Ale"-dico ricambiando il saluto.

"Vieni, entra in sala. È libera"-dico facendogli spazio.

Lui entra con un'aria preoccupata.

Chiudo la porta e mi siedo sulle panche e gli faccio spazio.

Prendo un sospiro.

"Allora..io credo di doverti spiegare un po' di cose.."-dico.

"Mi fai preoccupare, che è successo?"-mi chiede preoccupato.

"Ale, io mi fido di te ed è per questo che ti sto raccontando questa cosa, ti prego solo di non dare di matto, okay?"-dico.

"Non te lo posso assicurare..ma ci provo"-dice lui.

"Okay, io ero fidanzata con un ragazzo, che si chiama Filippo, da vari anni. Con lui andava tutto bene, mi è stato accanto nei momenti felici ma anche in quelli brutti come la perdita di mia mamma. Però con il tempo le cose sono cambiate, o meglio lui è cambiato..il nostro rapporto anche."-inizio a dire ma poi mi fermo e distolgo lo sguardo da lui e lo punto altrove.

*Alex's pov*
Sento già una strana sensazione in me. Da quando ha iniziato a parlare sento che questa cosa non mi piacerà.

Le prendo la mano e mi avvicino a lei per invitarla a continuare.

"L-lui dopo la morte di mamma è cambiato. È iniziato tutto da uno schiaffo, poi sono diventanti veri e propri lividi su di me. Ho trovato la forza di uscirne ma, pensavo di essermene liberata ma è tornato.."-mi dice guardandomi con gli occhi stracolmi di lacrime.

La abbraccio e le do un bacio sulla testa.

"Mi dispiace tanto per tua mamma e per questo stronzo..continua scusami.."-le dico mentre lei continua a farsi stringere tra le mie braccia.

Si rifugia sul mio petto e il mio cuore batte velocemente.

"Lui è tornato in queste settimane..e questi sono a causa sua..ne ho parlato poco fa con Luigi e Carola e mi hanno suggerito un metodo per andarlo a denunciare..V-volevo che sapessi tutta la storia da me prima che lo venissi a scoprire da qualcun altro e poi non volevo tenerti all'oscuro, per me conti tanto.."-dice lei abbassando lo sguardo.

Ho una voglia matta di ucciderlo tra le mie mani. Come ho fatto a non accorgermene che stava male? Che subiva questa violenza..

"Livy ti aiuterò anche io. Mi dispiace non essermi accorto di nulla, ti prego di scusarmi.."-le chiedo con tutta sincerità.

"Ale no..non è colpa tua. L'ho nascosto io.."-mi risponde.

"Non nascondere mai più una cosa del genere, può accadere molto peggio e lo sai bene..puoi parlarmi sempre di tutto lo sai, sono felice che tu adesso ti sia fidata di me e puoi contare su di me quando vuoi. Ti aiuteremo noi ad uscirne, ma non tornare a casa tua..vieni da me in hotel. Lui sa che sei lì, non andare nella tana del lupo, prenditi del tempo per denunciarlo"-le suggerisco e lei ci pensa su.

"Non posso accettare Ale, non voglio coinvolgerti direttamente in questa storia, nè a te nè a Carola nè a Luigi..volevo solo che sapeste ma è la mia battaglia non posso mettervi in mezzo, potrebbe accadervi qualcosa. Ho paura.."-mi dice e io la stringo ancora a me.

"Non devi avere paura per noi ma per lui. Se lo vedo vicino a te, non finirà bene. Io ti voglio bene..non voglio vederti così"-dico asciugandole le lacrime.

Da questa vicinanza vedo i suoi occhi verdi pieni di lacrime..sono belli anche così. Lei è bella anche così..

Il mio sguardo cade sulla sua labbra..

Ho una voglia di baciarla ma non è il momento.

Mi allontano per non baciarla e mi schiarisco la voce e anche lei sembra risvegliarsi da questo momento.

"Grazie Ale, non voglio disturbarti però. È causarti dei problemi con Cosmary."-mi dice ma là interrompo.

"Lo so, ma non è un problema non preoccuparti e poi con Cosmary, lo sai, non vanno bene le cose ma le ho chiesto di parlare per lasciarla..non siamo più compatibili ecco tutto.."-le spiego accarezzandole la guancia.

Annuisce.

"Mi dispiace tanto, se ti va di parlarmene..ti ascolto"-mi dice e io sorrido.

"Sei così buona, anche quando stai male pensi agli altri"-le dico facendola sorridere.

"Perché ci tengo a te sul serio."-mi dice.

"Anche io, non sai nemmeno quanto e mi costa dire queste cose lo sai"-dico guardando un punto davanti a me per l'imbarazzo.

"Ti sei imbarazzato"-dice lei punzecchiandomi ridacchiando.

"Dai smettila scema"-dico io cercando di nascondere il sorriso.

"Credo si sia fatta ora di andare, devo pranzare e dirlo anche a papà.."-dice lei impaurita.

"Non lo ha mai saputo?"-le Domando.

"Si, solo che non sa che è tornato..ho paura di dirglielo.."-ammette.

"Se vuoi possiamo pranzare assieme e ti accompagno a parlarci, se ti può aiutare a farti forza.."-le propongo e sorride.

"Si, grazie. Mi sentirei più sicura"-mi dice e annuisco.

"Allora sarò il tuo salvatore oggi"-dico io.

"Mi hai salvata tante volte e non lo sai.."-dice lei a bassa voce.

Le sorrido.

Credo di essermi innamorato.

Destino ~ Alex wyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora