Capitolo 42.

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Siamo tornati a casa la settima scorsa dopo l'ospedale, io sto bene e anche nostra figlia.

Fortunatamente potró continuare a ballare e ne sono felice.

Adesso Alex mi sta preparando i pancake con del cioccolato e delle fragole su mia richiesta.

"Ho fame Ale"-dico abbracciandolo da dietro mentre cucina.

Lui ridacchia.

"Oggi sei proprio lamentosa. Amore è quasi pronti dai"-mi risponde girandosi e dandomi un bacio sulle labbra:

Sorrido.

"Grazie"-gli rispondo.

Finalmente mi porta i miei pancakes con il cioccolato bianco, aspetto che si sieda per mangiarli con lui.

"Li vuoi dividere con me?"-mi guarda.

Annuisco.

"Certo futuro marito"-dico sorridendo e lui sorride.

"Sono così contento che tu abbia accettato"-dice iniziando a tagliare un pezzetto del cibo.

"Perché non avrei dovuto? Io con te sto bene, stiamo anche per avere una bambina"-dico io accarezzandomi la pancia.

Lui si inginocchia e mi bacia la pancia.

"Non vedo l'ora che nasca"-mi dice.

"Io ho paura del parto..e se tu non dovessi esserci?"-gli chiedo terrorizzata.

"Perché non dovrei esserci? Mi sono preso una settimana di pausa per passare quel giorno con te, non preoccuparti Livy"-mi dice baciandomi.

Annuisco.

Finiamo di mangiare con calma e poi gli chiedo.

"Ma sei sicuro che mi ami ?"

Lui ridacchia.

"La gravidanza ti fa diventare paranoica. Certo che ti amo e amerò anche nostra figlia. Poi ci sposeremo ed avremo altri bambini"-mi dice lui.

"Okay calmiamoci. Per ora va bene una"-dico facendolo ridere.

"Chissà se amerà la musica quanto noi"-dice lui.

"Credo di sì. Ogni volta che canti tu, impazzisce. Si muove un sacco, adora la tua voce come me. E ai tuoi prossimi tour quando crescerà, ci saremo io e lei a supportarti sempre"-gli rispondo.

"Ti amo, non potevo fare scelta più giusta al mio fianco."-mi dice facendomi sorridere.

"Adesso vado a lavare i piatti dai"-dico alzandomi.

Si alza di scatto.

"No. Devi stare a riposo. Lo faccio io, non preoccuparti"-mi risponde e io alzo gli occhi al cielo.

"Non sono invalida"-rispondo.

"Si ma il dottore ha detto che questi sono gli ultimi giorni e non devi stancarti e io lo starò a sentire. E anche tu"-dice puntami il dito contro.

Alzo le mani in segno di arresa.

"Va bene e che faccio?"-dico io.

"Mettiti sul divano e dopo ti faccio leggere il testo di una mia canzone che sto scrivendo, va bene?"-mi chiede.

"Mh..va bene. Ti aspetto di là"-dico io andando a sedermi sul divano.

Che noia, voglio che esca fuori questa piccoletto così da tenerla nelle nostre braccia..chissà se sarò una buona mamma..

Interrompo il flusso dei miei pensieri e non mi accorgo che il telecomando è caduto dal divano.

Così, con molta difficoltà a causa del pancione, mi chino per prenderlo e sento bagnarmi le gambe.

Oh cazzo.

Guardo a terra.

Bagnato.

Mi si sono rotte le acque.

"Alex! Alex!"-urlo ad alta voce per far sì che mi senta dall'altra stanza.

Lui corre subito da me.

"Che succede?"-mi dice guardandomi.

"Mi..si sono rotte le acque. Dobbiamo andare in ospedale."-dico.

Lui sgrana di occhi.

"Prendo il borse e arrivo."-dice mentre mi aiuta ad alzarmi e mettere le scarpe.

Prende il borsone e ci dirigiamo in auto.

"E se non fissiamo dei bravi genitori?"-chiedo paurosa .

"C'è la faremo piccola. Saremo l'uno la forza dell'altro e poi impareremo dai nostro errori."-mi dice sorridendo ma anche agitato.

"Ci penso che quando torneremo a casa saremo in 3?"-mi chiede e io sorrido.

"Già..cazzo che dolore"-dico contorcendomi.

"Siamo quasi arrivati resisti.."-dice preoccupato.

Arriviamo in poco tempo in ospedale e mi fanno entrare nella stanza dove c'è la mia ginecologa.

"Okay adesso vediamo un po' come va..allarga le gambe e fammi vedere se sei pronta per il parto."-dice la dottoressa.

Faccio come dice mentre Alex è costretto a rimanere fuori.

Spero che lo facciano entrare dopo.

"Okay..sei già pronta. Che fortuna. Puoi andare in sala parto. Dovrai essere forte e spingere anche se sarai stanca, va bene? Non preoccuparti, ce la farai"-mi dice accarezzandomi la mano per tranquillarmi.

"Può entrare anche mio marito?"-le chiedo visibilmente preoccupata.

"Certo. Lo vado a chiamare subito, portatela in sala parto"-dice agli infermieri.

Esco dalla stanza e mi portano in sala parto.

Vedo entrare Alex dopo un pochissimo.

"Sono tutti qui fuori per noi piccola. Avanti"-dice lasciandomi un bacio sulla fronte.

Da quel momento in poi, spingo più che forte mai..tra sudore e pianti..è nata la nostra piccola Camilla.

Me la danno in braccio subito.

Sorrido piangendo vedendola tra le mie braccia e poi guardo Alex.

Anche lui in una valle di lacrime.

Mi accarezza la testa.

"Al nostro nuovo inizio"-dice baciandomi.

"Al nostro nuovo inizio"-dico sorridendo.

*spazio autrice*
Ragazze il prossimo sarà l'ultimo capitolo!

Destino ~ Alex wyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora