LA FORTUNA CHE TI HO INCONTRATO

CAPITOLO 5

Erano le 20.00 e avevo appena finito la mia lezione di canto. Era arrivato il momento che non avrei mai immaginato di vivere così presto: quello dei saluti.

L'appuntamento era sotto casa mia. Quando arrivai, le mie amiche erano già li.

Io: "Bene ragazze, è giunto il momento..." prima che terminassi la frase, tutte e tre mi saltarono addosso piangendo. Mi sentivo male. Sentivo che stavo abbandonando le uniche persone a cui tenevo e per un momento ho anche pensato di rinunciare...  Io: "Ragazze, così mi farete piangere e stare male. Se volete posso anche rinunciare, sono ancora in tempo"     Leti: "No, Simo, questo è quello che volevi e se noi ti chiedessimo di restare, che amiche saremmo?"     Ire: "Si, ha ragione, e poi un anno passa in fretta, vero?"     Gio: "Abbiamo un regalo per te, ecco, è una bacheca con tutte le nostre foto, così ti ricorderai di noi e ti ricorderai tutti i momenti belli passati insieme"     Io: "Non potrei mai dimenticarmi di voi, grazie di tutto"  Stavamo piangendo tutte e quattro come fontane, non ci sono mai piaciuti gli addii. Poi diedi loro un biglietto con su scritto il mio numero, che ho dovuto cambiare.  Io: "Ragazze questo è il mio nuovo numero"     Leti: "Promettiamo che ci contatteremo, sempre, o per lo meno quasi sempre. Ormai con le tecnologie che abbiamo possiamo anche fare video chat e vederci"     Ire: "Si infatti, scrivici quando vuoi, anche se c'è il fuso orario. Puoi chiamarci durante la notte, quando vuoi, basta che ti fai sentire."     Io: " Sisi, lo stesso vale per voi"     Gio: "Certo, ci faremo sentire. Ora vai, altrimenti non ti svegli domani, avvisaci quando arrivi e ti sistemi in albergo..."     Io: "Certo"  Ci abbracciammo con tutta la forza del mondo, poi io dissi, per sdramatizzare, : "Dai ragazze, non siate così tristi, mica parto per la guerra!" Si misero a ridere, era quello che volevo.  Poi dissero in coro "divertiti", le salutai di nuovo e salii a casa.