CAPITOLO 24

40 3 0
                                    

5 agosto...

P.O.V JO

Era il 5 di agosto. Questo voleva dire che il giorno dopo sarebbe stato il compleanno di Simona. Avevo in mente di prepararle una festa grandiosa.

Quel pomeriggio io e Camille andammo a preparare tutto. Parlammo con i ragazzi e loro misero la loro suite a disposizione, visto che era la più grande tra tutte.

Successivamente io e Camille andammo a comprare palloncini e a ordinare il cibo che avremmo ritirato il pomeriggio del giorno dopo.Le comprammo un regalo e poi Andammo anche a comprare gli ingredienti per fare una torta. La volevamo fare noi.

P.O.V JAMES

Jo ci informò del compleanno di Simona che sarebbe stato il giorno dopo. Dovevo farmi perdonare e dovevo preparare qualcosa di grandioso. Con i ragazzi le facemmo un regalo tutti insieme ma io decisi di farle anche uno per conto mio.

Uscii e andai a comprare il regalo e altre cosette che mi sarebbero servite per la sorpresa che le avrei fatto. Avevo in mente un'idea fantastica.

Il giorno dopo...

P.O.V SIMONA

Mi svegliai e accesi il telefono come faccio ogni mattina. C'era un messaggio di mio fratello in cui mi faceva gli auguri da parte sua e di tutta la famiglia. Mi chiesi, gli auguri per cosa? Controllai la data e.... era 6 agosto! Era il mio compleanno! Non me lo ricordavo! Bene, avrei passato la mattinata a ringraziare tutti per gli auguri.

P.O.V JO

Quella mattina io e Camille ci alzammo presto, ci incontrammo per fare la torta. Inutile dire che abbiamo fatto un casino. La cucina non faceva per noi! Comunque alla fine ce l'abbiamo fatta. Mentre quel pomeriggio andammo dai ragazzi per sistemare tavoli, canzoni, palloncini e quant'altro. Ci mettemmo tutto il pomeriggio.

Arrivò subito l'orario previsto per la festa, così inventammo tutti insieme una scusa per farla venire qua. Sarebbe stato più difficile farla venire spontaneamente qui. Non sarebbe mai venuta a seguito della lite con James. Trovammo una soluzione. Mandammo Carlos a chiamarla, visto che era il suo migliore amico. Lui andò da lei, le fece gli auguri e poi le disse che doveva raccontarle una cosa e decisero di "andare a fare un giro". Stavano arrivando. Intanto noi ci nascondemmo tutti.

P.O.V SIMONA

Carlos venne da me e mi disse che doveva raccontarmi una cosa però non gli andava di entrare nella mia suite, lui preferiva passeggiare. Vabbè, andammo. Mentre camminavamo, lui ancora non mi diceva niente, nonostante io lo incitassi a farlo. Improvvisamente ci fermammo d'avanti la porta della sua suite.

Io:"Carlos, che ci facciamo qua?" Carlos:"Devo prendere una cosa"

Entrammo ed era misteriosamente tutto buio.

Carlos accese la luce e....

"SORPRESA!" Gridarono tutti. Poi uno ad uno vennero a farmi gli auguri. Non sapevo cosa dire, questa proprio non me l'aspettavo.

Era stata una bella festa. Dal cibo alla musica alla torta. Questa era bellissima: Era a due piani, bianca e nera con dei motivi musicali. Ed era anche molto buona! Complimenti alle cuoche!

Arrivata una certa ora, le ragazze andarono via. Io invece rimasi dai ragazzi. Volevo aiutarli a mettere a posto e sistemare tutto.

P.O.V. JAMES

Era arrivato il momento di mostrare a Simona la sua sorpresa.

La presi per un polso e le dissi:" Tu adesso vieni con me" e intanto guardai gli altri che mi fecero ok con le mani. Sentivo che sarebbe andato tutto bene. All'inizio Simona ovviamente si oppose ma poi si calmò.

P.O.V SIMONA

"James lasciami! Non voglio venire da nessuna parte con te!" James:" Ti ho fatto un piccolo regalo, gradirei che venissi con me senza porre resistenza. Se poi non ti piacerà potrai andartene, ma prima devi venire con me in un posto.

P.O.V JAMES

Affittai un locale per quella sera. Avevo preparato una cosa romanticissima. Normalmente questo non era del mio stile, ma ero sicuro che con questo gesto Simona mi avrebbe perdonato!

P.O.V SIMONA

Mi zittii, ammetto che ero curiosa di sapere cosa aveva fatto.

Mi portò in questa stanza buia, illuminata solo da qualche candela. A terra era formato un cuore con dei petali di rosa, e poi c'erano perali di rose un pò ovunque. In fondo alla stanza c'era un letto e al di sopra di esso c'era un videoproiettore. Ero incantata. All'improvviso James fece partire un video. Erano una serie di foto nostre e qualche frase. Il video citava così:

"Da quando ti ho incontrata la mia vita è cambiata.... Sei una persona speciale, sei l'unica ragazza che mi ha fatto impazzire. Sei l'unica ragazza che mi ha fatto perdere la testa e battere forte il cuore. Con te ho provato per la prima volta la cosidetta sensazione delle "farfalle nello stomaco", Sei perfetta, in qualsiasi cosa che fai sei perfetta. Sei perfetta come consolatrice e consigliatrice, sei perfetta quando dormi, quando parli, quando fai sbagli sai sempre come rimediare, sei perfetta anche nel tuo essere maldestra. Sei un'amica fantastica e io sono un ragazzo fortunato perchè sono stato il TUO ragazzo, o quasi. Per colpa di uno stupido errore ho permesso che tu andassi via da me e io nemmeno me ne sono reso conto. In questo giorno così speciale spero che tu possa perdonare un povero stupido che è stato capace di perdere una persona così speciale. Allora che dici? Potrai mai perdonarmi?"

A leggere quelle parole furono solo brividi. Misi le mani sulla faccia e piansi, ero commossa, davero tantissimo.

Alla fine del video James venne verso me e mi disse:" Allora? Mi perdoni?" Io:"Davvero pensi quelle cose di me?" James:"Si, davvero. Sono esattamente le cose che provo per te" Io:"E Lucy?" James:"Io ormai non penso più a lei. L'alta volta non mi lasciasti spiegare. Non fui io a baciarla, fu lei. Mi baciò non so nemmeno io perchè, ma io mi staccai subito, non penso tu abbia visto come andò a finire quel giorno ma ti giuro che io non l'ho mai baciata. Avevo occhi solo per te, devi credermi! Io:"Si, ti credo" James:" Mi credi? Questo vuol dire che mi perdoni?" Io:"Dopotutto, tutti meritano una seconda opportunità, ma non ti permettere mai più di baciare una ragazza che non sia io!" dissi ridendo James:" Puoi starne certa!" Ci stavamo per baciare ma prima che ciò potette accadere James mi disse:" Aspetta, stavo per dimenticarlo!" Si diresse verso un cassetto e prese un pacchettino. "Questo è per te, aprilo!" disse. Aprii la scatolina e li c'era una collana con il ciondolo di mezzo cuore. Io lo guardai e poi lui mi fece notare che aveva al collo l'altra metà. Mi disse indicando la sua collana:" Questo è solo metà cuore. Solo con la tua metà il mio cuore sarà realmente completo" Unimmo le collane. Combaciavano perfettamente. Subito la indossai e gli dissi:" Che cosa carina! Grazie di tutto James!" E fu proprio allora che finalmente mi baciò. Quanto mi era mancato! Il bacio fu lungo e passionale, mi sussurrò con un pò di fiatone "Mi sei mancata tanto"

Ci spingemmo un pò oltre, continuavamo a baciarci, finimmo sul letto e si, successe quello che doveva succedere. James mi accarezzò il viso e iniziò a toglermi la maglia che avevo. Lo stesso feci io. Gli sbottonai la camicia e iniziai a toccare i suoi addominali scolpiti. Mi stavo sciogliendo. In pochissimo tempo io ero d'avanti a lui con addosso solo la roba intima. "Sei bellissima" mi sussurrò. Io un pò mi bloccai e gli sussurrai:" Senti James, per me è la prima volta..." dissi quasi imbarazzata. Lui mi disse:" Tranquilla, ti guido io". Ero distesa sul letto con James che mi era addosso. Ero completamente in suo possesso. Inziò a darmi piccoli baci sul collo, poi scese giù sul seno e continuò fino a quando non arrivò all'ombelico. Poi risalì. La sua barba mi pizzicò un po, era piacevole. Mi faceva gemere. Lo facemmo. All'inizio ero spaventata, ma poi iniziai a sciogliermi. Dopo un pò, quando avemmo finito, eravamo stremati e affannati. Io rimasi distesa sul letto e lui era abbracciato a me con la testa poggiata sul mio petto. Io gli accarezzavo i capelli. Dopo qualche minuto lui alzò la testa raggiungendo il mio collo e subito dopo mi fece un succhiotto e poi ritornò dov'era prima. Io:" E questo cos'è?" James:"E' un succhiotto!" Io :" Si lo so, ma perchè l'hai fatto?" James:" Diciamo che questo è un segno. Un segno di appartenenza. Vuol dire che tu adesso appartieni a me, solo a me e a nessun altro". Sorrisi, potevo sembrare un'ebete ma ero felice, completamente. Dopo di chè io lo baciai dolcemente sulla fronte e poi ci addormentammo così, con il pensiero di quella frase appena detta da lui. Era tutto talmente romantico e lui era stato così dolce e perfetto!

LA FORTUNA CHE TI HO INCONTRATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora