Ore 20.00
P.O.V SIMONA
Erano le 20.00. Avevo trascorso tutto il pomeriggio fuori. Infatti, dopo essere andata al centro commerciale, decisi di andarmi a fare un giro per vedere la città. Ad un certo punto mi persi, me lo sarei aspettato visto che non conosco la città e girovagare da sola per Los Angeles non era stata una delle migliori idee che mi erano venute... Chiesi informazioni ad una signora che mi spiegò la strada che dovevo fare. Per fortuna non ero molto lontana dall'hotel, così mi incamminai, e dopo una ventina di minuti arrivai.
Quando arrivai, vidi Jo nell'ingresso, la salutai e lei ricambiò. Non feci in tempo a chiederle com'erano andate le prove che subito scappò da qualche parte. Si era comportata in modo strano... pensai subito che forse le prove non erano andate bene oppure che aveva fretta di andare chissà dove... vabbè...
Andai in camera, mangiucchiai qualcosa e mi distesi sul letto. Decisi di leggere un libro e di ascoltare musica. Ero un po nervosa perchè il giorno dopo avevo le audizioni e per me non è facile cantare d'avanti a persone completamente sconosciute. Sopratutto se da esse dipendeva il mo futuro...
Incominciai a pensare che canzone cantare all'audizione e decisi di cantare un pezzo lento, non so perchè ma sono il mio forte.
Dopo essermi "tranquillizzata" un po, iniziai a leggere il mio libro fino a quando non mi addormentai...
Il giorno dopo...
Ore 15.00
Erano le 15.00 e mancava solo mezz'ora all'inizio delle audizioni. Dovevo cercare di distrarmi e scacciare la tensione. Andai in bagno, mi feci una doccia veloce, asciugai i capelli e mi vestii. Mi misi una canotta bianca e un paio di pantaloncini di jeans; quel giorno era particolarmente caldo. Presi il mio cellulare dal mio comodino e la sopra c'era il mio braccialetto d'oro... era un regalo di mia madre, quanto mi mancava...
Quel bracciale mi aveva portato sempre molta fortuna. Decisi di mettermelo, così magari mi avrebbe portato fortuna anche questa volta...
Mi truccai e decisi di iniziare ad incamminarmi se non volevo fare tardi, così, uscii dal Palm Woods e andai. Destinazione: Roque Records.Apprna arrivai li, andai insieme ai ragazzi che dovevano fare le audizioni e aspettammo di sapere informazioni su quello che dovevamo fare.
Mentre aspettavamo, venne a chiamarci una donna, non molto alta, aveva i capelli marroni e ondulati e aveva dei fogli in mano. Aveva tutto l'aspetto di una segretaria. Probabilmente era la segtetaria di Gustavo.
Ci disse di seguirla, e così facemmo.Entrammo in una stanza dove c'era Gustavo. Aveva uno sguardo minaccioso e iniziò a squadrarci dalla testa ai piedi.
La sua espressione mi intimoriva solo a guardarlo, figuriamoci a cantare d'avanti a lui... Jo mi aveva detto che con lui ci sarebbe voluta molta pazienza...Aspettammo tipo 10 minuti prima che Gustavo iniziò a parlare, poi ci disse: "Ragazzi, oggi avete la possibilità di essere qui a farmi sentire le vostre voci e se la fortuna girerà dalla vostra parte potrete anche diventare famosi; grazie a me." "Purtroppo non potrò prendervi tutti, anzi, prenderò solo uno di voi, quindi date del vostro meglio e dimostratemi che non siete venuti qui per farmi perdere tempo." "Ora vi spiego come funziona: uno alla volta, verrete chiamati dalla mia segretaria,mi farete sentire un pezzo lento e uno ritmato e poi tornerete fuori ad aspettare che io finisca e scelga uno di voi! TUTTO CHIARO?" Tutti noi ci limitammo ad annuire.
Ok, ero nei guai: avevo pensato che avrei dovuto cantare solo una canzone e non due!
Fortunatamente ero l'ultima ad esibirsi e prima di me c'erano quattro ragazzi, quindi avrei avuto il tempo per pensare a quale altra canzone avrei potuto cantare.
Gustavo: "Prima di iniziare devo dirvi ancora un'altra cosa che mi ero dimenticato di dirvi prima: a giudicarvi non sarò solo, ma mi aiuteranno quattro ragazzi che probabilmente voi conoscete come "big time rush.""
Mmm.... Big time rush... non li conoscevo ma il nome del gruppo non mi era nuovo... Ah si, in quel gruppo c'era il ragazzo di Jo.
Comunque come Gusavo finì la frase, entrarono nella stanza i quattro ragazzi, e ce li presentò:
"Kendall" e entrò un ragazzo alto; era biondo con occhi verdi, era abbastanza carino. Aveva una maglia bianca con sopra una giacca nera e un paio di jeans. Come entrò ci salutò e ci mostrò un sorriso che ispirava fiducia.
"Logan" e entrò un ragazzo un po più basso del precedente; aveva i capelli e gli occhi scuri. Anche lui era abbastanza carino. Era vestito con una camicia nera e un paio di jeans scuri. Quando entrò, ci salutò facendo un gesto con la mano e sorrise. Mi sembrava un ragazzo molto solare.
"Carlos" e entrò un ragazzo piuttosto basso. Era il più basso del gruppo. Aveva i capelli molto corti e di colore nero e aveva gli occhi marroni. Aveva una t-shirt a righe e portava uno strano casco in testa. Entrò nella stanza correndo e mentre ci stava salutando inciampó e cadde. Era impossibile non ridere a quella scena. Era un ragazzo molto buffo e sembrava il più simpatico e il più "pazzo" del gruppo.
"E infine James" e entrò un ragazzo alto. Aveva i capelli a spazzola, castani e aveva gli occhi piccoli dello stesso colore dei capelli. Aveva una canotta grigia con sopra una camicia sbottonata a quadretti. Era un ragazzo davvero molto bello e si vedeva che amava avere cura del suo corpo e dei suoi capelli. Quando entrò nella stanza ci salutò con una voce molto "calda" e contemporaneamente uscì dalla tasca dei pantaloni un pettine con la quale si aggiustò i capelli. Mostrò poi un sorriso a dir poco stupendo..... mi ricordava qualcuno.... non so perchè ma qualcosa di lui mi attraeva....
ASPETTA UN ATTIMO!! QUELLO ERA IL RAGAZZO CON LA QUALE ERO ANDATA A SBATTERE L'ALTRA VOLTA!!!
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LA FORTUNA CHE TI HO INCONTRATO
Novela JuvenilSimona, una ragazza italiana che ha due sogni: uno di esibirsi in pubblico senza vergognarsi in quanto ama cantare e l'altro di viaggiare, cambiare città e iniziare una nuova vita. Lei è una persona che non possiamo definire popolare. Anzi tutto il...