Era un normalissimo giorno di scuola. Tutto era come sempre: solita scuola buia e fredda, solite lezioni, solite noie, solite facce che non vorresti mai incontrare e solite frecciatine o altro. Quelle non mancavano mai.
Quel giorno mi affrettavo ad uscire dalla classe, avevo in mano libri, e un foglio con su scritta una canzone che avevo scritto ma che dovevo perfezionare.
La lezione di arte era noiosa, così iniziai a lavorare alla canzone già da quel momento, perciò quando la campanella suonò ero ancora con la testa china sul foglio. Ero concentrata e guardavo in basso e ovviamente contro chi mi dovevo scontrare? Edoardo!
Come andai a sbattere, ovviamente caddero tutte le cose che avevo in mano, alzai lo sguardo e invece di aiutarmi, lui mi guardò ridendo e mi disse con tono antipatico:" guarda dove metti i piedi, tesoro". Mi innervosì tanto. Poi si chinò a terra e prese la mia canzone...
Edoardo:" E questo cos'è? "
Io:" fatti gli affari tuoi, quella è mia!" Dissi cercando di prenderla, ma lui alzò il braccio impedendomi di afferrarla. Lesse un rigo della canzone e mi disse:" e questa sarebbe una canzone? Dilettante". Me la ridiede e disse:" piuttosto che pensare alle nuvole, guarda dritto quando cammini" e andò via facendo sempre quella sua solita smorfia divertita.
Sapevo che quell'ultima cosa me l'aveva detta per sfottermi, però comunque, non so perché, ci rimasi male. Ero stanca dei suoi comportamenti nei miei confronti. Di quello che mi faceva non ne parlai mai con nessuno. Nemmeno con James. Sapevo che se gli avessi detto qualcosa lui l'avrebbe già ucciso e non so perché ma l'idea mi dispiaceva. Inoltre volevo provare ad essere forte. Non volevo che Edoardo mi vedesse come una persona debole. Possiamo dire che però, d'altro canto, non erano così carine le cose che Edoardo mi faceva: sgambetti, mi metteva cose nello zaino e parlava ai suoi amici di quanto fossi "strana" solo perché a me piace fare cose che non tutti fanno. Forse per questo James diceva che ero una ragazza speciale.
Presi coraggio e decisi di dire tutto a James.James:" perché queste cose non me le hai dette prima?" "Io gli spacco la faccia a quel deficente"
Io:" No, fermo. Proprio per questo non ti ho detto nulla. Ho preferito subire".
James:" Ma perché? Tu sei pazza! Poteva farti del male "
Io:" Tranquillo, so che lo fa solo perché sono la tua ragazza e lui ti odia, non per altro e poi non mi ha fatto nulla di grave, dai"
James :" sono comunque arrabbiato con lui"
Io:" Ti prego, non fargli niente"
James :" perché non vuoi che gli faccia niente? Dopotutto quello che ha fatto a te!"
Io:" semplicemente perché sono contro la violenza e ho paura che possa farti male. Ti prego, promettimelo"
James :" ok, te lo prometto ma a condizione che tu mi dica sempre tutto e soprattutto se ti tocca di nuovo, ok?
Io:" va bene, te lo prometto. D'ora in poi ti dirò tutto".P.O.V EDOARDO
Quello che Simona non sapeva, è che quando si è scontrata con me, oltre ai libri e alla canzone era caduta una sua foto, molto imbarazzante. Non si è nemmeno accorta che le era caduta, e questa foto era nelle mie mani...P.O.V SIMONA
Era finita l'ora di storia. Stavo uscendo velocemente dalla classe.
Avevo poco tempo per prendere i libri per l'ora dopo. Mentre uscii, Edoardo mi bloccò il polso...Io:" Che vuoi ancora?"
Edoardo :" Non ti ruberò molto tempo, devo solo dirti una cosina..." spuntò un ghigno.
Io:" Dimmi, cosa vuoi?" Alzai gli occhi al cielo.
Edoardo :" L'altro giorno non ti sei accorta che oltre a quella canzone, ti è caduta questa!" E mi mostrò una mai foto imbarazzante. Non ricordavo nemmeno di averla. Faccio per prenderla e lui di scatto alza il braccio e dice:" e no! Questa non te la do!"
Io:" e va bene, cosa vuoi in cambio?"
Edoardo:" Vedo che iniziamo a capirci. Saresti disposta a fare tutto quello che ti chiedo?"
Io:" Si, qualsiasi cosa, purché tu non la faccia vedere a nessuno!"
Edoardo :" ottimo, è la risposta che volevo sentirti dire"
Io:" allora? Che devo fare?"
Edoardo :" Te lo farò sapere"
E se ne andò con la mia foto.
Ma perchè non sto mai attenta quando cammino?!- - - - - -
Passai tutta la giornata con l'ansia. Chissà quali cose terribili mi avrebbe fatto fare. Non vedevo l'ora di scoprirlo.
Quel pomeriggio, dopo scuola, non studiai granché. .. Avevo un pensiero fisso.
Fortunatamente quella sera, poiché era una serata piovosa e fredda, James venne da me e vedemmo un film. Quella sera stetti bene. Avevo dimenticato del problema che mi aveva assillata tutto il giorno.
Non dissi nulla a James della minaccia. Lo so, avevo promesso che gli avrei detto tutto, ma non lo feci.... anche se qualcosa in me diceva che avrei dovuto dirglielo... Non gli ho detto nulla, forse per non rovinarci la serata...
Comunque con lui tutto era speciale. Con lui dimenticavo il mondo ed io ne ero sempre più innamorata...
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LA FORTUNA CHE TI HO INCONTRATO
Ficção AdolescenteSimona, una ragazza italiana che ha due sogni: uno di esibirsi in pubblico senza vergognarsi in quanto ama cantare e l'altro di viaggiare, cambiare città e iniziare una nuova vita. Lei è una persona che non possiamo definire popolare. Anzi tutto il...