4 - Angela

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Il giorno seguente, dopo le lezioni di letteratura e storia, in cui occhi blu aveva lottato con tutta se stessa per non assopirsi nuovamente, arrivò il momento di affrontare le ultime due ore della giornata scolastica.

"Cosa abbiamo ora?"

Chiese sbuffando Angela, appoggiata di schiena contro gli armadietti, Gaia alzò gli occhi al cielo, quella ragazza non si smentiva mai.

"Abbiamo lezione con tua suocera."

Rispose poi ridendo la più bassa. Angela strabuzzò gli occhi, non si aspettava di rivedere la professoressa.

"Ma non l'avevano trasferita?"

Chiese a dir poco in preda al panico occhi blu. Gaia provò a trattenere ulteriori risate, ma senza successo. Iniziò a ridere talmente forte alla reazione dell'amica che alcuni ragazzi si girarono verso di loro, ma dopo uno sguardo minaccioso di Angela tornarono a concentrarsi sulle loro mansioni.

"Gaia piantala!"

Affermò spazientita, l'altra si ricompose e passò i libri di matematica all'amica.

"Purtroppo per te, cara Ciancio, il trasferimento è saltato."

Occhi blu sbuffò sonoramente. Sapeva di essere fottuta, e non in modo positivo.
Gaia le avvolse le spalle con un bracciò ed insieme si avviarono in aula, anche se molto controvoglia.

~~~

Dopo le due interminabili ore di matematica, in cui fortunatamente la professoressa non sembrava essere al corrente dell'accaduto tra occhi blu e la figlia, Angela poté finalmente correre nella sua aula preferita: quella di musica.

"Lalla non sai quanto mi sei mancata!"

Esclamò Angela non appena incontrò la vocal coach. Si sentiva di affermare che la donna fosse una delle poche persone in grado di capirla.

Sarà che Angela riusciva ad essere se stessa solo quando era la musica a parlare per lei.
Da quando, a cinque anni, suo nonno le regalò la prima chitarra, che ancora custodiva con cura a casa sua, capì che avrebbe voluto fare quello nella vita, fu amore a prima vista.
La musica era la sua compagna di sempre, il suo scudo ed il suo riparo dal mondo, non riusciva ad immaginarsi senza di essa.
Con Lalla si sentiva bene perchè con lei riusciva a parlare di musica, condividevano la stessa passione. Oltre che ad essere la sua insegnante riusciva ad avere con lei uno scambio di cultura musicale, avvertiva stima reciproca e ciò le riempiva il cuore.

"Anche tu tesoro. Hai scritto qualcosa quest'estate?"

Le domandò poi la donna, guardandola con il suo solito sorriso dolce, Angela annuì soddisfatta, mostrandole il quaderno sopra al quale appuntava tutto ciò che riguardava la sua musica.

"Ho seguito il tuo consiglio, ho scritto qualsiasi cosa che mi passava per la testa, senza essere troppo dura o selettiva."

Aggiunse poi occhi blu. La vocal coach le sorrise per poi farle i complimenti, successivamente iniziarono a strimpellare qualcosa per accompagnare quelle parole incise sul quadernino.

L'ora passò troppo in fretta per i gusti di Angela e purtroppo dovettero salutarsi.
Occhi blu corse in camera sua e recuperò il borsone che Gaia le aveva lasciato in bella vista sul letto.
La ringraziò mentalmente e si appuntò di doverla ringraziare anche di persona, quella ragazza era un angelo, non sapeva cosa avrebbe fatto se non ci fosse stata lei nella sua vita.
Si avviò verso il campo e nel tragitto si ricordò della sfida che aveva lanciato alla matricola il giorno prima ed automaticamente un sorriso riempì il suo volto, non sapeva il perchè ma sentiva che le piaceva provocare e stuzzicare quella ragazzina. Sarebbe stato un allenamento molto divertente.

Un'onda che poi si ritraeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora