I giorni passarono velocemente, tra le due ragazze la tensione era palpabile. Si scrutavano in continuazione durante gli allenamenti ma non accennavano a rivolgersi parola se non per salutarsi, almeno adesso il volto di occhi blu risultava più sereno, ed il suo alito era tornato a profumare di menta e tabacco.
Arrivò presto il giorno del match più importante della stagione, le Brunis guidavano la classifica a trenta punti, seguite dalle Lions a ventisette, si sarebbero adesso affrontate e vincere quella partita significava mettere una seria ipoteca sul campionato, bisognava portare a casa il bottino.
La tensione aleggiava nello spogliatoio, in particolare all'interno del corpo della matricola. Come se non fosse già abbastanza, aveva deciso che quella sarebbe stata l'occasione adatta per riprendersi Angela, avrebbe detto a suo padre che le piacessero anche le ragazze, e soprattutto, che le piacesse una in particolare.
Poteva sentire I rumori provenienti da fuori, la squadra delle cheerleader aveva iniziato ad intonare i cori della squadra, il pubblico gridava a gran voce insieme a loro e la consapevolezza che lì in mezzo ci fosse anche suo padre aiutò la sua agitazione a moltiplicarsi.
La gamba della matricola si muoveva rapidamente su e giù, dall'altro lato della stanza occhi blu stava divorando le sue unghie, quando però notò l'agitazione della più piccola decise di mettere da parte la sua per andare a calmarla.
Si inginocchiò tra le sue gambe e poggiò le mani sulle sue ginocchia, Sarah incrociò il suo sguardo con i suoi occhi blu preferiti e forzò un sorriso finto, fingendo di star bene.
Angela però non ci cascò, non poteva cascarci, la conosceva troppo bene. La accarezzò piano, nemmeno le servivano le parole, un veloce abbraccio e i battiti della minore rallentarono.
Angela non lo sapeva, ma l'aveva appena convinta ancor di più ad attuare il suo piano.
Stava facendo la cosa giusta, Sarah l'amava davvero e nessuno mai l'aveva fatta sentire così, ora doveva solo vincere il match in modo da rendere ancora più una festa il suo coming out."Ragazze buongiorno."
Il mister fece il suo ingresso nello spogliatoio. Tutte si sedettero al proprio posto e si prepararono ad ascoltare le parole dell'uomo.
"Oggi ho, abbiamo, bisogno di tutte, bisogna dare tutto, ce le dobbiamo mangiare, chi scenderà il campo dovrà lottare s ogni pallone, oggi non si può concedere nulla, sono forti ma noi lo siamo anche di più se giochiamo di squadra."
Le ragazze incanalarono il discorso motivazionale del mister, tutte volevano fare bene, tutte volevano vincere e non soltanto per loro, ma per la squadra.
"Angela, so che non sono state settimane semplici per te, ma ho bisogno della tua miglior forma oggi, te la senti?"
Continuò poi Todaro riferendosi ad occhi blu, la quale annuì con forza, pronta a tornare a giocare e a lottare sul campo da calcio. Sarah non potè trattenere un sorriso, era felice e fiera della sua ragazza per esser tornata in sè ed esser tornata tra di loro
Dopo l'urlo di squadra in cui le diciotto ragazze si diedero forza a vicenda, presero posto sul terreno di gioco ed attesero il fischio d'inizio dell'arbitro.~~~
Le avversarie avevano studiato bene la partita e non resero affatto facile la vita alle padrone di casa.
Sarah era costantemente raddoppiata, ormai per le difese non era più una sconosciuta, ormai tutti sapevano quanto potesse essere pericolosa. In quel primo tempo toccò pochi palloni e male, prese invece tanti calci, nessuno di questi visti dall'arbitro però che sembrava essersi dimenticato i cartellini nello spogliatoio.
Dopo quarantacinque minuti di nervi le squadre uscirono momentaneamente dal campo, la matricola era parecchio tesa, tanto che lanciò anche una bottiglietta d'acqua verso le panchine. Non era un comportamento da lei, ma aveva i nervi a fior di pelle.
Occhi blu le afferrò il polso e la trascinò in bagno sotto gli sguardi indagatori delle altre. Non avevano tempo per non destare sospetti, tra pochi minuti sarebbero dovute tornare a giocare, alle spiegazioni ci avrebbero pensato poi.
Angela fece appoggiare la più piccola alla parete e le poggiò le mani sulle spalle, indicandole di seguire il suo respiro, nella speranza che servisse a calmarla.
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Un'onda che poi si ritrae
FanfictionAU sajolie Sarah Toscano, figlia del preside della UCLA e nuova promessa del football. Da bambina prodigio si troverà in prima squadra ad affrontare pregiudizi, facce nuove e nuovi inizi. Angela Ciancio, difensore centrale per obbligo, musicista pe...