30 - Epilogo

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"E questa è la storia di come Sarah stava per bruciarci vivi a pasquetta."

Raccontò Angela tra le risate generali di tutti i loro amici, mandando la più piccola su tutte le furie.

"Ma come hai fatto a confonderti Sa'."

Chiese Christian piegato in due dalle risate.

"Le avevo detto che fosse un compito da adulti ma non mi ha dato retta."

Occhi blu continuò a provocarla ed a questo punto la matricola non ci vide più e decise di rispondere a tono.

"Però la bambina non ti dispiace quando te la porti a letto."

Angela si affogò con la sua stessa saliva mentre Sarah sorrideva maliziosamente per averla messa in imbarazzo.

"Direi di no, dato che la mia stanza è diventata un set porno."

Aggiunse Gaia mettendo in imbarazzo entrambe.

"Non mi sembra che ti dispiaccia dormire da Christian però."

Replicò con lo stesso tono occhi blu. Gaia avvampò a sua volta e avrebbe volentieri tirato un pugno ad Angela se non fossero state in mezzo alla folla.

"Ragazzi dai basta, si sta avcicinando la mia famiglia."

Sarah le fermò, facendo notare a tutti la presenza dei suoi fratelli e di sua madre a pochi metri da loro.

"Angela, che piacere rivederti!"

Esclamò Petra stringendo tra le braccia la maggiore.

"Il piacere è tutto mio signora Toscano."

La madre di Sarah sciolse l'abbraccio e la guardò con le sopracciglia corrugate.

"Ti ho già detto di chiamarmi Petra."

La rimproverò la donna, Angela arrossì di colpo e si scusò impacciatamente, per sua fortuna Giulia la salvò da quell'impiccio e la salutò con due baci sulle guance.
Poi fu il turno del suo membro preferito della famiglia, Lorenzo le corse incontro ed eseguirono il loro saluto singolare composto di strette di mano, pugni e un batti cinque finale.

"Mi sei mancato Lore."

Disse occhi blu al ragazzo di fronte a lei, il tutto sotto lo sguardo compiaciuto della matricola.

"Anche tu Ange."

Replicò a sua volta Lorenzo.

"Ehi, ed io non sono nessuno?"

Disse stavolta Sarah, facendo la finta offesa.

"Hai sentito anche tu questo rumore? Dev'essere una mosca."

Scherzò il ragazzo assieme ad occhi blu che gli diede corda. La matricola in risposta riservò un pugno a suo fratello ed uno alla sua fidanzata.

"Dai vieni qui Saretta."

I due ragazzi si abbracciarlo finalmente per lunghi secondi, tornare tra le braccia di suo fratello era sempre un po' come tornare a casa per la minore.

"Ed io non lo merito un abbraccio?"

La voce della donna, che aveva osservato tutta la scena da lontano, fece sobbalzare i presenti.

"Mamma!"

Esclamò Angela avendola riconosciuta ancor prima di girarsi.
Occhi blu corse tra le sue braccia e la strinse forte, dicendole silenziosamente quanto le fosse mancata in quei mesi.

"Vieni qua Sarotta, fatti salutare."

Mentre la donna passò ad abbracciare la matricola, Angela salutò suo padre che a differenza della moglie era rimasto in silenzio ad aspettare il suo turno.

Un'onda che poi si ritraeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora