29 - Buon San Valentino

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La sera successiva, alle otto in punto, Angela sentì tre rintocchi alla sua porta. Si spruzzò l'ultima dose di profumo ed andò ad aprire, mostrando una Sarah a dir poco mozzafiato.
Occhi blu mise su un sorrisetto da ebete innamorata, la matricola arrossì imbarazzata e lusingata da quello sguardo così intenso.

"Buonasera."

Sussurrò la più piccola.

"Buonasera."

Ribattè la maggiore, per poi tornare indietro, quasi come se avesse avuto un'illuminazione.

"Quasi dimenticavo."

Disse per poi tornare dalla matricola con un mazzo di fiori più grande della sua faccia nella mano sinistra ed una scatolina nella mano destra.

"Buon San Valentino amore mio."

Continuò occhi blu per poi porgere i fiori alla minore che li afferrò per poi inalarne il profumo, erano davvero belli ed inoltre Sarah non si sarebbe mai aspettata un regalo del genere da parte della maggiore.
Vista da fuori non sembrava affatto una tipa da fiori.
La più piccola la ringraziò poi con un bacio a stampo e la invitò a seguirla.

"Non per puntualizzare ma il parcheggio è dall'altra parte."

Disse dopo qualche metro occhi blu, con un tono velatamente ironico, Sarah sbuffò ed alzò gli occhi al cielo.

"Seguimi e sta zitta."

Ribattè seccamente, il sorriso di Angela si amplificò ulteriormente ma decise di assecondare la matricola. La seguì per pochi minuti finché non giunsero alla camera della minore.

"Chiudi gli occhi."

Aggiunse Sarah prima di aprire la porta. Controllò che Angela avesse fatto ciò che le aveva detto, sventolò una mano davanti al suo viso e non ottenendo alcuna reazione la fece entrare in camera sua. Chiuse la porta alle loro spalle e, dopo aver posato i fiori, la strinse da dietro poggiando il mento sulla sua spalla.

"Puoi aprire."

Sussurrò la matricola al suo orecchio, causandole svariati brividi. Occhi blu così fece e rimase incredula davanti all'allestimento che aveva creato la sua fidanzata.
Al centro della stanza c'era un tavolino, con sopra una tovaglia bianca, attorno ad esso dei petali di rose rosse, due candele accese che profumavano ed illuminavano la stanza. Una bottiglia di vino bianco e dei piatti pieni di sushi sarebbero stati la loro cena, ed Angela non avrebbe potuto chiedere di meglio.

"È bellissimo Sarah."

Si voltò poi verso di lei con gli occhi lucidi, la matricola aveva impiegato tutto il pomeriggio per pianificare ed organizzare al meglio quella piccola sorpresa e le riempiva il cuore di gioia notare la felicità e lo stupore di Angela.

"Sono molto felice che ti piaccia."

Sarah avvolse le braccia attorno al collo di occhi blu ed unì le loro labbra. Angela portò le sue mani sul fondoschiena leggermente scoperto dal vestito corto della minore e lo strinse tra le sue dita, provocando un gemito acuto alla matricola che venne soffocato sulle sue labbra.
Sarah lasciò un deciso morso sul labbro inferiore di occhi blu per poi dissolvere il loro contatto.

"Ceniamo che sennò si fredda."

Trovò la prima scusa che le venisse in mente, per poi avvicinarsi al tavolo, sentiva di star andando a fuoco ed il calore nel suo basso ventre non aiutava.

"Ma il sushi è già freddo."

Ribattè divertita la maggiore, seguendo però la più piccola.

"Mangia e basta."

Un'onda che poi si ritraeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora