15 - Sei una stronza

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Non appena varcarono la soglia fu facile individuare il solito gruppetto di Angela, grazie soprattutto ai ricci che svettavano sul capo di Christian. Sarah invece ci mise un po' di più per trovare le sue amiche, riuscì a scorgere solo Marisol in mezzo alla pista, che per l'occasione aveva deciso di indossare un vestito brillantinato, che spiccava tra tutti.

"Va pure da loro, se vuoi raggiungermi mi trovi al bancone con gli altri."

Angela le accarezzò un fianco rassicurandola, non voleva si sentisse in dovere di star appiccicata a lei per tutta la sera, anche se l'idea non le faceva affatto schifo.
Sarah annuì e le lasciò un bacio sulla guancia.

"Ci vediamo dopo."

Disse per poi sparire in mezzo alla folla. Quando la matricola fu abbastanza lontana, occhi blu lasciò andare un sospiro, si sentiva felice ed era tutto merito di quella ragazzina.
Raggiunse poi i suoi amici, degli sguardi maliziosi l'attendevano, lei potè notarlo da lontano, così iniziò preventivamente a massaggiarsi le tempie e a ripetersi di mantenere la pazienza.

"Ciao ragazzi."

Salutò occhi blu per poi far cenno al barman di prepararle un gin tonic, aveva bisogno di alcool.

"Dov'è la tua dolce metà?"

Chiese Gaia dandole qualche leggera gomitata sul braccio.

"E così la bambina ha fatto centro."

Continuò il riccio ridendo e prendendo in giro Angela.

"Sto per tirarvi una testata." 

La coppietta rise e avrebbero continuato a stuzzicare occhi blu se non avessero visto arrivare Sarah e le sue amiche verso di loro.
Angela non riuscì a trattenere un sorriso non appena incrociò lo sguardo della matricola, era proprio persa.
Dopo un rapido giro di saluti decisero tutti di accomodarsi al tavolo che gli amici di Angela avevano prenotato all'ingresso. Purtroppo però le sedie non erano sufficienti, Sarah e Sofia rimasero all'impiedi a contendersi l'ultimo posto.

"Non preoccuparti Sofi, siediti pure."

Insisté la matricola, decisa nel lasciare la sedia all'amica.
A risolvere i loro problemi però ci pensò Angela.

"Sarah vieni qui."

Occhi blu si indicò le gambe e batté il palmo su una di esse, la più piccola si morse il labbro in leggero imbarazzo, gli altri non potevano saperlo, ma lei percepì il tono basso e provocante della maggiore e sentì già i primi brividi farsi spazio sulla sua pelle.
Accettò l'invito di Angela e andò ad accomodarsi sulle gambe di quest'ultima, si adagiò quasi al limite, non volendo risultare troppo pesante, occhi blu però non sembrò essere d'accordo.
Portò le sue mani a sfiorare i fianchi della più piccola, lasciò una lieve carezza per poi stringere la sua presa e tirarla indietro, fino a far aderire la schiena della più piccola al suo petto.

"Adesso ci siamo."

Affermò con voce bassa e tono deciso al suo orecchio, in modo che potesse sentirla solo Sarah. La quale avvertì il battito d'ali delle farfalle nel suo stomaco riecheggiare forte al suo interno.
Restarono lì a parlare per non si sa quanto, il tempo di finire le prime due bottiglie di prosecco. L'atmosfera era piacevole, la serata divertente, i nove ragazzi si trovavano bene insieme, nonostante la differenza d'età.
La serata però prese una piega diversa quando si avvicinò al loro tavolo una chioma di colore rosso vivo.

"Ciao Chri."

Francesco arrivò con la sua solita euforia. Salutò l'amico e compagno di squadra con una singolare stretta di mano e poi posò il suo sguardo sulla matricola. Angela se ne accorse,  puntando i suoi occhi blu sul rosso, se avesse potuto l'avrebbe incenerito, ma il ragazzo non se ne curò minimamente, troppo occupato ad osservare Sarah.

Un'onda che poi si ritraeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora