21 - Me lo prometti?

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Il giorno dopo Angela si svegliò con la minore ancora stretta tra le sue braccia, i loro corpi nudi ancora intrecciati. I ricordi della sera precedente la travolsero, la sua mente riusciva a ripercorrere ogni dettaglio, ed improvvisamente l'ispirazione la colpì in pieno, recuperò il quadernino dal comodino, facendo attenzione a non svegliare la matricola ed iniziò a scrivere proprio su di lei.
Occhi blu non riuscì però nel suo intento e Sarah aprì, a fatica, gli occhi poco dopo.

"Che fai?"

Chiese con ancora la voce impastata, Angela sorrise per quanto fosse tenera la più piccola e le lasciò un bacio tra i capelli in risposta.

"Scrivo."

Ammise poi scrollando le spalle, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Beh per lei lo era, la musica era vita, lei scriveva di vita, quindi quando le succedevano eventi degni di nota come quello non poteva far altro che raccontarli in rima, come meglio le riusciva.

"Posso leggere?"

Sarah si sporse leggermente verso i fogli che reggeva occhi blu. Angela sorrise alla curiosità della minore e glieli porse seppur con un po' di timore.

"Ecco a te Calliope."

La matricola alzò lo sguardo confusa, stordita ancora dal sonno e interdetta dal nuovo soprannome. Angela rise dopo aver visto la sua espressione e le fece cenno di leggere le pagine del quaderno.

Ti guardo ballare nuda
prima di andare a dormire
Calliope mia bella musa
vendimi la voce tua

"Sei ufficialmente la mia musa."

Sussurrò poi al suo orecchio facendo avvampare le guance della matricola. Le allusioni alla notte precedente erano chiare ma nonostante l'imbarazzo si sentì molto lusingata, era un compito molto importante, a dir poco fondamentale, essere la nuova fonte di ispirazione di occhi blu.

"Ne sono onorata."

Rispose la matricola con voce roca per poi unire le sue labbra con quelle della maggiore, questa volta la sentì però distante, pensierosa, quando si staccò lesse i suoi occhi e vide la conferma di ciò.

"Che succede?"

Angela arricciò le labbra, infastidita dal fatto che non potesse di già non nascondere nulla alla matricola.

"Mi prometti una cosa?"

Sarah annuì in attesa che occhi blu continuasse. La maggiore le prese la mano, guardò l'anello che la matricola portava sull'anulare ed iniziò a giocherellare con esso.

"Ora che abbiamo dato un nome alla nostra relazione, a me piacerebbe viverla alla luce del sole, ma so che non possiamo farlo finché la tua famiglia non lo sa."

Angela si interruppe, di nuovo, non voleva forzare la più piccola a far nulla, ma sentiva di aver fatto tanti passi verso di lei e credeva che fosse arrivato il momento che Sarah le venisse incontro. Non potevano continuare a tenere la loro storia segreta, soprattutto ora che era diventata una cosa seria, se volevano che continuasse sarebbero dovute essere libere di viversi al cento per cento. Su questo Angela non era disposta a scendere a patti, non voleva essere un segreto o qualcosa di cui vergognarsi.

"Glielo dirai?"

Chiese infine occhi blu cercando lo sguardo della matricola.

"Ci proverò."

La maggiore si tranquillizzò un minimo a queste parole e lasciò un bacio tra i capelli di Sarah, non voleva rovinare la gioia e il benessere che si erano creati tra loro la sera prima.

"Non ti ho mai chiesto una cosa."

Aggiunse occhi blu con un finto tono serio.

"Cosa?"

Un'onda che poi si ritraeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora