24 - Delusioni

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La sera arrivò rapidamente, Sarah non era affatto pronta, si fece però forza e si ripetè che dopo quella sera sarebbe tutto finito.
In quella sala la chioma rossa di Francesco spiccava tra le altre, si concentrò allora a cercare suo padre, avrebbe tenuto un discorso poco prima della mezzanotte e quindi lo cercò e trovò accanto al piccolo palco allestito per l'occasione. Non ebbe invece il coraggio di verificare se occhi blu fosse presente o meno. A lei aveva detto che si sarebbe recata autonomamente al locale, o che forse non ci sarebbe affatto passata, dato che non sapeva quando sarebbe rientrata Stella, altra bugia. Si ripeteva che fossero bugie bianche, a fin di bene, ma di bianco e puro avevano ben poco e dentro di lei lo sapeva.
Si avvicinò al ragazzo al centro della pista e gli ticchettò sulla spalla per attirare la sua attenzione.

"Saretta."

La salutò Francesco. Fece poi per abbracciarla, Sarah voleva scansarsi ma si ricordò della presenza del padre e quindi ricambiò riluttante la stretta.

"Facciamo 'sta pagliacciata."

Sbuffò la matricola. Holy sorrise e fece un cenno con il capo a Joseph, un suo amico che quella sera gestiva la console. Partì in quel momento un lento e le braccia del rosso avvolsero i fianchi della minore, Sarah sperò tanto che suo padre la stesse guardando e che tutto ciò non fosse vano.

Dall'altro lato della sala occhi blu sorseggiava un gin lemon, mentre nella mano libera tratteneva un thè alla pesca ordinato alla minore in attesa che facesse la sua comparsa.
Le sembrò di impazzire ma le parve di aver sentito il suo profumo in quella folla, così decise di seguire la scia e farsi spazio tra le migliaia di persone lì presenti in cerca della sua ragazza.
La riconobbe tra le braccia di Francesco mentre ballavano in intimità un lento, erano vicini, molto vicini, troppo vicini.
A quel punto si convinse di essere impazzita del tutto, non poteva essere Sarah, la sua Sarah.
Perchè avrebbe dovuto farle una cosa dl genere?
Eppure più osservava la coppia meno dubbi c'erano.
Il rosso poi alzò il capo e la vide, sorrise lanciandogli una sfida che già sapeva di aver vinto  e le fece un occhiolino prima di riportare i suoi occhi sulla matricola.

"Mi dovevi un favore, no?"

Sussurrò Francesco al suo orecchio. Sarah, che fino a quel momento aveva tenuto i suoi occhi puntati sul pavimento, lo guardò confusa, in attesa che continuasse. Francesco però non proferì parola, avvicinò le sue labbra a quelle della minore e le fece scontrare.
Una frazione di secondo.
Bastò per far sgretolare il cuore di occhi blu.
Angela lasciò cadere al suolo i bicchieri che teneva tra le mani, all'impatto si divisero in migliaia di pezzi, lei si sentì esattamente così.
Distrutta e abbandonata.
Sarah si voltò di scatto e la vide. Si immerse nei suoi pozzi blu, erano colmi di lacrime, un mare in tempesta che neanche il più abile dei marinai avrebbe saputo affrontare, in quel momento si rese conto dell'enorme cazzata che aveva fatto.
La matricola spinse via il rosso, che nel frattempo aveva ottenuto esattamente ciò che voleva, e provò a raggiungere occhi blu, ma ormai, tra la folla, l'aveva già persa, e non solo di vista.

~~~

Angela uscì di corsa dal locale, ignorando qualsiasi tipo di voce che la richiamasse.

Entrò in auto e sfrecciò fino al supermercato più vicino, sentiva il cuore che le faceva tremendamente male, avrebbe preferito strapparselo dal petto, avrebbe sentito meno dolore. Parcheggiò ed entrò nel wallmart più vicino al campus, acquistò due bottiglie di vodka liscia ed una di prosecco e tornò di corsa in camera sua, sperava tanto che l'alcool l'aiutasse a far annegare il male che provava ed i dispiaceri che sentiva.

La sua stanza era silenziosa e buia, proprio quello di cui aveva bisogno. Stappò la bottiglia di vino ed iniziò ad ingurgitarne una grande quantità. Il sapore aspro la travolse, scosse la testa di riflesso, la sentiva già più leggera. Recuperò poi il suo quaderno, sbattè gli occhi un paio di volte e prese a sfogarsi.

Un'onda che poi si ritraeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora