61 - @Agneselalai

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Lista 61

NIGHTMARES OR REALITY? di Agneselalai

Oramai, Mirena si era abituata a passare le notti insonni per colpa delle terribili immagini che tempestavano la sua mente sin da piccola

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Oramai, Mirena si era abituata a passare le notti insonni per colpa delle terribili immagini che tempestavano la sua mente sin da piccola.

Soffriva di insonnia, queste erano state le parole dette dallo specialista.

Questo era ciò che sembrava agli occhi degli altri.

Insonnia.

Ed era una condizione più che credibile agli altri.

Aveva soli tre anni quando la tortura iniziò.

La madre, all'inizio, aveva pensato si trattasse di semplici incubi. Eppure continuavano a esserci, notte dopo notte.

Peccato, che lei alla storia dell'insonnia non ci aveva creduto.

Forse sarà stato l'istinto di madre, forse la sua esperienza, ma in cuor suo sapeva che quelli della piccola non erano semplici incubi.

Era un'altra la cosa strana però.

A Mirena non era mai stato permesso di entrare in contatto con luoghi dove fosse presente dell'acqua.

Ogni volta che lei si avvicinava ad essa sua madre le faceva la solita ramanzina per un'ora intera trascinandola lontano da quel liquido.

«Mina, quante volte ti ho detto che non devi avvicinarti? È pericoloso» diceva guardando la figlia con rimprovero.

Così, Mina, soprannominata in questo modo da tutti, passò la sua infanzia a guardare bambini con costumi parlare con voce piena di entusiasmo di come sarebbero andati in piscina o al mare.

Erano molte le volte in cui si chiedeva il motivo di questa diversità, e il motivo del dover ricevere così tante occhiate schifate dai suoi coetanei.

Molte erano anche le situazioni in cui diceva a sua madre che stava bene con un gran sorriso, per poi entrare in camera, chiudere la porta a chiave, e iniziare a piangere fino a non respirare più.

Perchè? Si chiedeva da piccola.

Perchè non posso essere uguale a loro?

Erano domande che si poneva ogni sera da tanti anni.

Peccato, che a quelle domande nessuno rispondeva.

Erano sempre vaghi sull'argomento, e anche qui si chiedeva perchè.

Ora Mina se ne stava sdraiata sul letto, con i capelli sparpagliati sul cuscino, a fissare il soffitto imbambolata.

Dopo una lezione stancante di greco, cosa altro avrebbe dovuto fare?

Era estenuante, davvero.

Stava cercando oramai da circa due orette di metabolizzare le parole sparse acquisite durante la lezione.

Sfida di Scrittura Creativa 2.0 (APERTA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora