Ogni lista avrà tre partecipanti, che avranno due settimane (ampliabili in caso di necessità) per scrivere una one-shot di massimo 2000 parole basandosi su di un'immagine. I racconti saranno poi letti da giudici del Team che decreteranno il vincitor...
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Il mio nome è Elian, ma tutti mi conosceranno come l'uomo avvolto nel mantello scuro. Non sono sempre stato una figura malvagia e negativa. In passato sono stato un eroe acclamato, un cavaliere dal cuore puro e immacolato, tuttavia il mondo intorno a me è stato il primo ad aver cambiato il suo essere. E così, sono cambiato di conseguenza. La mia vita è stata segnata da un dolore profondo: l'amore della mia vita, Lyra, è stata ingiustamente accusata e condannata per un crimine mai commesso.
Eravamo inseparabili, condividevamo sogni e speranze per un futuro insieme. Lyra era conosciuta per la sua bellezza e la sua saggezza, una giovane donna che portava luce e gioia nella vita di chiunque la incontrasse. L'ho amata dal primo istante in cui ho posato lo sguardo su di lei alla festa del solstizio. Le chiesi di ballare e lei, meravigliosa, col suo abito smeraldo come il colore dei suoi occhi, arrossì e mi porse la mano. Non l'ho più lasciata andare. Fino a quel giorno. La nostra felicità fu spezzata da una serie di eventi tragici che avrebbero cambiato il corso delle nostre vite per sempre.
Lyra era una botanica e un'erborista, rispettata per le sue conoscenze sulle piante e le loro proprietà curative. In un'epoca come la nostra, in cui la medicina era spesso influenzata dalla scarsa sapienza, il suo dono si rivelava prezioso. Ma la sua dedizione alla scienza e alla cura degli altri la portò a guadagnarsi anche l'inimicizia di alcuni membri del consiglio cittadino che, accecati dalla gelosia, vedevano la sua crescente influenza come una minaccia al loro potere.
Una notte, un misterioso avvelenamento colpì Eldoria. Molti cittadini caddero malati e le autorità, incapaci di trovare un colpevole e una cura con la loro scarsa cultura, iniziarono a cercare un capro espiatorio. La paura e l'ignoranza si diffusero con rapidità e i membri del consiglio decisero di incolpare Lyra. La accusarono di stregoneria, sostenendo che avesse usato le sue conoscenze per avvelenare la città per vendetta, contro coloro che la disprezzavano.
Non potevo credere a ciò che stava accadendo. La mia amata, così gentile e altruista, non avrebbe mai fatto del male a nessuno. Ma le prove erano state fabbricate con grande cura, e le voci si erano diffuse con la stessa velocità di un incendio. Nonostante le mie suppliche, nonostante la mia posizione di rispettato cavaliere, a nulla valsero le prove della sua innocenza; Lyra fu arrestata e successivamente condannata a morte. Il dolore era insopportabile; ogni giorno di quel processo fasullo, mi straziava l'anima. Vedere la mia amata in catene, mentre la città si volgeva contro di lei era un colpo al cuore.
Nella cella buia, Lyra mantenne la sua dignità. In quell'aula di tribunale, continuò a professare la sua innocenza, chiedendo che le fosse concessa una giusta difesa. Ma il consiglio ormai era deciso a mantenere il controllo e a placare la folla. Io li conoscevo. Non si sarebbero fermati di fronte a niente. Disperato, cercai di trovare alleati tra coloro che conoscevano la verità, tra coloro che Lyra aveva aiutato, ma la paura aveva corrotto i cuori di molti. La gente preferiva credere alle menzogne piuttosto che affrontare la realtà della loro ingiustizia.
