Ogni lista avrà tre partecipanti, che avranno due settimane (ampliabili in caso di necessità) per scrivere una one-shot di massimo 2000 parole basandosi su di un'immagine. I racconti saranno poi letti da giudici del Team che decreteranno il vincitor...
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'Vicino ad una montagna di pietra che sale ripida fino alle nuvole, sorge una torre.
Si dice che sia maledetta, si dice che, una volta ogni settant'anni, la torre venga circondata dal fuoco, un fuoco così alto che quasi raggiunge la cima della montagna.
Questa torre è anche meta turistica.
Ma le storie che si raccontano, saranno vere?'
Questo è quello che pensava Jack da ormai qualche giorno.
Certo, credeva che la posizione fosse giusta, ovvero a Gòshrak e vicino ad una montagna ripida, ma era vero che questa montagna arrivava fino alle nuvole?
E poi la storia del fuoco, com'era possibile?
Non era normale.
Il mondo non era normale.
Jack era stato cresciuto dalle storie raccontate da suo nonno.
In queste storie c'erano mostri, quali gli Enthàr, gli Òlcrath o gli Gòshmath.
Dubbi, dubbi, dubbi. Solo questo. Dubbi che forse non sarebbero mai stati chiariti.
O forse, un modo per chiarirli c'era.
Il ragazzo andò da suo nonno, che era stato alla "torre maledetta", come era chiamata dalla gente del suo paese, e gli chiese:
"Nonno, mi potresti raccontare del tuo viaggio alla Torre di Gòshrak?"
"Beh, mio caro Jack, i tuoi genitori, all'epoca poco più che ventenni, mi avevano detto che, secondo i loro calcoli, quando saremmo arrivati alla torre di Gòshrak si sarebbero alzate le fiamme, ma io non gli ho creduto.
Ho deciso lo stesso di andare e Ambra e Sam hanno deciso di seguirmi. Senza il mio consenso.
Benedetti ragazzi.
Comunque, a metà tragitto, nei pressi di Èlghrad, riuscii a convincerli a tornare a casa.
Era notte e io non sapevo se sarebbero tornati sani e salvi. Solo al mio ritorno ho scoperto che erano stati sventrati da un Enthàr, un mostro che si aggira e caccia al buio.
Comunque, io questo non lo sapevo, perciò continuai il mio cammino.
Nelle zone di Bàlthar, mi fermai in un bosco, misi il mio sacco a pelo per terra e dormii.
La mattina seguente, mi rimisi in cammino.
Dopo tante ore di cammino, interrotto anche da pause per mangiare e bere, arrivai a Gòshrak.
Non è un bel territorio.
È tutto fatto di pietra e le poche parti che non sono di quel materiale, sono nere, perchè sono state bruciate.
