Cap.28

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Tornata in centrale,mio fratello mi prese di peso e mi trascinò fuori,seguito da Jack,"Buongiorno anche a voi",dissi salendo in auto,"Abbiamo un nuovo caso",disse mio fratello mettendo in moto,"Ma io ho già un caso da seguire".
"È collegato",rispose Jack seduto dietro,
"Devo avvisare Winter".
"È già là",sbuffai alla risposta di Jack,ma il telefono che avevo fra le mani vibrò.

Numero sconosciuto
Sono già sul posto,non inizio senza di te. Ti aspetto.

Sorrisi nel leggere quel messaggio,

DOMINICK.
Ero appena arrivato in centrale che Olivia mandò me e Jack, su un caso,ma dovetti portare anche mia sorella perché c'era di mezzo la risatina.

"Ragazza caucasica.
Adolescente.
Segni di collusione e di violenza sessuale,dall'evidente sangue presente in mezzo alle cosce",il medico legale stava continuando il suo lavoro,"Per ora ho questo",disse sospirando e finendo di scrivere gli ultimi appunti,notai che mia sorella stava parlando con l'agente dell'FBI,le stava attaccato,molto,"Che ne dici Dom?".
Mi girai verso Jack,"Come?".
"Di quello che abbiamo qua davanti",disse indicando il corpo a terra,"Ehm si,iniziamo a controllare l'appartamento",tornai a guardare mia sorella,"Jois!".
Fece un salto per lo spavento,"Voi due che fate?".
L'agente mi sorrise,"Lavoriamo e lei?".
Jois tornò a guardarlo,"Ehm si andiamo ad interrogare i vicini,chi ha chiamato il 911?".
Jack andò da lei e le diede il denominativo;
controllammo la casa,un normale appartamento di una ragazza,alcol,cibo,riviste e poche fotografie sparse per casa,ma erano tutte di amici niente sulla famiglia.

"Jack,tu che sei il partner di Jois.
Che rapporto ha con quell'agente dell'FBI?".
Peralta mi guardò confuso per poi ridere,
"Tu sei il fratello maggiore geloso e protettivo,non è così?".

JOIS.
Io e Winter andammo nella camera da letto della vittima,mentre mio fratello e Jack continuavano in salotto,"Cosa cerchiamo?".
Mi guardai intorno,"Beh un po' di tutto",risposi legandomi i capelli,lui si avvicinò e mi soffio sul collo,mi vennero i brividi,"Ho visto che sei un po' pallida. Hai fatto colazione?".
Lo guardai,notai solo ora che aveva delle leggere lentiggini sul naso,"Ehm sni ho mangiato qualcosa",mi diede una pacca sulla schiena e tornammo al nostro lavoro.
Trovammo poco e niente,pc e cellulare vennero portati via per gli agenti della scientifica,trovammo una bustina di polvere,ma andava analizzata,parlammo con i vicini,la vittima si chiama Roby Stanford,23 anni studentessa universitaria,non faceva troppo casino in casa,poche festicciole e non aveva un fidanzato,ora dovevamo solo contattare i familiari e interrogare gli amici e insegnanti;
"Jois vieni stiamo aspettando solo te",mio fratello mi richiamò,lui e Jack stavano per andare via,"Tranquillo viene con me",Winter mi afferrò a mi ritrovai contro il suo petto,"Andiamo a chiedere all'università",rispose sorridendo,"Va bene! Tieni il telefono acceso Jois!".
Ma perché mio fratello faceva il difficile?!?

Andammo alla NYU,"Prestigiosa università",commento Winter sistemando la giacca,"Più sono prestigiose,più feste e sesso fanno",dissi guardandomi in giro,
"Ottima osservazione",rispose ridendo,stavamo percorrendo il giardino quando notammo uno scambio di droga,feci per intervenire,ma Winter mi prese la mano,"Non ora".
"Ma quella potrebbe essere la nostra droga",scosse la testa,"Se adesso andassimo là sventolando i nostri distintivi,nessuno di questi ricconi viziati ci parlerà",in effetti non aveva tutti i torti,"Beh tu hai la faccia da sbirro",dissi ridendo,"E tu no. Facciamo finta di niente, vestita così potresti esser una studentessa o una professoressa sensuale",strinse la presa alla mano,sentii le gambe leggere,avvicinò la bocca al mio orecchio libero dai capelli,"Stasera ti invito a bere qualcosa,ti va?".
La sua voce era dannatamente profonda e calda.
"Pensiamo al caso",dissi allontanando la sua faccia dalla mia per poi camminare davanti a lui.

La sbirra e l'avvocato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora