RAFAEL.
Non avevo notizie di Jois da giorni,mi stavo preoccupando,così decisi di andare in centrale,anche perché dovevo sapere se avevano scoperto qualcosa sul caso Rachel."Abbiamo due kit stupro,abbiamo due vittime pronte a testimoniare,possiamo incastrarlo",alzai lo sguardo dall'orologio,"Si certo Olivia ma...Chi è la seconda vittima?Io non ne so nulla",si sedette e sospirò,poi si passò una mano fra i capelli marroni,"Bhe...In realtà non so se sia pronta a testimoniare,dovrebbe andare prima dalla psicologo e poi dovremmo farle un interrogatorio",la guardai ancora confuso,di chi stava parlando,la porta del suo ufficio si aprì,"Olivia ti ho...",rimasi pietrificato,JOIS,il suo viso era ricoperto da lividi,la sua pelle era rovinata,"Jois...",dalla mia bocca uscì quasi un bisbiglio,chiuse subito la porta,"Lei?!?JOIS È LA SECONDA VITTIMA?!?"."Barba...",scattai fuori e andai dietro Jois,"Jois","Vattene!".Si chiuse in bagno,entrai e inizia a bussare,"Ti prego fammi entrare","No vattene,non voglio che tu mi veda così","Non...sei sempre tu,sempre la solita Jois","Rafael...Per favore..",iniziò a piangere,i suoi singhiozzi erano delle lame,vederla in quello stato mi faceva sentire male,non è possibile che in questo mondo ci siano uomini che riescano a fare del male a delle donne,donne che potrebbero essere le loro madri,le loro sorelle o addirittura le loro figlie,appoggiai la testa alla porta,"Posso aiutarti...",la porta si aprì,i suoi occhi erano rossi e gonfi,anche il naso,"Nessuno può ridarmi la dignità,sono stata sporcata,sono...lo sai cosa mi diceva mentre mi faceva questo?!?".Non dissi nulla,"Qualsiasi cosa ti abbia detto non era vera okay?".Scosse la testa,"Verrò in tribunale,testimonierò e lo so che tu farai di tutto per buttarlo in carcere a marcire,ma non riuscirai a ridarmi la mia intimità,sono stata violentata...Queste cose ti rimango sulla pelle a vita,i lividi andranno via si ma la paura no",la tirai a me e la strinsi forte,"Non dire stupidaggini,farò di tutto per aiutarti",sentii le sue piccole mani sulla mia schiena,"Non fare promesse che non puoi mantenere avvocato","Non mento mai sotto giuramento...È un reato",la sentii ridere.
JOIS.
Il pomeriggio andai dalla psicologa,non parlai molto,ma piansi molto,mi disse che sarebbe stato il caso di vederci ancora,allora accettai.
Poi sul tardino andai in centrale c'era anche Rachel con me,era bellissima,"Agente Carisi",mi abbracciò forte,rimasi rigida,la psicologa aveva detto che era normale sentirsi strani a un contatto umano dopo quello che mi era successo,ma ricambiai goffamente,"Mi dispiace per quello che le ha fatto","Pericoli del mestiere",mi sorrise e poi Domi e Olivia la portarono nella stanza degli interrogatori,Barba ed io rimanemmo dietro il vetro ad ascoltare,"Dove dormi stasera?"."Uh?Ah ehm si dove dormo...Bhe qua in centrale,oggi c'è di turno Fin e anc-","Vieni a dormire da me",lo guardai,era concentrato ad ascoltare l interrogatorio eppure parlava con me,non tutti gli uomini riescono a fare due cose contemporaneamente,"Così non ceno solo e magari mi aiuti con delle scartoffie",sorrisi,"Okay va bene...Ma non voglio disturbarti...","Non disturbi mai".Dopo Rachel toccava a me,Domi mi diede un bacio sulla testa è uscì dalla stanza,al suo posto venne Amanda,mi fecero le solite domande,ma mi sentivo male nel parlare di quella sera,le immagini mi tornavano alla mente,non sapevo se piangere o urlare,ogni tanto guardavo verso lo specchio,sapevo che dietro di esso c'era mio fratello e Barba.
"Sono stanca",mi strinsi nella giacca,Barba mi versò dell'acqua nel bicchiere,"Manca poco,ancora 10 minuti",buttai giù un po' d'acqua fresca,avevo la gola secca,"Spero solo che nel frattempo quel figlio di puttana non colpisca ancora,non vorrei vedere un'altra vittima",sospirò,"Comunque i lividi stanno andando via",alzai lo sguardo dal bicchiere per guardarlo negli occhi.
RAFAEL.
Vederla sorridere era la cosa più bella al mondo,quei lividi starebbe andati via presto,"Ecco siamo arrivati","Certo che voi avvocati guadagnate un botto","Dipende se fai bene il tuo lavoro o no",le aprì la porta e la feci entrare per prima,poi chiamai l ascensore,"Ehm quanto è grande?".La guardai,"Bhe abbastanza,sei claustrofobia?"."Un po',però se sono in compagnia e parlo mi sento meglio",clin,le porte si aprirono,diede un'occhiata dentro,"Se hai paura ci sono io",mi sorrise ed entrò,la seguì e premetti il pulsante,quinto piano,man mano che salivamo si avvicinava a me,mi accorsi che stringeva la manica del mio giubbotto,"Ancora un piano","Non ho paura","No certo e io sono Mary Poppins",le porte si aprirono e scappò fuori,presi le chiavi e aprì la porta dell'appartamento.Jois decise di farsi una doccia,dato che non aveva nulla andai a prenderle un mio pigiama,le sarebbe stato enorme ma non poteva dormire con gli abiti,"Ti lascio il pigiama qua fuori","Si grazie!".Le lasciai il pigiama fuori dalla porta del bagno e tornai in salotto,stavo leggendo la dichiarazione di Rachel e quella di Jois,il modus operandi che aveva utilizzato era diverso,"Ti vizzi eh avvocato?".Il pigiama le stava grande ma le stava bene,era di un blu notte,aveva i capelli ancora un po' bagnati e raccolti in una treccia,era scalza,"Si,amo dormire comodo,cosa ti va di mangiare?".Si sedette accanto a me sul divano,"Non lo so...Non ho molta fame","Decido io allora",le diedi i fogli da leggere e andai a chiamare per ordinare la cena,"Questo Eduardo Ramoz non ha precedenti penali...Insomma è pulito",tornai da lei,"Esatto...Ma dato che ci servono più informazioni la squadra sta indagando senza sosta",mise i fogli sul tavolino,"Mi sento inutile...",le sorrisi,"Non sei inutile,vedrai che sarai una pedina importante",arricciò il naso,"Non so giocare a scacchi",si mise a ridere,stava tornando a essere la Jois di prima....
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La sbirra e l'avvocato.
RandomEssere una donna non è facile,specialmente se vivi in un mondo in cui pensano ancora che le donne sono deboli e incapaci di fare qualcosa. Essere single non è il top. Essere un poliziotto,a New York,bhe è una bella lotta...Ma amo il mio lavoro,anche...