Cap.29

15 0 0
                                    

Olivia venne da noi e ci consegnò un bigliettino,"Andate a questo indirizzo",lo presi dalla sua mano e andai seguita da Winter,decise di guidare lui;
"Ormai facciamo coppia fissa",stavo bevendo il succo ai mirtilli,roba che mi soffoco,ma aveva ragione,ormai Jack era il partner di mio fratello,da quando Rollins era andata da sua sorella,una vacanza temporanea e Fin lavorava insieme ad Olivia,"Beh sì. Ti sei praticamente infilato nel mio caso",mi girai sorridendo,però una volta finito,non lo vedrò più,tornerà al suo lavoro e io al mio,"Dillo Jois...Ti mancherò",l'auto si fermò al rosso e lui voltò il viso per guardarmi,perché mi faceva provare strane sensazioni?
Un vortice.
"Te l'ho già detto,ti devo un pranzo o una cena,odio avere debiti",risposi spostando lo sguardo fuori dal finestrino,"Certo",disse lui ridacchiando per poi ripartire.
ERIC.
Jois era un'agente in gamba ed era una bella ragazza,forse dentro di sé aveva un bel po' di casini da sistemare...

"Questa è la casa",disse premendo il campanello sulla porta,io restai dietro di lei,quartiere di un certo tipo,"Si?".
Una donna sulla quarantina ci aprì la porta,le mostrammo i distintivi,
"Buongiorno signora Thompson.
Io sono il detective Jois Carisi dell'unità vittime speciali ,lui è l'agente Eric Winter,FBI.
Possiamo entrare?".
La donna ci guardò confusa e ci fece accomodare,casa carina,puzzava di ricchi ma non troppo,arredamento contenuto,qualche quadro costoso ma per il resto una normale casa newyorkese,
"Posso offrirvi qualcosa? Caffè? Acqua?".
Jois le sorrise,"Io sono apposto grazie,tu?".
"Anch'io grazie. Possiamo sederci?
Abbiamo alcune domande da farle".
Chiesi alla donna davanti a noi.

"Oh cielo, no ecco,io non la conoscevo",mostrammo alla donna la foto della vittima,Silvie Morris,"Sappiamo che suo figlio frequenta la stessa università della vittima",dissi allargando le gambe,facendo così il mio ginocchio toccò quello di Jois,la quale si irrigidì subito,alzai l'angolo della bocca nel vedere questa sua reazione,"Si,Mike va alla NYU. Guardate se volete fra mezz'ora dovrebbe tornare a casa",guardai la mia attuale partner,"Certo. Se per lei non è un problema lo aspettiamo qua",disse Jois raccogliendo la foto dal tavolino in legno.

La donna ci lasciò soli,Jois stava smanettando sull'iphone e io ne approfittai per allungare le braccia lungo il poggia testa del divano,avvolgendo il collo della detective,"Stai comodo?".
"Beh si,magari con una birra ghiacciata starei meglio".
"Sei tipo da football vero?".
"Bingo".
"Lo sapevo",le presi una ciocca di capelli iniziai a giocarci con l'indice,"Ma che brava detective",mi piace prenderla in giro,sapeva sempre come rispondere,"Ah Ah,piuttosto hai avvisato Olivia?".
Le mostrai il cellulare,"Già fatto. Tu che fai?".
Mi porsi per vedere il display e mi ritrovai col viso accanto al suo,"Fatti gli affari tuoi!".
"Mi stai tradendo?".
Alzò il sopracciglio,"Sono il tuo partner. Dimentichi?".
Roteò gli occhi e sospirando,"Finito il caso. Tu tornerai alla tua vita e io alla mia,siamo partner temporanei".
"Oh non ti facevo da relazione aperta",si fece rossa in volto,sentimmo la serratura aprirsi,"Bentornato tesoro! Com'è andata la giornata?".
La signora Thompson accolse a casa suo figlio,ci alzammo dal divano e il ragazzo ci guardò confuso,notai che era un po' nervoso dopo aver saputo chi eravamo,
"S-si tratta di Silvie?".
"Si ragazzo,se non ti dispiace abbiamo delle domande da farti",iniziò a grattarsi la mano,Jois si fece avanti con le domande,mentre la madre ci portò dell'acqua.

Morale della favola?
Il ragazzo scoppiò a piangere e noi tornammo con le mani mezze vuote,sbuffai sedendomi in auto,
"Qualcosa non va?".
"Pensavo di scoprire qualcosa in più".
"Non ti preoccupare,almeno sappiamo che gira della droga triturata,potrebbe essere la risatina. Torniamo in centrale e vediamo se gli altri hanno qualcosa",la guardai,come faceva ad essere così tranquilla?
Un po' la invidiavo....
JOIS.
Tornati in ufficio,ci dissero che la droga trovata era proprio la risatina,e che dovevamo mandare qualcuno sotto copertura alla prossima festa universitaria,"Avete qualche aggancio?".
Chiese Olivia appoggiandosi alla scrivania,"Io stavolta non ho nulla",le disse Fin incrociando le braccia al petto,
"Dovrei fare una telefonata,ma non ne sono sicuro",alzai la mano,"Potrei farlo io!".
Mi feci avanti,"Stanne fuori!".
Sonny alzò la voce,"Perché scusa? È il mio caso!".
Ma anch'io risposi a tono,non avevo intenzione di farmi rubare il caso,"Ti ricordi l'ultima volta come è andata a finire?!
Vuoi rischiare anche stavolta?
Te lo scordi",strinsi i pugni lungo i fianchi,"Dai Sonny,non serve arrabbiarsi così",disse Fin dando una pacca da mio fratello,Olivia si mise in mezzo,"Fin ha ragione,datevi una calmata Carisi",ci stavamo guardando in cagnesco,non avrei rinunciato per nulla al mondo.

La sbirra e l'avvocato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora