Cap.4

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DOMINIK.
Passai la notte in bianco,ero troppo in ansia per Jois.
È sempre stata una ragazza ingamba,se si metteva nei casini poi ne usciva sempre da sola,era molto intelligente ed era un'ottima poliziotta,ma avevo comunque paura per lei.
Fin da quando eravamo piccoli ho sempre sentito la necessità di proteggerla,ma Laura aveva ragione,

"Nostra sorella è una ragazza fantastica.Lasciala camminare da sola,non tenerla per mano,perché solo sbagliando imparerà a vivere...Se nella vita non facciamo degli sbagli non capiremmo mai quali sono le cose giuste e quali no...Lasciala andare..."

Ma Jois era troppo importante per me,questo caso deve essere risolto il prima possibile o qua succede qualcosa...

Alle 8:40 andai in centrale,il mio turno sarebbe iniziato fra 5 minuti,"Tua sorella sta bene e niente,nessuno si è fatto vivo",Amaro era venuto ad informarci,"Cerchiamo di farci dire altro da Rachel,Carisi e Rollins andate da lei e vedete se ricorda qualche altro dettaglio,poi venite qua",Rollins mi passò le chiavi della macchina,"Certo capo!".

In auto io e Amanda parlammo un po' sul caso,"Hai fiducia in lei?".Distolsi un attimo lo sguardo dalla strada,"Di chi scusa?"."Di tua sorella,secondo me è ingamba","Si lo è ma...","Ma?Su via Dominik,non potrai essere la sua ombra per tutta la vita!È una bella ragazza,molti in centrale la guardano ed è pure simpatica,quindi un giorno troverà un uomo e tu dovrai farti da parte",tirai un pugno contro il volante,"Lo so okay?!?Ma finché sarò vivo,la proteggerò!Se qualcuno le farà del male non esiterò a ricambiare!".Amanda sospirò e mi tirò un piccolo pugno sulla spalla,"Ti capisco...Anche io sono così con mia sorella...Ma la tua è diversa dalla mia...Ma vedrai che non le accadrà nulla",scossi la testa,"Dai scendiamo e facciamo in fretta",scendemmo e andammo a suonare al campanello di casa Obriens.
JOIS.
Incontrai Barba per sbaglio,non avrei creduto di incontrare uno della squadra,anzi non avevo voglia di vedere nessuno,volevo solo andare in quel posto a rilassarmi,ero stanca.
Andammo nel suo ufficio,si stava benissimo,"Bene io vado a prendere del caffè","Ancora?Hai bevuto uno prima di venire qua",mi misi a ridere nel vedere la sua faccia,"Si ma ho un sacco di lavoro,tu accomodati pure sul divano ,vuoi anche tu qualcosa?".Feci di no con la mano e lui andò via,chiusi la porta,non volevo che qualcuno mi vedesse,mi sedetti sulla sua scrivania,presi il telefono in mano e digitai il numero di Dominik,squillava a vuoto,"Sarà impegnato",misi giù il telefono e mi distesi sul divano,"Solo 5 minuti",dopo un bel sbadiglio chiusi gli occhi e crollai nel sonno...
RAFAEL.
Quando tornai indietro con la caraffa di caffè in mano trovai la porta del mio ufficio chiusa,eppure l'avevo lasciata aperta,quando entrai vidi Jois sul divano,stava dormendo,era veramente stanca,appoggiai la caraffa sul tavolo,presi il mio giubbotto e glielo misi come coperta,le accarezzai la testa,era buffa,aveva una specie di smorfia stampata in faccia.

Passai due ore a leggere e rileggere 4 fascicoli su un caso,era un caso un po' complicato,Jois stava dormendo,ad un tratto si girò e fece uno strano verso,la guardai preoccupato,poi smise e tornò il silenzio nella stanza.

Ormai era ora di pranzo,avevo fame,mi sedetti accanto a lei e la scossi un po',"Jois?".Niente,mi avvicinai al suo orecchio,"Joiis?".Mi tirò uno schiaffo,io urlai,"Oddio scusami!"."Nono fa nulla",come mena,mi massaggia la guancia,"Perdonami veramente",mi tolse la mano e mi prese il viso,i suoi occhi erano bellissimi,aveva ancora l'aria stanca,"Però anche tu!Non dovresti svegliare le persone così!".Mi massaggiò il viso,"Io?!?E tu che prendi a schiaffi le persone nel sonno?!?".Ci guardammo,scoppiò a ridere,io sbuffai,mi faceva male,ma aveva una bella risata,"Su via avvocato non vorrà dirmi che le ho fatto tanto male?!".Misi il broncio,"Si",mi diedi un bacio sulla guancia,doveva aveva lasciato il segno della sua piccola mano,"Ora va meglio?".La guardai,che sorriso dolce,"Si,comunque ti ho svegliata perché è ora di pranzo e-","ODDIO SONO IN RITARDO!".Si alzò di scatto dal divano,mi gettò il giubbotto sulla faccia,la guardai,era tutta agitata,cercava di mettersi gli stivali e parlava sola,ma parlava in spagnolo,"¡Dios mio!"."Perché vai di fretta?"."Perché devo andare in centrale!".
JOIS.
Arrivai in centrale col fiatone,il taxi era bloccato in mezzo al traffico,così pagai il tassista e mi feci il resto del tragitto di corsa e per lo più scalza,"Oh wow Jois,hai un aspetto...","So...so...Olivia...Purtroppo non ho nulla fra le mani","Ancora nulla eh?"."No...Anche perché la descrizione dell'uomo da parte di Rachel è povera,insomma,non dice nulla,magari se avessi qualcosa in più potrei fare qualche domanda e scoprire qualcosa","Sisi hai perfettamente ragione,tuo fratello e Amanda non sono ancora tornati...Rachel era dallo psicologo e hanno dovuto aspettare,tu per ora vai a casa,datti una sistemata e poi ti faccio sapere appena arrivano,ma tu per ora riposati",presi le chiavi di casa dal cassetto,mi accompagnò fuori,la salutai e tornai a casa,dovevo mangiare e lavarmi.
Quando girai la chiave ed entrai mi sentii in paradiso,"Casa dolce casa"...

La sbirra e l'avvocato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora