Cap.17

315 6 1
                                    

RAFAEL.
Jois non tornava più,un uomo e una donna stavano parlando animatamente,parlavano della loro figlia,forse doveva essere la ragazza che era andata in bagno con Jois,ad un tratto sentii le sirene di un'ambulanza e di una pattuglia della polizia,guardai fuori dalla vetrina,dall'auto uscì la Rollins,stava succedendo qualcosa,tre uomini della ambulanza entrarono e andarono in bagno,poi Amanda entrò,"Rollins!".Si girò verso di me,"Procuratore che ci fa lei qua?!".Ci guardammo confusi,poi dal bagno uscì una barella trascinata da degli infermieri,pensai che fosse Jois ma la sentii urlare,tirai un sospiro di soglievo,"Amanda vai con la ragazza in ospedale",la donna che era seduta con l'uomo si avvicinò alla barella,doveva essere sua madre,"Signora si allontani",Jois la trascinò via per permettere lo svolgimento del lavoro agli infermieri.

Afferrai Jois per il braccio giusto in tempo,tra la confusione che si era creata rischiavo di restare solo,"Che sta succedendo?"."La ragazza ha cercato si suicidarsi",ci guardammo negli occhi,"Lascia che ci pensi io a questo caso Jois",Rollins attirò la nostra attenzione,"Amanda ma io...","Ti darò il mio prossimo caso",le fece l'occhiolino e andò via dietro l'ambulanza...

Dopo un mese...

JOIS.
"Domi muoviti!Sono tutti sulla scena del crimine!".
Ero in mezzo alla strada ad urlare a squarcia gola a mio fratello,tutti i passanti mi guardavano,"Arrivo arrivo!".
Ci fiondammo al parco,dove una donna anziana aveva trovato una ragazzina priva di sensi e mezza nuda;Fin ci guardò malissimo quando arrivammo,"Siete puntuali eh",avevo il fiatone,Domi aveva parcheggiato dall'altra parte del parco,Olivia ci gettò il blocchetto con le testimonianze,"Da oggi lavorerete in ufficio per una settimana",spalancai la bocca,"Capo la colpa è mia",mio fratello si mise davanti a me,"Siete fratelli e siete una coppia no?".Annuimmo,"Ottimo,per questo vi ho messi entrambi in punizione,ora andate,qua ci pensiamo noi".

La giornata non andava per le migliori...
La macchinetta del caffè non funzionava,il computer e la stampante si divertivano a non collaborare e per lo più le scartoffie si accumulavano,"Giuro che cambio partner",Domi mi guardò furioso,"Perché ti ho fatta arrivare tardi oggi?".Presi un bel respiro,"Oggi?Ma le hai contate le altre volte o no?!".
L'avrei picchiato.
Ultimamente era veramente distratto.
"Avete finito di fare i bambini?".
Fin ci riprese come fanno le maestre a scuola,ci sedemmo ma i nostri sguardi non smettevano di sfidarsi,gli avrei tirato in testa la scarpa,con tanto di tacco,"Ora che vi siete calmati,Jois ti presento il tuo nuovo collega",guardai Fin,per vedere accanto a lui un bell'uomo,era vestito tutto in tiro,aveva i capelli sistemati all'indietro,mi sorrise,"Salve","Giorno",gli risposi,"Sono Mike Dodds",ci stringemmo la mano,stretta ben decisa,"Bene ora che vi siete presentati andate pure a fare il vostro giretto di perlustrazione",ci disse Fin tutto contento,sapevo benissimo che doveva andarci lui,ma la sua voglia l'aveva lasciata a casa.

Fin ci riprese come fanno le maestre a scuola,ci sedemmo ma i nostri sguardi non smettevano di sfidarsi,gli avrei tirato in testa la scarpa,con tanto di tacco,"Ora che vi siete calmati,Jois ti presento il tuo nuovo collega",guardai Fin,per vedere ...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Da quanto lavori per l'unica vittime speciali?".
Mike interruppe i miei pensieri,"Ehm quasi un anno,tu invece che facevi prima?Anzi,come mai sei in questo distretto?".
Si mise a ridere,ma che faccio ridere?!
"Wow quante domande,povero quello che deve subire un interrogatorio da te",storsi la bocca e alzai un sopracciglio,"Stai sfottendo?".Scosse la testa,"No,dico solo che sei curiosa","Mhh","Comunque mio padre sarà il nuovo capo di questo distretto così ho voluto farmi trasferire qua",mi misi a ridere,faceva la parte del figlio di papà,"Quindi tu sei qua solo perché hai il culo parato?"."Hey!Assolutamente no","Lo spero per te...Le voci girano".
RAFAEL.
"Si mamma,non bevo troppo caffè".
Bugiardo
"Lo sai che non fanno bene troppe tazze di caffeina"
Sospirai
"So mamma so"
"Hai trovato una bella ragazza?Sei sempre preso dal tuo lavoro,devi trovarti una bella ragazza da sposare,non vorrai mica arrivare a ottant'anni circondato da scartoffie?!".
Mi stavo per strozzare con l'acqua
"Non preoccuparti,sono già sposato"
"E CON CHI SCUSA?PERCHÉ NON MI HAI DETTO NULLA?!?CHI È?!".
Mi misi a ridere di gusto
"Sto scherzando,sto ancora aspettando quella giusta,ma tu non preoccuparti,ora devo andare,un bacio"
"Sisi dici sempre così e hai quasi quarant'anni"
"Ne ho trentotto di anni!"
"Ti voglio bene Rafael"
Sorrisi
"Anch'io".
Riposi il telefono al suo posto e tornai a lavorare,durante la pausa pranzo sarei passato da Jois,volevo dirle una cosa.

Verso le 15.Distretto...

Ero solo nell'ascensore,così mi misi a fischiettare,quando le porte si aprirono qualcosa o qualcuno mi venne addosso,sentii un bruciore atroce al petto,tirai un urlo che come minimo l'aveva sentita mezza New York.
"Oddio sono mortificato!Venga che l'aiuto".
Era un ragazzo giovane,non l'avevo mai visto,"N-nono fa nulla",altroché,bruciava,"Barba!".
Era Jois,mi corse incontro,"Che è successo?".Il ragazzo le indicò il caffè che era finito per terra e su di me,"Ehm non l'ho fatto apposta",si stava ancora scusando,"Fa nulla ci penso io a lui,tu pulisci.Vieni con me",il ragazzo mi sorrise,Jois mi portò nello spogliatoio,"La cravatta è nuova?".
Me la stava sfilando,"Puoi anche dire che era nuova","Perdonalo è nuovo",roteai gli occhi,"Ti pulisco io i vestiti",sembrava una mamma che si prendeva cura di suo figlio tornato a casa tutto sporco.
Iniziò a sfilarmi i bottoni della camicia,le sfiorai i fianchi,il suo viso si era avvicinato al mio collo,la presi per i fianchi per tenerla più vicina a me,"Odori tutto di caffè",sorrisi malizioso,"Tu odori di vaniglia...come la prima volta che ti vidi",ci guardammo negli occhi,il suo sguardo trasmetteva stupore,"Tu...tu ti ricordi...?"."Un buon avvocato ricorda ogni piccolo dettaglio",le lasciai un bacio sulla guancia,ci guardammo per un'ultima volta negli occhi,dato che ero senza maglia e lei divenne completamente rossa....

La sbirra e l'avvocato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora