Cap.18

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JOIS.
"Ti va di andare a pranzo insieme?".
Mi chiese Mike sedendosi accanto a me,"Eehm...S-si,certo",li sorrisi,io e Mike lavoravamo bene,non era male come partner.
Poi Mike era un bell'uomo,simpatico,determinato,sempre con la battuta pronta.
Mi suscitava un certo interesse.

"Ti consiglio di provare,il gelato alla vaniglia affogato nel cioccolato",mi disse con un tono malizioso,"L'hai provato?".
Chiesi curiosa,scosse la testa,"Facciamo un piatto in due?".
Annuii,una cameriera passò e Mike ordinò il dolce.
Bevvi un sorso di buon vino rosso,"Quindi fra te e il procuratore c'è qualcosa?".
Chiese versandosi del vino,"Tra me e Barba?Assolutamente nulla,siamo amici,tante volte abbiamo provato a pranzare insieme,ma è stracolmo di lavoro","Peccato,perché io,non mi perderei nessun pranzo insieme a te",mi sorrise,ricambiai.
Il dolce era buonissimo.
Pagammo il pranzo,decisi di fare metà,odiavo farmi pagare il pranzo o la cena,specialmente se era una cosa fra colleghi.
Durante il ritorno verso la centrale,Mike mi prese sottobraccio,"Ho freddo",disse battendo i denti,"In effetti",dissi guardando il cielo,era una giornata nuvolosa e c'era anche un po' di vento.

Durante tutto il giorno non successe nulla,Domi e Amanda andarono a fare un sopralluogo,tanto per controllare certi punti,Olivia faceva su e giù dal suo ufficio,Fin faceva alcune ricerche sul computer,io controllavo dei documenti mentre Mike mi lanciava delle frecciatine,era un giocherellone.
Presi il cellulare e scrissi un messaggio a Barba.

Hola procuratore!
Come va?

Dopo venti minuti...Mi arrivò la risposta,giuro che non ci speravo più.

Potrebbe andare meglio,tu?

Tutto bene:)

Ok.

Guardai meglio,magari avevo letto male...OK.
Misi il cellulare al suo posto,quella risposta,così secca,sembrava quasi che lo infastidissi...Mah,va a capire i procuratori...
Erano le 20,il mio turno era terminato,finalmente,volevo immergermi nella vasca...
Mi misi il giubbotto,salutai Olivia e Domi,lui avrebbe finito fra mezz'ora,mentre Amanda aveva finito alle sei e Fin alle sette e mezza.
Tornai alla scrivania per prendere la borsetta,"Ti accompagnano?".
Mi chiese Mike mettendosi la sciarpa,"Si se ti va",li sorrisi,si sistemò il ciuffo e chiamò l ascensore.
Durante la camminata parlammo e ridemmo.
"Bhe,sei arrivata",mi disse appoggiandosi al muro,sorrisi cercando le chiavi nella borsetta,"Allora,a domani Jois",si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia,il mio cuore si mise a battere forte.
Mike mi accarezzò la spalla e si avviò.
Rimasi là come una fessa.
Ma cosa sto facendo?!
Scossi la testa e corsi dietro di lui,stava per attraversare la strada,"MIKE!".
Si girò,"Stai-",mi gettai sulle sue labbra.
Aprì le labbra.
Finalmente si unirono in un bacio caldo.
Ci staccammo per riprendere fiato.
Le sue mani sui miei fianchi.
I nostri visi vicini.
"Jois...".
Appoggiai la fronte sulla sua.
Ci mettemmo a ridere,"Ti va di mangiare il dolce a casa mia?".
Strofinò il naso contro il mio,"Se sei sola si,detective Carisi"....

La sbirra e l'avvocato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora