Cap.30

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"Che succede? Perché non può andare lei?".
Carisi,il fratello mi guardò,"Perché l'ultima volta che è andata sotto copertura da sola,non è finita bene",guardai Jois,"Cos'è successo?".
La ragazza strinse i pugni,"Mi hanno stuprata",quella frase fu come una fitta allo stomaco,ma come avevano potuto?!
"Vado con lei!".
Dissi ad Olivia appoggiando una mano sulla spalla di Jois,"Possiamo andarci insieme,non la lascerò sola,e poi quattro occhi sono meglio di due",sorrisi cercando di essere il più convincente possibile,la donna sospirò,"Fatemici pensare,la festa sarà fra tre giorni,abbiamo tempo per organizzarci".

Notai che Jois era nervosa,mi alzai,le presi la giacca e le feci segno di seguirmi,
"Dovevo finire di leggere",la guardai e alzai le spalle,"Lo fai dopo. Ho fame",aprì la porta della centrale e la spinsi per fuori,"E chi se ne frega",l'afferrai per il braccio e la trascinai al primo ristorante che trovai,ci fecero sedere,mentre lei mi guardava incazzata nera,"Se non mangi,il tuo cervello non lavora bene,poi mi tocca fare anche il tuo di lavoro",le dissi aprendo il menù,"Mi bastava un panino".
Scossi la mano,"Nono. Ci vuole del buon cibo".
"Vi pagano bene all'FBI per mangiare sempre fuori".
Chiusi il menù.
"Perché non mi hai detto dello stupro?".
Si pietrificò.
Ero stato troppo diretto?
Non mi interessa.
"Sei andata in terapia?".
I suoi occhioni erano fissi su di me,non le avrei permesso di alzare il culo da quella sedia,finché non mi avrebbe detto tutto.
"No. Non voglio parlartene".
"Perché no?".
"Te l'ho detto".
Incrociai le braccia al petto appoggiando la schiena allo schienale,"Ho tutto il giorno".
"Che cavolo vuoi Winter?".
"Quel bastardo è in carcere?".
"Sì,l'abbiamo preso".
"Oltre a quello,ti ha picchiata?".
Strinse la tovaglia nella mano,"S-si".
"Sei andata in terapia?".
"Si!".
I suoi occhi si fecero rossi.
Tasto dolente,lo so,non posso immaginarlo...
"Perché non me l'hai detto?".
"Che cazzo vuoi Winter da me?".
Presi un bel respiro.
"Voglio conoscerti".
Una lacrime scese lungo la sua guancia.
JOIS.
Mi asciugai subito la lacrima e tornai a guardare il tavolo, non potevo mostrarmi debole davanti a lui, la sua mano prese la mia dolcemente, era calda, mi accarezzava il dorso, "Non posso dire di capirti, ma posso solo dirti che ti proteggerò a qualunque costo",non poteva succedere qualcosa anche a lui, non un altro funerale, scossi la testa, "Ci proteggeremo entrambi, come una vera squadra, ma dobbiamo farci dare l'ok per l'operazione", sorrise nel sentire dire quella frase, "Così ti voglio Jois", dopotutto non era male stare con lui...

La sbirra e l'avvocato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora