10.

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"Buongiorno"
Disse di fianco guardandomi in faccia.
Aprii leggermente gli occhi e me lo trovai a pochi centimetri.
Mi stiracchiai e sorrisi.
"Non dovevo addormentarmi qui."
Mi coprii il viso con le mani.
"E invece.."
Disse togliendomi le mani dal viso.
"Dormito bene?"
Annuii.
"Cosa mangi per colazione? Ti vanno bene dei pancake?"
Disse girandosi di schiena e scendendo dal letto.
Prese un paio di pantaloni della tuta e li indossò.
"Benissimo."
Dissi e mi stiracchiai di nuovo.
Dusan mi prese per le mani e mi aiutò ad alzarmi.
"Non ho tanta voglia di alzarmi."
"Neanche io, ma dobbiamo alzarci ed essere attivi."
Disse tirandomi su dal letto.
Lo seguii in cucina strisciando i piedi.
Arrivati, Dusan si mise subito all'opera.
"Ti devo aiutare a fare qualcosa?"
"Nono, sei un'ospite."
Mi sedetti sulla sedia della penisola di fronte al piano cottura e mi godetti la visuale di Dusan ai fornelli.
"A te."
Disse porgendomi un piatto con dei pancake.
"Grazie."
Gli sorrisi ed iniziai a mangiare.
Erano deliziosi.
"Complimenti al cuoco."
"Grazie."
Disse leggermente imbarazzato.
Poi si sedette anche lui ed iniziò a mangiare in silenzio.
"Come posso aiutarti.."
Mi guardò senza capire.
"A superare questo tuo momento buio."
Guardò il suo pancake e fece un mezzo sorriso.
"Mi stai già aiutando molto."
Tagliò un pezzo del pancake e lo mise in bocca.
"Visto che ti sei offerta, penserò a qualcosa."
"D'accordo."
Gli sorrisi.
Finimmo di mangiare e poi andai a prepararmi per tornare a casa.
"Devi proprio andare?"
Mi chiese davanti alla porta di casa.
"Si, devo andare a lavoro."
"Mhh.. d'accordo."
Disse con il muso.
"Sono un po' deluso."
"Se non vado a lavorare non ho i soldi per mettere la benzina alla macchina per venire fin qua."
"Sei un po' esagerata, ma va bene. Potrei venire io a prenderti."
Scossi la testa.
"Devo proprio andare."
Mi sorrise.
"Almeno vieni qua."
Disse allargando le braccia.
Andai da lui e lo abbracciai.
"Ora sai dove abito. Quindi quando non hai nulla da fare puoi venire qui."
"Va bene, ogni tanto ti vengo a disturbare."
Dusan mi diede un bacio sulla guancia e poi ci staccammo.
Mi allontanai un po' per andare verso la macchina.
"Domenica ho una partita, mi vieni a vedere?"
Non amavo i posti dove c'era troppo chisso e lo stadio era uno di quelli.
Ma cone sentii la sua domanda gli risposi subito di si.
"Ti faccio avere il biglietto."
"Va bene, a domenica."
Lo salutai e andai via in macchina.

Era sera e continuavo a pensare se Dusan fosse riuscito a prendere sonno.
Così lo chiamai.
"Lili dimmi.."
Disse Dusan rispondendo alla mia videochiamata.
"Spero di non averti disturbato."
Dissi cercando di capire cosa stesse facendo.
"No, stavo giocando alla play."
"A quest'ora? Domani ti devi allenare presto.."
"Lo so, ma sai la mia stanchezza è pari a zero."
"Allora spegni la televisione altrimenti non dormirai mai."
"Ai suoi ordini capitano."
Disse prendendo il telecomando e spegnendo la televisione.
Poi andò verso la camera da letto e si buttò a letto.
Passammo la serata a parlare del più e del meno, fin quando non si addormentò.

Vlahovic Dusan|| Ti va di guardare le stelle?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora