Aprii gli occhi, svegliata da un suono di un campanello.
Mi girai verso Dusan che aprì gli occhi di scatto.
"Che ore sono?" Disse alzandosi in piedi.
Mi girai verso il cellulare che avevo sul comodino.
"20.30."
"Alzati. Dobbiamo muoverci."
Si alzó di corsa e si iniziò a vestire.
"Cosa succede?"
"Adesso vado alla porta, sarà sicuramente mia madre. Tu vestiti tranquillamente."
Mi diede un bacio a stampo.
"Tua madre? E me lo dici così? Dovrei anche farmi una doccia, sistemarmi.."
Dissi impanicata.
"Prenditi il tempo che ti serve, la intrattengo io."
Chiuse la porta della camera e andó verso la porta della stanza.
Io andai subito in bagno, mi feci una velocissima doccia, cercai di sistemarmi capelli il meglio possibile, mi truccai e mi vestii.
"Hai quasi finito?"
Disse Dusan venedo a vedere a che punto fossi.
"Si, mi sto vestendo, ma potevi avvisarmi.."
"Scusa è che ero troppo preso che fossi qui con me che me ne sono dimenticato."
"Come sto?"
Gli chiesi dopo essermi messa un vestito di raso rosa.
"Sei bellissima."
Mi diede un bacio a stampo.
"Ora vieni, così ti chiedo il favore di intrattenerla tu due minuti, così riesco a farmi una doccia anche io."
A quelle parole, il mio cuore stava impazzendo.
"Come posso, io, competere con Vanja?"
Continuava a venirmi in mente quel pensiero.
Feci un respiro profondo per darmi coraggio.
"Ce la posso fare. Ma come la intrattengo che non conosco il serbo?"
"Lei sa molto bene l'inglese. Non ti preoccupare. Ce la puoi fare."
Mi sorrise.
Mi prese la mano e mi portó nel salottino della camera, dove, sul divano, ci stava aspettando una signora sulla cinquantina.
Mi guardò dalla testa ai piedi, poi si alzò in piedi.
Aveva un vestito nero, in raso, molto simile al mio vestito.
"Bel vestito."
Mi disse sorridendomi.
"Grazie, anche il suo."
"Oh.. non darmi del Lei che mi fai sentire una vecchia. Dammi del Tu."
"Va bene." Gli sorrisi.
"Mamma, lei è Matilde. Te l'affido un paio di minuti, giusto da farmi una doccia e arrivo."
"Va bene." Gli sorrise.
Mi diede un bacio sulla guancia e andó verso la camera.
"Sediamoci."
Le sorrisi e gli feci segno di sederci sul divano.
"Quindi sei Matilde, la nuova amica di Dusan."
"Già, così sembra."
Dissi imbarazzata.
"Io non.. mi scuso se sono io qui al posto di Vanja. So che è una cosa sbagliata quello che stiamo facendo ma.."
Volevo scusarmi con sua madre.
Lei sicuramente era arrabbiata con me, per quello che avevamo fatto a Vanja.
"Matilde."
Mi mise una mano sopra la mia.
"Io e Dusan abbiamo parlato tanto dopo tempo. Era confuso e aveva bisogno che sua madre lo aiutasse a chiarirsi le idee. Non lo sentivo così da.. almeno una decina d'anni. È sempre stato indipendente, doveva pensare e decidere da solo. Ma se aveva bisogno del mio aiuto era una cosa grossa. E l'ha fatta grossa anche."
Si fermó.
"Ecco che ci sgrida adesso."
Pensai.
Deglutii.
"Poi mi ha detto che l'hai aiutato molto in un periodo molto difficile per lui. E per questo ti ringrazio. Per essergli stato vicino."
"Dusan è un ottimo giocatore. Aveva solo bisogno di spronarsi e io l'ho aiutato a farlo. "
La madre di Dusan mi guardó sorridendo.
"Eccomi."
Disse Dusan arrivando tra di noi con i capelli ancora bagnati.
"I capelli.."
Dissi nello stesso momento della madre di Dusan.
Ci guardammo e scoppiammo a ridere.
"Massì si asciugano da soli."
"Abbiamo un matrimonio tra due giorni, non ti ammalare prima del dovuto."
Dusan sbuffò e torno in bagno.
"Mi fa piacere che siamo sulla stessa lunghezza d'onda."
Le sorrisi.
"Dusan è stato davvero un fulmine a cel sereno per me. Ha portato un cambiamento alla mia vita ed è davvero difficile farne a meno. Ed è per quello che.."
Mi bloccai.
Stavo pensando a quanto mi stava facendo penare negli ultimi giorni e che una volta tornati in Italia, la situazione non sarebbe cambiata.
"Il tempo sistemerà tutto, non preoccuparti."
Mi sorrise e mise una mano sulla mia, accarezzandomela.
"Va meglio così?"
Disse Dusan tornando tra di noi.
"Ora si."
Disse la madre toccandogli i capelli.
"Donne, ora possiamo andare a cenare che ho un po' di fame?"
Uscimmo dalla stanza e andammo al ristorante dell'hotel, in un punto appartato."È stato bello conoscerti."
Mi disse la madre di Dusan prima di uscire dall'hotel.
"Spero che ci rivedremo preso!"
Le dissi e la salutai con la mano.
Dusan la abbracció forte, le disse qualcosa in serbo e poi attese che entrasse in un taxi e se ne andasse a casa.
Mi prese la mano e andammo verso la nostra stanza. "Ora possiamo continuare quello che stavamo facendo prima che arrivasse mia madre."
"Dormire?"
Gli dissi scherzando.
"Stavamo dormendo prima che arrivasse tua madre."
Si bloccó per un attimo.
"Adesso ti faccio vedere io. Altro che dormire."
Mi prese come un sacco di patate e mi mise sulla spalla.
"Lasciami, Dusan Lasciami andare!"
Dissi divincolandomi.
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Vlahovic Dusan|| Ti va di guardare le stelle?
FanfictionMatilde, una ragazza ventenne che ormai non credeva piú nell'amore, si trova faccia a faccia con ciò che le farà cambiare idea fin da subito. Riuscirà ad uscirne illesa? Storia d'amore passionale e struggente, quella che dovrà superare la nostra Mat...