29.

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Quando uscii, vidi Dusan nel salone.
"Lili.."disse quasi sottovoce.
"Dusan."
Venne verso di me.
"Finalmente possiamo parlare."
Mi girai verso Manuel e lo fulminai.
"Non sapevo che sarebbe venuto qui oggi."
"Andate pure in camera nostra."
Disse Thessa indicandocela e accompagnandoci.
Persi le speranze e entrai anche io nella stanza.
Appena fummo entrambi dentro, Thessa prese le chiavi e ci chiuse dentro.
"Vi riapro quando avrete finito di parlare."
Gridò dal salotto.
"Ti odio."
Gridai io di rimando.
"Non vuoi rimanere qui a parlare con me due minuti?"
"..no?! No direi di no." "Thessa fammi uscire!"
Dissi andando davanti la porta e tirando pugni.
"Lili per favore."
"Non mi chiamare Lili."
Mi girai di scatto verso di lui.
"Mathilde. Per te sono solo Mathilde."
"Va bene Mathilde, vieni qua e ne parliamo."
Disse avvicinandosi.
"Non ti avvicinare."
Dissi spalmandomi sulla porta, guardandolo in faccia.
"Possiamo parlare come due persone serie? Non ho voglia di giocare. Sono nei casini e devo risolvere i miei problemi, ma voglio parlare con te."
Smisi di parlare.
"Di quali casini parli?"
"Il mister mi terrà in panchina per due partite. Sono le stesse che non ho giocato. La mia carriera sta andando a rotoli se non mi riprendo. Ho bisogno di te."
Si avvicinò ancora di più.
"Hai bisogno di me solo per non rovinarti la carriera?"
Abbassai la voce ma non abbastanza in modo che mi sentisse.
"Ho bisogno di te perché senza di te sto malissimo."
Disse avvicinandosi ancora di più.
Appoggio la mano sulla porta vicino al mio fianco.
Riuscivo a sentire il suo respiro sulle mie labbra.
"Ho bisogno di te perché con te mi sento vivo."
Le sue labbra mi solleticavano.
"Ho bisogno di te perché ti amo."
"Cosa?"
"Ti amo. Davvero."
Questa volta mi avvicinai io.
Gli diedi un bacio a stampo e poi ci lasciammo trasportare in un bacio passionale.
"Dusan.. non.."
"Ho lasciato Vanja."
Stavo per avvicinarmi nuovamente, quando il profumo della sua colonia inondò le mie narici.
"Un attimo.."
Una nausea fortissima mi partí dallo stomaco.
"Il bagno."
Entrai di corsa nel bagno della stanza di Manuel e Thessa ed iniziai a vomitare.
"Cos'hai?"
Mi chiese preoccupato, raggiungendomi.
"Niente, sto bene."
Mi lavai il viso quando ebbi finito.
"Non stai bene. Sei pallida."
"Quando sono piuttosto nervosa ho il reflusso che se peggiora posso arrivare anche a questo. Ma se mi libero, sto bene."
"Sicura? Se hai bisogno di qualcosa.."
"Sto bene. Te l'ho già detto. Ho solo bisogno di tempo. Che il mio stomaco si tranquillizzi, che io mi tranquillizzi. Sono contenta che tu abbia lasciato Vanja, ma ho bisogno di un attimo."
Dusan annui.
"D'accordo. Questa volta sarò io ad aspettarti."
"Grazie."
Gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia.
Appena mi avvicinai, mi venne nuovamente un conato.
"Scusa. Credo che debba tornare un po' a casa."
"Ti accompagno?"
Ci pensai un attimo.
Sarebbe stato scortese non accettare.
"Viaggiamo con i finestrini bassi peró. Perché metti troppo profumo e non vorrei vomitarti in macchina."
"D'accordo."
Sorrise.
"Thessa facci uscire da qua che devo andare a casa."
Thessa arrivó e aprí le porte.
"Stai male? Hai una faccia."
"Ho inaugurato anche il vostro bagno. L'ho pulito alla bene e meglio."
"Ma non ti preoccupare per quello. L'importante è che vai a casa tranquilla."
"Si, mi accompagna Dusan."
"Oookay." Mi fece un sorrisetto."Ci sentiamo domani allora."
"Va bene."
Sorrisi e uscii di casa insieme a Dusan.
Andammo in macchina e subito aprii i finestrini.
Misi la testa fuori e partimmo.
Appena arrivammo davanti casa, mi slacciai la cintura.
Dusan guardò ogni mio movimento.
"Pensaci.."
"Va bene." Gli sorrisi. "Ci sentiamo."
Scesi dalla macchina e andai verso casa. Prima di entrare nel cancello mi rigirai e lo salutai.

Vlahovic Dusan|| Ti va di guardare le stelle?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora