Vlahovic Dusan|| Ti va di guardare le stelle?

27.

"Cosa vuoi?" Dissi entrando in macchina di Dusan che aveva parcheggiato di fronte casa mia.
"Buonasera anche a te."
Era ancora vestito come al matrimonio.
Vestito blu e camicia bianca, con una macchia di sangue.
Alzai gli occhi verso il naso tagliato, ancora sporco di sangue.
"Tieni."
Mi porse la gerrettiera di Thessa che aveva preso al matrimonio.
"Non dovresti dargliela a Vanja? Era così contenta quando l'hai presa."
"No. È tua. È destino. Io la garrettiera e tu il bouquet."
La presi e la guardai.
"Non siamo destinati io e te."
Dissi di getto.
"O meglio.. anche se lo fossimo stiamo facendo di tutto per stare lontani."
"Non è così."
"Si che è così Dusan. Tu non mi vuoi. Tu vuoi Vanja,io ti faccio solo pena."
"Ma non è così! Adesso fai così solo perché oggi mi hai visto con lei. Ti avevo detto di non fare scenate."
Alzò la voce.
"Non è perché ti ho visto oggi. È perché da quando ci conosciamo è una relazione a tre. Io te e lei. Perché non la lasci se dici che non è così?"
"Ho bisogno di tempo."
"Ne hai avuto abbastanza mi sembra.."
"Ti stai comportando proprio da bambina."
"Allora sai cosa ti dice questa bambina? Che ti lascia tutto il tempo che vuoi. Non ti fare più vedere."
"Non è così che si risolvono le cose."
"Non vedi che ci stiamo facendo solo del male?" Dissi con gli occhi pieni di lacrime.
Dusan mi guardò per un po' negli occhi.
Una lacrima gli rigò il viso.
"Non fare così."
Dissi con la voce strozzata.
"Lo vedi anche tu che litighiamo sempre. Non riusciamo ad avere un rapporto tranquillo."
Appoggiò le mani sul volante e la testa sulle sue mani.
Avrei voluto accarezzargli la schiena.
"È meglio così"
Dissi cercando di trattenere il pianto.
Stavo per scendere dalla macchina, quando mi sentii prendere il polso.
"Un attimo."
Mi abbracciò fortissimo.
Rimanemmo cosí almeno per cinque minuti.
Poi mi diede un bacio a stampo salmastro come le nostre lacrime.
"Ora.. puoi andare."
Mi disse prima che scesi dalla macchina.