Vlahovic Dusan|| Ti va di guardare le stelle?

3.

Entrai in casa e mano nella mano Manuel mi portò nel salotto, dove c'era una ragazza dai lunghi capelli neri.
"Lili, lei è Thessa, Thessa, Lili."
Lei si alzò di scatto e venne ad abbracciarmi.
"Sono veramente contenta di conoscerti, finalmente."
Mi sorrise.
"Anche io." Le dissi.
"Dai, siediti pure. Ti va qualcosa da bere?"
"Per il momento sono a posto cosí." Gli dissi.
Presi posto a sedermi sul divano di fronte al loro.
"Quindi è ufficiale? Rimarrai qui per un po'?"
"Già. Spero di piú che un solo po'"
Erano circa dieci anni che non ci vedevamo e mi sembrava così.. uomo.
Per un attimo rabbrividii.
Non l'avevo mai visto in quel senso.
Era sempre stato il mio orsetto coccoloso.
"Allora, Thessa. Come ti trovi qua a Torino?"
"Per il momento sembra bene, no?"
Che domanda stupida. Sono qui da neanche una settimana.
Con tutti i preparativi per entrare alla Juventus, il nostro incontro aveva decisamente tardato.
"Sei diventata cosí grande.."
Se ne uscí dal nulla Manuel.
Probabilmente anche lui stava avendo i miei stessi pensieri.
"Lo devo vedere come un complimento?" Dissi imbarazzata.
"Immagino di si.." disse Thessa.
Scoppiammo a ridere.
"Cambiando discorso. Ho pensato di organizzare una festa qui a casa. Vorrei legare un po' di più con i miei compagni di squadra e riagganciare vecchi rapporti. Tu ci saresti?"
"Non saprei.. sai che non amo le feste.."
"Ma sarà una cosa tranquilla. Ti prego. Ti farà bene." Mi supplicò.
"Non lo so. Poi non conoscerei nessuno."
"Ci siamo noi! Ti prometto che non ti perderò d'occhio." Mi disse gentilmente Thessa.
Di persona non ci eravamo mai conosciute, ma Manuel me ne aveva parlato tantissime volte al telefono e a volte c'era anche lei durante le nostre videochiamate.
"E quando sarebbe?"
"Sabato sera. Vestiti carina. Non con le tue solite tute."
Feci una smorfia.
"Se vuoi ti presto qualcosa di mio."
Avevamo decisamente due taglie diverse.
"Grazie lo stesso, troverò qualcosa nel mio armadio.." dissi vaga.