Mi stiracchiai e guardai il cellulare.
Avevo passato tutta la notte a messaggiare con Dusan, poi ad un certo punto ero così stanca che mi sono addormentata.
Abbiamo parlato del più e del meno, ma ancora non ero riuscita a dirgli del test di gravidanza.
Guardai l'ora.
"Sono già in ritardo."
Dissi alzandomi di corsa dal letto.
Feci una colazione molto veloce, mi lavai, mi preparai ed uscii di casa.
Presi la macchina e raggiunsi Thessa e Manuel all'ambulatorio della sua ginecologa.
"Finalmente! Non abbiamo iniziato senza di te."
Mi disse Thessa in sala d'attesa.
"Grazie."
Le sorrisi.
"A proposito, ho già parlato con la dottoressa. Visiterà anche te."
"Sei impazzita? Ti ho detto di no."
"Tanto prima o poi dovrai farlo."
"Non adesso.. questo è il tuo momento. Non mi sembra il caso."
"Signorina Mathilde."
Disse la dottoressa uscendo dal suo studio.
"Buongiorno, Thessa mi ha parlato molto di te."
"Buongiorno."
Sforzai un sorriso.
"Allora, chi vuole venire per prima?"
"Thessa."
Dissi io.
"Mathilde."
Disse Thessa.
"Decido io allora. Thessa vieni pure."
Disse la dottoressa andando verso lo studio.
La seguimmo ed entrammo nella stanza anche noi.
Fece sdraiare Thessa sul lettino ed iniziò a farle l'ecografia.
Eravamo tutti molto commossi.
"Ecco a te il tuo fagiolino."
Disse la dottoressa porgendole l'ecografia.
"Per il momento è piccolino, quindi non si può dire molto, ma sembra stia andando tutto bene."
"Grazie dottoressa."
Le passò un po' di carta e Thessa si pulí la pancia prima di alzarsi.
"Dottoressa, vado un attimo al bagno. "
"Certo, è qui fuori."
"Mi raccomando Mathi, noi arriviamo subito."
Mi disse Thessa.
Annuii incerta.
Non solo stavo facendo una cosa che non volevo fare, in più i miei migliori amici mi stavano lasciando affrontare tutto quello da sola.
Avrei voluto scoppiare a piangere.
"Allora, Mathilde, vediamo anche il tuo fagiolino?"
Annuii leggermente.
Mi sdraiai sul lettino, mi abbassai leggermente i pantaloni e mi alzai la maglietta.
"Adesso ti metterò un po' di gel. È freddo."
A contatto con la pelle mi venne un brivido.
"Oh.. è anche più grandino della tua amica, devi essere rimasta incinta leggermente prima di lei. Forse riusciamo a sentire il battito."
In quel momento stavo provando un mix di emozioni.
Ero felice, ma allo stesso tempo avevo una paura matta.
"Perché non gliel'hai ancora detto al padre? È un bel momento questo, lo sai?"
"Forse non lo è per lui."
"Avresti dovuto provare a.."
La frase della dottoressa venne spezzata a metà da un rumore alla porta.
"Sarà Thessa.."
Dissi e il mio cuore stava tornando a battere normale.
Sentimmo bussare di nuovo.
"Chi è?" Disse la dottoressa alzando l'ecografo.
Vidi la testa di Dusan farsi spazio dietro la porta.
"Sono.. sono il padre."
Disse incerto.
"Entra! Entra pure!"
Disse la dottoressa, facendolo avvicinare.
"Scusate il ritardo."
"Non ti preoccupare, abbiamo appena iniziato."
In quel momento non capivo più nulla.
Il mio cuore stava battendo all' impazzata.
La dottoressa riavvicinò l'ecografo al mio ventre.
Dusan si avvicino e mi strinse la mano intento a guardare il monitor.
"Cosa ci fai qui?"
Lo guardai.
"Ne parliamo dopo."
Disse a bassa voce e mi sorrise.
Appena la dottoressa ci fece sentire anche il battito, le lacrime che avevo accumulato fino a quel momento, iniziarono ad uscirmi incessantemente.
"Scusate."
Sentii la mano di Dusan accarezzare la mia.
"Abbiamo finito."
Disse la dottoressa e mi diede un pezzo di carta per pulirmi la pancia.
Mi alzai dal lettino e mi sistemai la maglietta e i pantaloni.
"Tieni." Mi diede l'ecografia.
"Ora che siete qui entrambi, prima di fare una scelta affrettata, vi chiederei veramente di pensarci un po'."
Mi sorrise la dottoressa.
Annuii e mi asciugai il viso.
"È tutto a posto. Potete andare. Raggiungete i vostri amici."
"Grazie dottoressa."
La salutammo e uscimmo dallo studio.
Per tutto il tragitto, fino alla sala d'attesa rimanemmo in silenzio.
"Finalmente siete tornati. Cosa vi hanno detto?"
Chiese Thessa.
"Va tutto bene."
Sforzai un sorriso.
"Ora andiamo. Venite da noi?"
Ci chiese Manuel.
Thessa gli diede un colpetto.
"Scusate, ma credo che abbiamo bisogno di parlare un attimo."
Disse Dusan serio.
"Certo ragazzi, non vi preoccupate. Ci sentiamo, okay?"
Annuii e li salutai.
Andammo anche noi verso l'uscita.
"Sono con la mia macchina."
"Vieni a casa mia?"
"Va bene, ci vediamo lì."
Mi allontanai e andai verso la mia macchina.
STAI LEGGENDO
Vlahovic Dusan|| Ti va di guardare le stelle?
FanfictionMatilde, una ragazza ventenne che ormai non credeva piú nell'amore, si trova faccia a faccia con ciò che le farà cambiare idea fin da subito. Riuscirà ad uscirne illesa? Storia d'amore passionale e struggente, quella che dovrà superare la nostra Mat...