26.

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Passò poco tempo e Manuel fece il lancio della giarrettiera.
Dusan si mise in prima fila e la prese al volo.
Subito andò da Vanja che lo festeggiò e gli diede un bacio a stampo.
Per un secondo i nostri occhi si incrociarono, poi entrambi distogliemmo lo sguardo.
Mentre tutti erano in pista, a ballare con gli sposi, io rimasi seduta al mio tavolo isolato, fissando i fiori del bouquet, immersa nei miei pensieri.
"Come stai?" Mi chiese Andrea Cambiaso sedendosi vicino a me.
Alzai gli occhi verso di lui e sforzai un mezzo sorriso.
"Non credo bene. Non avrei dovuto chiedertelo."
Borbottò tra sè e sè.
"Scusami. Io.. mi sono comportata male nei tuoi confronti."
"Ma no, figurati. Lo sapevo fin dall'inizio quello che stava succedendo."
"Poi non è tutta colpa mia.. sono quei due che mi mettono sempre in situazioni poco piacevoli."
Cercai di smorzare.
"Non ti preoccupare, davvero."
Mise la sua mano sulla mia e me la accarezzò.
"Non avrei dovuto metterti in mezzo in questa situazione..io.."
La mia attenzione venne cattura dalla canzone che, come un tempismo perfetto, il dj decise di mettere.
CALCUTTA- TUTTI
È la canzone che più di tutte ha rappresentato questo periodo.
E sulle note di
"Non giocare col mio cuore che poi devasto una spiaggia. Che ci organizzo un bel festival e poi mi lavo la faccia. Tanto lo so che lo sai che non so cosa ne pensa la gente. Triste pensare che noi, noi due non saremo mai niente."
Vidi Dusan e Vanja ballare.
Quelle parole che mi stavano distruggendo in mille pezzi.
I miei occhi iniziarono a riempirsi di lacrime e piano piano iniziarono a rigarmi il viso.
"Cos... cosa succede.. ehi.." mi disse Andrea cercando di asciugarmi le lacrime.
"Scusa io.."
Vidi Andrea alzarsi e andare verso la pista da ballo.
Lo seguii con gli occhi cercando di capire quello che stava succedendo.
Si palesò davanti a Dusan e gli tirò un bel pugno in faccia.
Dusan non reagí.
Probabilmente aveva capito la situazione.
Mi alzai di colpo e andai subito verso di loro.
"Ma sei impazzito?" Gridò Vanja controllando che Dusan stesse bene.
Io e Dusan ci guardammo per un attimo.
Io con il trucco tutto colato e lui con il naso sanguinante.
Perché ci stiamo facendo cosí tanto del male? Siamo distrutti, non lo vedi?
Gli avrei voluto dire.
Ci guardammo un ultima volta, poi andai verso Andrea e lo portai via.
"Andiamo, andiamo a casa."
Gli dissi portandolo verso l'uscita.

Vlahovic Dusan|| Ti va di guardare le stelle?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora