-tu devi davvero smetterla- sbottò Garret guardando truce il fratello che sbuffò semplicemente concentrandosi sul succo d'arancia che aveva difronte evitando di rispondere al fratello.
-concordo con Garret- disse Camille annuendo e ricevendo un'occhiataccia da parte di Tony. I tre fratelli il giorno del compleanno della madre avevano realmente parlato, parlato con il cuore in mano per la prima volta, e Camille non solo si era accorta che erano entrambi l'opposto di come li aveva sempre immaginati ma anche che si stava facendo solo paranoie che l'avevano allontanata dai due. Nei mesi successivi quindi i tre ragazzi avevano iniziato ad uscire insieme o semplicemente ad incontrarsi nella caffetteria di Trein per chiacchierare tra loro con Camille che era arrivata a scoprire tutto quello che i due suoi fratellini stavano nascondendo ai loro genitori: il lavoro da tatuatore di Garret e l'orientamento sessuale di Tony. -non sbuffare. Ormai è quasi un anno che vi sentite quindi perché non vuoi incontrarlo?- domandò ancora la rossa.
-perché forse ho paura che lui potrebbe...potrei fargli schifo fisicamente- sussurrò Tony scuotendo la testa.
-oh andiamo! Ormai ti scrive ogni due per tre "amore" quindi è stracotto di te- gli fece notare Garret.
-e soprattutto ti definisce già il suo ragazzo nonostante non vi siate ancora visti di persona- continuò Camille -devi superare questa tua paura e incontrarti con lui-
-e come?-
-siamo a fine gennaio no?- disse Garret osservando la sorella maggiore che era l'unica tra loro tre che già era al college, anche perché lui lo aveva evitato con tutte le sue forze avendo già un lavoro che gli piaceva -c'è l'orientamento al college quindi puoi anche usarla come scusa e visitare il suo college-
-oh vero- disse Camille annuendo -me ne ero scordata-
-ragazzi volete altro?- domandò Trein avvicinandosi ai tre per recuperare principalmente i piattini vuoti.
-no, grazie Trein- gli sorrise Garret. Conoscendo meglio Camille i due ragazzi avevano conosciuto meglio anche quello che era stato il primo marito della loro madre ed entrambi si erano trovati subito in sintonia con l'uomo che mai li aveva fatti sentire sbagliati come invece avevano notato che loro pare faceva quando vedeva Camille.
-non fate complimenti, se volete altro ditelo e basta- li avvisò nuovamente l'uomo per ritornare e servire gli altri clienti e Camille si guardò intorno per capire se ci fosse bisogno anche di lei ma per fortuna era ancora tutto abbastanza tranquillo. Fu guardandosi intorno che sorrise nel veder entrare Noah nella caffetteria.
-Noah- lo richiamò e il moro si avvicinò con calma ai tre -com'è andato l'esame?-
-passato- sorrise il moro sentendosi molto ma molto più libero rispetto alla mattina stessa.
-buono- sorrise Garret -come va il tatuaggio?- gli chiese poi indicando il braccio sinistro del moro dove solo qualche giorno prima aveva fatto un altro tatuaggio.
-oh bene- rispose Noah alzando la manica e facendo controllare al rosso il suo lavoro -sta guarendo molto velocemente-
-almeno questo non te lo sei fatto in estate- borbottò Garret appurando che si non c'erano problemi con il tatuaggio.
-dovresti farne uno anche a me- brontolò Camille mentre Noah salutava nuovamente i tre fratelli per andare a mettersi la divisa e cominciare il suo turno a lavoro.
-quando avrai le idee chiare che non cambiano ogni ora allora te lo farò- disse schietto Garret -non voglio che possa pentirti del tatuaggio-
-è il tuo continuo rimandare che mi fa cambiare idea Garret-
-non è vero-
-almeno a te lo lascia fare- fu il commento acido di Tony che fece alzare gli occhi al cielo al rosso.
-ti ho già spiegato mille volte perché non voglio tatuarti Tony-
-io continuo a trovarla una motivazione stupida-
-come io trovo stupido il fatto che tu non voglia incontrare il tuo ragazzo? Davvero Tony scrivigli-
-no-
-se gli scrivi per vedervi io ti faccio il tatuaggio che tanto vuoi- sbottò esasperato Garret sotto lo sguardo sorpreso di Camille e Tony.
-davvero?- domandò sorpreso il biondo al fratello maggiore che si trovò ad annuire. L'essere beccato dai genitori in quel momento era davvero passato in secondo piano rispetto alla vita sentimentale del fratello. Lo conosceva abbastanza bene da sapere che probabilmente se non avesse avuto un qualcosa a spronarlo come il potersi fare finalmente il tatuaggio che gli stava chiedendo da tanto non avrebbe mai fatto il primo passo. -uh- sussurrò Tony prendendo quasi con mano tremante il suo cellullare e cercando i giorni in cui c'era l'orientamento nel college di CC perché il ragazzo alla fine gli aveva rivelato il nome del suo college senza aggiungere altro.
-lo sta facendo davvero?- domandò sorpresa Camille a Garret che si era sporto per osservare cosa stesse facendo al telefono il fratello e il rosso annuì. Tony ignorò i due e cercò la chat con CC mentre il cuore gli batteva davvero a mille.
"venerdì sarò al tuo college per l'orientamento" gli scrisse con il cuore in gola: non poteva più tornare indietro. Quando vide che l'altro stesse scrivendo saltò leggermente in aria stringendo con forza il braccio destro di Garret per avere un po' di coraggio dal maggiore che si era messo a ridacchiare nel mentre.
"davvero? E possiamo vederci o vuoi ancora aspettare?" Tony lesse quel messaggio mordendosi il labbro inferiore con una voglia matta di scrivere all'altro di voler aspettare ma voleva anche quel maledetto tatuaggio.
"se per te va bene dopo l'orientamento potremo vederci"
-ecco ho fatto, ora non posso tornare indietro- sussurrò principalmente verso il fratello che gli sorrise scompigliandogli i capelli biondissimi.
"oh amore mio finalmente potrò strapazzarti per bene <3" fu il messaggio di CC che fece arrossire Tony "appena finisci l'orientamento chiedi a chiunque di Cruz, sapranno portarti da me" e Tony sussultò nel leggere quello che doveva essere il nome del suo ragazzo e un leggero sorriso gli apparve sulle labbra mentre nascondeva il telefono dagli occhi del fratello, quella nozione per il momento la voleva conoscere solo lui.
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I'm not my brother
RomanceNoah ha sempre vissuto all'ombra del fratello più grande di lui di sei anni. Ogni cosa che Noah provava a fare non era mai abbastanza perchè Caidan l'aveva fatta meglio. E' per questo motivo che il ragazzo deciderà di allontanarsi dalla sua famiglia...