-posso sapere perché mi stai fissando in questo modo?- domandò Noah confuso in direzione di Cruz che semplicemente continuò a fissarlo ignorando che il ghiaccio presente nel suo icelatte si stesse sciogliendo fin troppo velocemente -Cruz sto lavorando- continuò il moro che si era seduto al tavolo con l'altro solo e soltanto perché al momento erano presenti pochi clienti e tutti con le loro ordinazioni quindi non c'era bisogno di lui immediato.
-nessuno sta richiedendo la tua presenza- disse finalmente Cruz bevendo poi un sorso della sua bevanda -non mi fido di Hugo- sputò finalmente fuori il ragazzo e Noah sospirò.
-perché?-
-perché non ha la fama di essere un santarellino. Sai con quanti ragazzi è già stato? Quando lo hai baciato la scorsa settimana alla festa ho semplicemente pensato che ti fossi fatto travolgere dall'alcol visto che hai lasciato anche che ti palpasse il sedere ma...ma tu non puoi star uscendo davvero con lui!-
-ci stiamo solo frequentando- alzò gli occhi al cielo Noah -senti potrebbero anche girare voci su di lui ma io mi baso solo sui fatti e al momento Hugo non ha mai provato a chiedere altro oltre ai baci e palparmi un po' quindi non capisco di cosa tu ti stia preoccupando-
-non voglio che ti costringa a fare cose che non vuoi-
-non mi sta costringendo a fare nulla Cruz- scosse la testa Noah divertito da quanto Cruz fosse diventato improvvisamente iperprotettivo nei suoi confronti.
-al momento ma...sei mio amico e non voglio che ti capiti nulla di male- disse serio Cruz e Noah annuì, capiva che l'altro fosse preoccupato per lui e annuire era un modo per far calmare Cruz.
-zuccherino-
-parli del diavolo- borbottò Cruz senza voltarsi mentre nella caffetteria entrava Cruz e Noah si alzò per andare incontro al ragazzo e lasciargli un bacio sulle labbra ignorando il fatto che l'altro l'avesse chiamato "zuccherino" che non gli piaceva minimamente ma non voleva essere ripetitivo.
-a cosa devo la visita? Tu odi il caffè- disse serio Noah e vide l'altro guardarsi intorno prima di rispondergli:
-posso parlarti? Fuori si intende- e Noah a sua volta si guardò intorno osservando principalmente verso Trein e Camille. L'uomo gli fece semplicemente cenno con la testa che poteva tranquillamente andare visto che c'era poca gente e poco dopo entrambi erano fuori al locale.
-tutto bene?- domandò confusissimo Noah.
-si, volevo solo farti una domanda seria- e sul volto di Hugo si aprì quello che inizialmente a Noah apparve un ghigno ma sperò di sbagliarsi.
-puoi chiedermi quello che vuoi-
-sei vergine vero?- e Noah rimase completamente spiazzato da quella domanda -quindi che ne dici se mi prendo la tua verginità questo sabato dopo la festa? Dopo una settimana ho davvero bisogno di vedere il tuo culetto sai?- e Noah maledisse mentalmente il porco che aveva difronte.
-e chi ti dice che io sia vergine? Sai se uno non vuole fare sesso non significa che sia perché non l'ha mai fatto- rispose schietto Noah che l'ultima cosa che voleva fare era andare a letto con quel tizio, non per la sua prima volta almeno.
-oh ma certo che lo sei- rise Hugo -andiamo zuccherino sono bravo io con i verginelli...puoi chiedere in giro- continuò -e comunque non puoi dirmi di no sai?- e Noah socchiuse gli occhi -o sei un vigliacco-
-va bene per sabato ma sappi che non sono vergine anche se lo credi fermamente-
-sei tu quello che crede fermamente a una cosa che non è vera. Non vedo l'ora di vederti come nessun altro ti ha visto sabato- e Hugo si fiondò su di lui baciandolo nuovamente e assestandogli uno schiaffo bello forte sulla natica sinistra prima di andarsene nuovamente verso il college. Noah sospirò pesantemente prima di rientrare nella caffetteria e sedersi nuovamente difronte a Cruz ringraziando che l'altro non se ne fosse andato via.
-devo imparare davvero a fidarmi di quello che dici perché hai sempre fottutamente ragione- sbottò e ottenendo quindi la completa attenzione del castano.
-che ha provato a fare quel bastardo? Lo hai mollato vero?-
-sono troppo orgoglioso e col cazzo che mi faccio dare del codardo da lui ma allo stesso tempo non voglio dargli la soddisfazione di sverginare l'ennesimo ragazzo che adesca- sussurrò Noah in modo tale che lo sentisse solamente il castano che aveva difronte che lo guardò con un sopracciglio alzato.
-Noah che cazzo...-
-mi hai detto che ci saresti sempre stato per me e che...io...-
-oh cazzo Noah- scoppiò a ridere Cruz capendo quello che gli stava chiedendo l'altro -e pensare che mi avevi detto che non l'avresti mai fatto con me-
-ora le cose sono cambiate Cruz e...e sei il mio migliore amico e come mi dicesti sei l'unica persona con la quale so che non avrò un bruttissimo ricordo- Noah sospirò -so che chiedertelo così forse è troppo ma...-
-Noah, questa sera-
-eh?-
-questa sera scoprirai di cosa ti sei privato per tutti questi mesi- e Cruz gli fece l'occhiolino lasciando poi la caffetteria avendo finito la sua bevanda.
Noah cercò di calmare i battiti del suo cuore e decise anche di concentrarsi completamente sul lavoro per non pensare al fatto che dopo quella sera non sarebbe potuto tornare più indietro. Il pensare solo al lavoro non lo aiutò minimamente anche perché la sua mente continuava ad andare alle parole di Cruz su quella sera e quando si trovò a varcare le porte della camera che condivideva con il castano se possibile la tenzione aumentò ancora di più.
-ehi- gli disse Cruz con un lieve sorriso -se non te la senti non devi farlo e soprattutto puoi mandare a quel paese Hugo-
-se non sarà Hugo lo farà qualcun altro- scosse la testa Noah -no, lo devo fare oggi e con te- disse serio Noah -insegnami tutto quello che sai-
-Noah la prima cosa che devi fare è cercare di rilassarti- gli disse Cruz mentre gli si avvicinava per poi baciare il moro per iniziare con calma quella lezione particolare.
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I'm not my brother
Storie d'amoreNoah ha sempre vissuto all'ombra del fratello più grande di lui di sei anni. Ogni cosa che Noah provava a fare non era mai abbastanza perchè Caidan l'aveva fatta meglio. E' per questo motivo che il ragazzo deciderà di allontanarsi dalla sua famiglia...